Intelligonews – Intervista a Mauro Leonardi. I miei auguri a Francesco. Benigni? Ho chiesto a Maria di comunicare come lui
Intervista di Marco Guerra.
“Ho chiesto alla Madonna di saper comunicare Dio come sa fare Benigni”. A dirlo non è un devoto qualunque ma un sacerdote scrittore come Don Mauro Leonardi, che la ‘Parola’ sa sicuramente come annunciarla . Questo significa che lo show dell’attore toscano sui dieci comandamenti ha toccato le corde più intime di milioni di italiani, come conferma padre Leonardi nell’intervista aIntelligoNews in cui chiede anche di pregare per il Papa.
Don Mauro, oggi Papa Francesco compie 78 anni, vuole fargli un augurio particolare?
«Ciò che Papa Francesco ci ha chiesto ininterrottamente dall’inizio del pontificato è di pregare per lui. Credo si aspetti questo, a partire dall’uso del libretto di preghiere che ha regalato domenica all’Angelus e che ha raccomandato di portare sempre con sé».
Ha visto lo show di Benigni sui dieci comandamenti? Le è piaciuto?
«Mi è sembrato fantastico, come a tantissimi italiani. Mi sono commosso diverse volte, soprattutto nella prima puntata quando ha spiegato l’espressione “io sono il Dio tuo”».
Secondo alcuni commentatori si tratta di un ottimo spettacolo, ma non di un prodotto interamente cristiano…
«Benigni ci ha comunicato se stesso. Io avevo davanti agli occhi la storia della vita di un uomo che è poco più anziano di me. Mentre guardavo, chiedevo in cuor mio alla Madonna di essere in futuro almeno qualche volta capace di comunicare Dio come stava facendo lui. Certo, forse, comunicandoci il proprio mondo interiore – cioè compiendo l’azione di ogni artista – è venuto fuori ogni tanto qualcosa che non è del tutto cristiano. Ma io le domando, chi di noi ha mai un mondo interiore “interamente cristiano”? Se parliamo di quello esteriore poi…».
Non crede che forse la divulgazione messa in scena da Benigni può aiutare ad avvicinare una società scristianizzata, poi però serve anche una lettura più profonda della dottrina cristiana…
«Ma ancora crediamo a questa storia della società scristianizzata? Il 38% di ascolto con 10 milioni di persone secondo lei vogliono dire che la nostra società è scristianizzata? Gli italiani sono pienissimi di voglia di Dio e di Gesù: hanno solo bisogno di cristiani che testimonino la felicità quotidiana del vivere di Cristo stando vicino e dialogando con tutti con serenità e senza creare divisioni».
Il periodo di avvento è stato accompagnato dalle ormai consuete polemiche sul presepe nei luoghi pubblici. Il cristianesimo può continuare a vivere la dimensione sociale che ha sempre ricoperto in Occidente senza suscitare contrapposizioni?
«Ho scritto che il presepe, come tutto il cristianesimo, è un modo meraviglio di illustrare il Dio che si fa uomo. Cosa c’è di più umano di un bambino, di una mamma e un papà che non trovano casa perché sono emarginati? È una cosa che capiscono tutti, a partire dagli extracomunitari e dagli stranieri. Per questo non condivido la scelta di escludere il presepe dalle scuole o dai luoghi pubblici solo perché frequentate da persone non solo italiane o non solo cattoliche».
Qui l’intervista a Intelligonews