Articoli / Blog / Rassegna stampa | 02 Aprile 2015

Intelligonews – Intervista a Mauro Leonardi. Preti annoiati: “E’ segno di poco amore. La mia esperienza e la nostra solitudine”

Francesco ha celebrato la messa del Crisma nella basilica di San Pietro e si è rivolto ai sacerdoti così: “Non chiudetevi in uffici o auto oscurate”. Poi è passato al concetto di “noia”, un sentimento che andrebbe evitato. Abbiamo intercettato Don Mauro Leonardi, sacerdote e blogger dell’Huffington Post, che ci ha raccontato la sua esperienza.

 

La “stanchezza” dei sacerdoti “è buona, è sana” se è “la stanchezza del sacerdote con l’odore delle pecore”, e “con sorriso di papà che contempla i suoi figli o i suoi nipotini”. E’ d’accordo? Quante volte le capita di essere stanco?

 

“Tutte le sere arrivo stanco ma, appunto, il problema è se arrivo “stanco bene” o “stanco male”, come ha detto il Papa. Vale non solo per i preti ma per ciascuno di noi. Una volta un amico, prima di una gita, mi spiegava: quando lo zaino è troppo pesante? Prima di partire togli quello che c’è dentro e chiediti se dietro ogni oggetto c’è un amore o una paura. Il peso che origina dall’amore genera la stanchezza buona, quello che nasce dalla paura quella cattiva”.

 

“Non possiamo essere pastori con la faccia acida, lamentosi, né, ciò che è peggio, pastori annoiati”, ha affermato il Pontefice. La noia è segno di poca fede? I santi (perché tutti tendiamo alla santità) non si annoiano! 

 

“La noia è segno di poco amore, quindi di poca fede. Quando due persone che dovrebbero amarsi si ascoltano annoiati e distratti c’è qualcosa che non va. Vale anche per il prete”.

 

Qual è oggi il problema più grande per i sacerdoti? 

 

“Sicuramente la solitudine. Per questo il Papa ha detto oggi che il sacerdote deve chiedersi se sa “riposare ricevendo l’amore, la gratuità e tutto l’affetto che mi dà il popolo fedele di Dio?” e poi ha parlato di “quando uno rimane solo”.

 

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