Renato Pierri – Il polsino sfilacciato del Papa e un lontano ricordo deamicisiano
Politicamente corretto 8 maggio 2015
Chi di abiti ne può cambiare e acquistare quanti ne vuole, può non far caso ad un abito liso. Diverso è il discorso per chi di abiti ne possiede uno solo. Su l’Huffington Post del 7 maggio, il prete e scrittore Mauro Leonardi scrive: ”Il Papa va in visita in una parrocchia ad Ostia e il polsino di una manica della talare è liso, sfilacciato. La visita è una notizia, il polsino liso non lo è. Non è un segno. Non è un simbolo. Non è strategia di marketing spirituale. Il Papa, per fare il Papa, ha la sua faccia e la sua vita… Sa che guarderanno il suo sorriso perché lui fa così e non ha un polsino simbolo da sventolare. Perché, personalmente, io vorrei essere ascoltato per quello che dico, non osservato per il mio vestiario. E so che lui – ed è la prima cosa che ha voluto far sapere al mondo – è come me: uno qualsiasi, uno normale, uno come tutti noi”. E allora significa che io non sono come il Papa, e non sono uno normale. A me, infatti, difficilmente potrebbe capitare di andare ad un incontro qualsiasi con un polsino sfilacciato o con un calzino bucato. Leggendo l’articolo ho ripensato ad un lontano, lontanissimo episodio, che non ho più dimenticato. Seconda, terza media? Questo non lo ricordo con precisione. Mi trovo nel cortile di una grande scuola, alla lezione di ginnastica. Il professore vede forse l’alunno impacciato e, da lontano: “Pierri, togliti quella giacca”. L’alunno Pierri non risponde. Non obbedisce. Resta lì fermo, come impietrito. Aveva già addosso gli sguardi di tutta la scolaresca. Se l’avesse tolta, la giacca, la risata dei compagni non l’avrebbe risparmiato. Sotto aveva un maglione completamente squarciato (altro che liso!) su entrambi i gomiti. Possibile che avesse intuito, il benedetto professore? Non lo so, certo è che non ripeté l’ordine. L’alunno Pierri aveva solo quel pullover squarciato sui gomiti, e solo quella giacchetta striminzita. Era da poco finita la guerra. Oggi le condizioni economiche sono cambiate, ma dentro ho ancora il piccolo Pierri d’allora.
Renato Pierri
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