Il Diario di Paci – 69. Le storie di Marta
Ascolto Marta.
I suoi racconti improvvisi.
Si ferma e poi inizia a parlare e camminare.
Come se le gambe fossero il motore per far uscire le parole.
Le sue storie improvvise.
Dal silenzio ad una storia.
Come un tuffo dal trampolino.
Prima ferma, tesa, e poi un salto e giù nell’acqua.
Così i suoi pensieri.
Prima zitta, seria, e poi un fiume di parole.
Una storia lunga che non sa neanche lei quanto sarà lunga.
Perché è una storia nuova di quelle che nascono mentre vivono.
Ascolta, mamma.
Ascolta mamma, è la frase più ripetuta nella storia.
Perché una storia è fatta per essere ascoltata e lei se ne accorge se la guardo senza ascoltare.
Perché per me è lei la parte più bella della storia.
E allora me la guardo innamorata.
Ma invece no, non è lei che devo guardare ma devo guardare la sua storia.
È una cosa seria quando ti raccontano una storia. E Marta pretende serietà da me. Giusto.
Le storie di Marta sono piene di esempi, piene di immagini.
Immagini come disegni.
Disegni di parole. Disegni fatti di parole.
Non fa altro che spiegare i concetti con le immagini, gli animali, i fiori, le corse, i sonni, le notti e i giorni.
Ogni pensiero una cosa, un animale, un fiore.
Non esistono le idee di parole.
Ma solo disegni di parole.
Ascolta, mamma.
È bello il mondo visto da dentro le favole di Marta.
È un mondo dove i cattivi fanno la guerra.
E i buoni vogliono la pace e fanno la pace con la pace.
Non è come qui, nel mondo dei grandi.
Dove ti trovi a spiegare ad un bambino il perché della guerra al telegiornale.
E ti trovi a spiegare che i grandi fanno la guerra per fare la pace.
È bello il mondo visto da dentro le favole di Marta.
La felicità nelle favole di Marta, è tornare a casa.
È bello il mondo visto da dentro le storie di Marta.
I principi azzurri fanno, delle loro amate, delle principesse.
I principi veri fanno di te una principessa, Marta.
Non te lo dimenticare, amore mio.
Se è un principe, fa di te una principessa.
Se no, lascia perdere.
Poi le storie di Marta finiscono all’improvviso.
Finito, mamma.
All’improvviso.
Così come sono iniziate.
Finiscono.
E se tu gli chiedi. E il principe? E il cattivo? E il gatto che parlava?
È finito tutto, mamma. Ti dice.
Le storie di Marta finiscono. E questo è il finale. Il finale è che la storia è finita.
Non è come nella vita dei grandi, dove le cose non finiscono mai.
Le storie non finiscono mai.
Se litighi e fai pace, la litigata rimane, spenta, assonnata, ma rimane. Per sempre.
Io penso a te, amore mio.
E mi dico che tu assomigli alle storie di Marta.
Con te il mondo è bello come quello che si vede nelle storie di Marta.
Tu fai disegni con le parole.
E io li guardo.
E le telefonate finiscono all’improvviso perché le cose finiscono.
(Il Diario di Paci, Mauro Leonardi)
Paci è il personaggio che ha dato vita alla protagonista del romanzo “Una giornata di Susanna”, acquistabile online e in tutte le librerie. È un’emigrante di origine venezuelana sposata con René, un uomo che la trascura. Ha un amante, una bimba che si chiama Marta e un’amica che si chiama Stella. Da vent’anni vive a Roma e si mantiene facendo pulizie.