15 gennaio – L’amore chiama la gioia
Allora venne a lui un lebbroso: lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi guarirmi!». Mosso a compassione, stese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, guarisci!». Subito la lebbra scomparve ed egli guarì. E, ammonendolo severamente, lo rimandò e gli disse: «Guarda di non dir niente a nessuno, ma và, presentati al sacerdote, e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha ordinato, a testimonianza per loro». Ma quegli, allontanatosi, cominciò a proclamare e a divulgare il fatto, al punto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma se ne stava fuori, in luoghi deserti, e venivano a lui da ogni parte. Marco 1,40-45.
Se sei intoccabile.
Inguardabile.
Separato da tutto.
Diviso da tutti.
Sei abituato a supplicare.
A metterti in ginocchio a mani giunte.
Senza neanche alzare gli occhi.
Forse ti aspetti un po’ di compassione.
Hai sentito parlare dei miracoli.
Forse ti aspetti un miracolo.
Ma che lui ti tocchi.
Che la sua mano ti accarezzi.
Questo no.
Questo non te lo aspetti.
Anche io l’ho provato.
Intoccabile per tutti.
Accarezzata da te.
La tua mano su di me.
Mi stupisce sempre.
Che dono che sei.
Si.
Si, lo vuoi.
Tu vuoi sempre quello che puoi.
Tu ami chi salvi.
Tu dici Si.
Non è mai solo guarire.
Non mai solo un miracolo di guarigione.
È che mi tocchi con i tuoi Si.
Con la tua mano.
Non è mai solo potenza, la tua.
È sempre amore.
È sempre un Si, lo voglio.
Un Si, ti amo.
È sempre una carezza.
È sempre vita.
Doveva rimanere tra di noi.
Tra me e te.
Ma la legge non può contenere la mia gioia.
Ma un’offerta non può soddisfare l’amore.
È troppo.
È tanto.
È tutto.
Amore mio grazie.
Non resisti.
Davanti ad una supplica ti si apre il cuore.
E dici Si.
E dici Lo voglio.
Come uno sposo davanti alla sua sposa.
Non resisti.
Davanti ai nostri orrori.
Ai nostri dolori.
Allunghi una mano.
Ad accarezzare.
Ad amare.
A salvare.
Come l’amore davanti al dolore.
Lo raccogli. Mi raccogli.
Lo scaldi. Mi scaldi
Lo scacci. Mi liberi.
Come posso tacere il tuo Si?
Come posso nascondere il mio amore?
Come posso nascondere la mia pelle purificata?
Ami in segreto come un amante.
Dici il tuo Si in privato.
Come uno sposo.
Mi rendi pura con una carezza.
Come fa l’amore con la vita.
Chi non ha sentito il tuo Si.
Chi non ha sentito la tua carezza.
Avrà ancora bisogno di una testimonianza legale.
È giusto.
Va bene.
Ma è impossibile tacere la gioia.
Attrae.
Smuove.
Assedia.
L’amore chiama la gioia.
E la gioia arriva da ogni parte.
Ti amo.
Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
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