Blog / Papa Francesco | 16 Gennaio 2015

Papa Francesco – S. Messa a Manila

Ogni cristiano è chiamato a una vita onesta ma anche a “creare circoli di onestà”. Papa Francesco alla Messa a Manila parla di società appesantite da corruzione e povertà per poi sottolineare con forza, a braccio, che “i poveri sono il centro del Vangelo”. L’appello alle comunità cristiane filippine a essere vicino a chi è escluso dalla società, insieme con l’appello a proclamare la bellezza del matrimonio cristiano. Il servizio di Fausta Speranza

“The poors are the centre of Gospel…”

“I poveri sono il centro del Vangelo, sono nel cuore del Vangelo”. Papa Francesco lo sottolinea aggiungendo queste parole a braccio. “Se noi togliamo i poveri dal Vangelo – afferma con forza Francesco – non possiamo comprendere il messaggio di Cristo”.

Il Papa si rivolge ai religiosi chiamandoli “ambasciatori di Cristo” e dice: noi dovremmo essere i primi a “rifiutare prospettive mondane”, per far sì che la Parola di Dio ci trasformi. E chiede che ad essere scossi siano l’orgoglio, la paura di cambiare, e quelli che definisce “i meschini compromessi con la mentalità di questo mondo”.

Ai cristiani Francesco dice: “La grande minaccia a ciò, naturalmente, è cadere in un certo materialismo che può insinuarsi nella nostra vita e compromettere la testimonianza che offriamo. Solo diventando noi stessi poveri, eliminando il nostro autocompiacimento, potremo identificarci con gli ultimi tra i nostri fratelli e sorelle. Vedremo le cose sotto una luce nuova e così potremo rispondere con onestà e integrità alla sfida di annunciare la radicalità del Vangelo in una società abituata all’esclusione, alla polarizzazione e alla scandalosa disuguaglianza”.

“…the Church in the Philippines is called to acknowledge and combat the causes…”

“La Chiesa nelle Filippine – è questo il mandato di Francesco, perché queste sono le sue parole – a riconoscere e combattere le cause della disuguaglianza e dell’ingiustizia, profondamente radicate, che macchiano il volto della società filippina, in palese contrasto con l’insegnamento di Cristo”. Francesco avverte tutti: “Il Vangelo chiama ogni singolo cristiano a vivere una vita onesta, integra e impegnata per il bene comune”. E aggiunge: “Ma chiama anche le comunità cristiane a creare “circoli di onestà”, reti di solidarietà che possono estendersi nella società per trasformarla con la loro testimonianza profetica”.

Poi un pensiero al passato e alla ricchezza culturale del Paese.

“As the Church in the Philippines looks to the fifth centenary of its evangelization, we feel gratitude

“Mentre la Chiesa nelle Filippine guarda al quinto centenario della sua evangelizzazione,  – dice – sentiamo gratitudine per l’eredità lasciata da tanti vescovi, sacerdoti e religiosi delle generazioni passate. Essi si sono sforzati non solo di predicare il Vangelo e di costruire la Chiesa in questo Paese, ma anche di forgiare una società ispirata al messaggio evangelico della carità, del perdono e della solidarietà al servizio del bene comune”. L’appello dunque a continuare la loro opera con una raccomandazione particolare quando si rivolge ai gionai preti e seminaristi: Francesco dice:

“Be present to young people who may be confused and despondent, yet…”

“Siate vicini ai giovani che, vivendo in mezzo ad una società appesantita dalla povertà e dalla corruzione, sono scoraggiati, tentati di mollare tutto, di lasciare la scuola e di vivere per la strada”. E ancora: “Proclamate la bellezza e la verità del matrimonio cristiano ad una società che è tentata da modi confusi di vedere la sessualità, il matrimonio e la famiglia”. Come sapete queste realtà sono sempre più sotto l’attacco di forze potenti che minacciano di sfigurare il piano creativo di Dio e di tradire i veri valori che hanno ispirato e dato forma a quanto di bello c’è nella vostra cultura”.

Un riconoscimento molto bello: “La cultura filippina – afferma Francesco – è stata plasmata dalla creatività della fede”.