Blog / Una donna nel Vangelo | 07 Febbraio 2015

7 febbraio – Se ci sei tu, il deserto è abitato

Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un pò». Era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano più neanche il tempo di mangiare. Allora partirono sulla barca verso un luogo solitario, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città cominciarono ad accorrere là a piedi e li precedettero. Sbarcando, vide molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. Marco 6,30-34

Riuscirò mai a dirti quanto è bello?

Quanto è bello tornare da te?
Stare finalmente accanto a te?
Raccontarti tutto quello che ho fatto?
Raccontarti quanto sei stato nelle mie parole, nei miei pensieri, quando ero lontana da te?
Riuscirò mai a dirti quanto è bello tornare da te?
Quanto è bello che tu mi chiami?
Che mi dici vieni?
Che mi dici stiamo soli?
Vieni a riposarti in me?

Se ci sei tu.
Per me è ritorno.
Per me è casa.
Per me è riposo.
E il deserto è abitato.
E il deserto è amato.
Perché è il luogo dove sto con te.
Chiusa.
Custodita.
Amata.

Anche se sono tornata da te.
Anche se ora voglio solo te.
Solo stare con te, da sola, in disparte.
Anche se mi porti dove tu possa riposare.
È sempre troppo poco.
Dura sempre troppo poco.
È subito folla.
È subito tutto per tutti.
Se ci sei tu.
Non c’è mai il deserto.
Mai a lungo.
Ma è bello anche se dura poco.
Ma è bello averci provato.
Grazie amore mio.

Tornare da te.
Parlarti.
Stare da sola con te.
Questo è il mio riposo.
Questa è la mia casa.
E anche se tutti ti aspettano. Tutti ti attendono.
Non mi manca nulla.
Sono tornata.
Sono con te.
Tutto ora è a posto.
Ti ascolto con gli altri.

Amore mio custodisci tu il mio riposo.
Porta tu la mia vita dove siamo soli io e te.
Anche se tanti ti attendono.
Il viaggio con te mi basta.
È come cibo.

Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).

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