Blog / Rassegna stampa | 27 Aprile 2015

Mezz’ora di orazione – La recensione su Tempi

In occasione della seconda edizione riveduta ed ampliata, Pippo Corigliano pubblica su Tempi una bella recensione di Mezz’ora di Orazione scrivendo che aiuta a immedesimarsi nelle vicende evangeliche secondo una prospettiva originale e commovente

E l’angelo si stupì di Maria

Non esiste un santo senza orazione e, poiché la nostra epoca ha urgente bisogno di santi, conviene leggere un manuale che aiuti a fare orazione. Per intendersi, col termine “orazione” s’intende genericamente la preghiera mentale e la preghiera mentale si distingue da quella vocale non perché la mente non s’impegna quando si prega ad alta voce ma per indicare una preghiera a tu per tu con Dio, senza rumore di parole con formule fisse. Questa preghiera mentale è fondamentale perché consente all’anima di porsi davanti a Dio, di “esporsi” alla sua grazia. Oggi più che mai occorre tirarsi fuori dalla superficialità che ci assorbe e ben venga un prezioso manuale che aiuti a impiegare bene il tempo della preghiera mentale.
Mezz’ora di orazione è il titolo del libro che già suggerisce una quantità di tempo non trascurabile da dedicare a Dio durante la giornata. Il libro (175 pagine) si divide in due parti: nella prima si accenna a un metodo per pregare bene, nel secondo si “entra” in alcune scene evangeliche che aiutano a pregare. Intendiamoci bene: non esiste un metodo per parlare con nostro Padre Dio. Don Mauro Leonardi (l’Autore) descrive solo alcune condizioni perché la preghiera sia libera e autentica: la pace interiore che consiste nel mettere Gesù al primo posto nella vita, contemplare il Vangelo e le verità di fede, pregare per gli altri, amare la volontà di Dio e ringraziare per i doni ricevuti. Don Mauro attinge agli insegnamenti del Dottore della Chiesa Teresa d’Avila e di un contemplativo dei nostri giorni, San Josemaría Escrivá, che aveva l’ambizione di formare anime di orazione anche fra le persone impegnate del nostro tempo. Sono presenti altri autori ma si capisce che l’intenzione di chi scrive è dare suggerimenti fondamentali, salvaguardando quella libertà di spirito che caratterizzava i due santi spagnoli.

La seconda parte è, secondo me, la più brillante perché dimostra come l’autore sia uno specialista nella descrizione delle scene del Vangelo. È il momento dell’Annunciazione, tre mesi dopo l’apparizione a Zaccaria: «Maria non si stupì affatto della presenza di un angelo, anzi fu l’angelo a stupirsi di lei. Maria vedeva il Creatore in tutte le creature, e vederlo negli occhi di un angelo le sembrava altrettanto sublime che vederlo negli occhi di un uomo»… Un taglio originale direi, ma mi commuove quando passa alla descrizione dell’Arcangelo: «Gabriele… aveva ancora fresca l’esperienza con Zaccaria. Proprio per questo si stupì. Molto. Non si aspettava di vedere il Creatore guardando una creatura. Di vedere una creatura tutta così piena di Creatore. Così stracolma, così piena di grazia… Devo aver sbagliato strada, pensò Gabriele. Credevo di essere sceso sulla terra, e guarda un po’ sono arrivato in cielo. Si guardava attorno nella stanza mentre Maria curava cose casalinghe impercettibili a un angelo, e pensava: guarda un po’ qui è tutto pieno di cielo. È tutto pieno degli spirituali sorrisi che si sorridono nei cieli, delle trepidanti parole che alitano su da noi nei cieli…» e continua. Val la pena leggere tutto il capitolo.

In conclusione si tratta di un libro necessario, direi indispensabile.

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