Il diario di Paci – 75. Quando vedo Marta soffrire
Quando vedo Marta soffrire.
Non solo se sta male, basta una telefonata.
Mamma ho paura.
E io non vedo più nulla.
È come se si spegnesse ogni luce.
Come se venisse risucchiata tutta l’aria.
Come se tutto il mondo fosse fermo e ci fosse solo Marta e il suo dolore.
Solo Marta e io.
Io impotente.
Solo madre.
La tragedia che non so guarirti.
Che non so consolarti.
Che non so risolverti il problema.
La tragedia Marta è che tu sei più che me.
Io il dolore addosso a me, lo so vivere.
Lo so sopportare.
Lo so combattere.
Io il dolore lo temo, lo evito.
E se arriva lotto, se c’è da lottare.
Aspetto, se c’è da aspettare.
Mi lascio vincere, se è più forte lui.
Io mi conosco.
Non tutta.
Ma un po’ si.
E su quel po’ di me che conosco, so che posso contarci.
So come funziona.
So fin dove arriva.
Conosco le sue misure.
Ma quando il dolore arriva a te, Marta.
In quel momento arrivano le maiuscole
Arrivano Dolore e Sofferenza.
Tutto maiuscolo.
Soffrire in te Marta.
Questa è la sofferenza.
Perché questo è l’amore. Credo.
Amare gli altri come amo te.
Come carne propria.
Come più di me.
Marta quando soffri.
Io ci sono.
Sono qui.
(Il Diario di Paci, Mauro Leonardi)
Paci è il personaggio che ha dato vita alla protagonista del romanzo “Una giornata di Susanna”, acquistabile online e in tutte le librerie. È un’emigrante di origine venezuelana sposata con René, un uomo che la trascura. Ha un amante, una bimba che si chiama Marta e un’amica che si chiama Stella. Da vent’anni vive a Roma e si mantiene facendo pulizie.