Blog / Una donna nel Vangelo | 11 Gennaio 2015

11 gennaio – Hai fatto scendere tutto l’amore che volevo

E predicava: «Dopo di me viene uno che è più forte di me e al quale io non son degno di chinarmi per sciogliere i legacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo». In quei giorni Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, uscendo dall’acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba. E si sentì una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto». Marco 1,7-11

Sei più forte.
Ma vieni dopo.
Nessuno è degno di farti nulla.
Neanche la cosa più piccola.
Ma ti lasci battezzare.
Tu hai lo Spirito Santo.
Ma accetti la nostra acqua.
Per te si apre il cielo.
Ma sei in fila.
Come me.
E ci rimani.
In mezzo.
Come tutti.
Dio ti chiama Figlio.
Dio ti chiama Figlio mio.
E tu esci dall’acqua per tornare da me, per chiamare me.
Io .
Io sono senza parole.

Da quando ci sei tu, amore mio.
Da quando sei qui, amore mio.
Per guardare Dio.
Non devo alzare gli occhi al cielo.
Ma basta che mi giro.
Sei dietro a me.

Giovanni parlavi di uno più forte di te.
Ma io vedo solo un uomo in fila.
Che strana forza.
Non sta in prima fila.
Ma aspetta dopo di me.
Giovanni parlavi di uno che ci battezzerà in Spirito.
Ma io vedo un uomo che entra nell’acqua dove sono io.
A piegare il capo alle tue mani, alla tua acqua su di lui.
Che strano spirito divino.
Si lascia bagnare da un uomo e sfiorare da una colomba.
Giovanni parli di una voce dal cielo.
È il figlio di dio, amato.
E io vedo un uomo che viene da casa sua e che era in fila, battezzato, uscito dall’acqua e ore qui davanti a me.
Quanto è bello un uomo amato da Dio.
Sono incantata.

Con te Dio è qui.
Tra la mia gente.
Non devo salire io da te.
Hai squarciato il cielo.
Hai fatto scendere tutto l’amore che volevo.
E ora vola qui.
Su di te.
Se voglio l’amore lo troverò su di te.
Con te, Dio è qui.
Risponde con la sua voce.
Se voglio sentire l’amore .
Lo troverò nella tua voce.
Con te, Dio è qui.
Io non lo so che succede, che vuol dire tutto questo.
Ma quello che vedo è un uomo che lascia casa e viene da me.
A portarmi amore.
A portarmi Dio.
Non voglio capire.
Voglio guardare.
Voglio amare.

Gesù mio.
Ascoltiamo Giovanni, insieme.
Guardiamo il cielo aprirsi, insieme.
Aspettiamo che la colomba si posi, insieme.
Ascoltiamo Dio, insieme.
Gesù mio.
Insieme: questo è il nome della fede, che io chiamo amore.

Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).

“Una donna del vangelo” è anche sul network di Papaboys: ecco il link

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