22 febbraio – Ti credo. Ti amo.
Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto e vi rimase quaranta giorni, tentato da satana; stava con le fiere e gli angeli lo servivano. Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo». Marco 1,12-15.
Tu, spinto dallo Spirito.
Io, spinta da te.
Che cose belle accadono.
Lo Spirito ti spinge.
Satana ti tenta.
Le bestie ti fanno compagnia.
Gli angeli ti servono.
Io ti aspetto.
Ti amo e ti aspetto.
Passarsi la voce.
Passarsi l’annuncio.
Uno arrestato.
Uno arrivato.
Uno finisce.
Uno inizia.
Passarsi la voce.
Passarsi l’annuncio.
Passarsi la vita.
Così fanno due uomini.
Così fanno due amici.
Tu nel deserto.
Giovanni in prigione.
Ora che succederà?
Attendo che torni.
Credo in te.
Il tempo è compiuto.
Dopo il deserto.
Dopo le tentazioni.
Dopo un atto di violenza.
Il tempo è compiuto.
E Dio è vicino.
Che strano.
Mi aspettavo tutto diverso.
Ma mi fido di te.
Ti credo.
Ti ho aspettato per crederti.
Ti ho aspettato per convertirmi.
Ora sei tornato.
Non può più nulla Satana.
Ora sei tornato.
Nessun deserto.
Ma io che ti aspetto.
Ora sei tornato.
Ti servirò al posto degli angeli.
Parlami di Dio, amore mio.
Girami il cuore.
Vieni vicino a me.
A regnare.
Ti credo.
Ti amo.
Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
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