
1 Dicembre – Chissà se ci crediamo davvero
In quel tempo, entrato Gesù in Cafarnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava: «Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre terribilmente». Gesù gli rispose: «Io verrò e lo curerò». Ma il centurione riprese: «Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Perché anch’io, che sono un subalterno, ho soldati sotto di me e dico a uno: Fà questo, ed egli lo fa». All’udire ciò, Gesù ne fu ammirato e disse a quelli che lo seguivano: «In verità vi dico, presso nessuno in Israele ho trovato una fede così grande. Ora vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli. Matteo 8,5-11
Diciamo le stesse parole del centurione prima della Comunione. E chissà se anche noi crediamo che, ancor prima che entri nel nostro corpo, mentre camminiamo lungo il percorso che ci conduce al sacerdote che ci dona Gesù, chissà se ci crediamo davvero che il Signore già ci guarisce.