15 novembre – Oggi è come se ti bestemmiassi
Disse loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi: «C’era in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: Fammi giustizia contro il mio avversario. Per un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno, poiché questa vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente a importunarmi». E il Signore soggiunse: «Avete udito ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui, e li farà a lungo aspettare? Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?». Lc 18,1-8.
No.
Oggi non ti ascolto.
Sono ferita.
Oggi tu ascolti me.
Sono ferita.
Ti ho chiamato, sempre.
Ti ho risposto, sempre.
Ti ho cercato, sempre.
Mi sono fatta trovare, sempre.
Ti ho aspettato, sempre.
Ho avuto tempo, sempre.
Ti ho parlato, sempre.
Ti ho pregato, sempre.
Ti ho desiderato, sempre.
Tu parli?
Io ascolto, ora.
Tu taci?
Io ascolto. Ora.
Tu chiami?
Io ci sono. Ora.
Tu non chiami?
Io ci sono. Ora.
Tu scrivi?
Io scrivo. Ora.
Tu non scrivi?
Io aspetto. Ora.
Tu non hai tempo?
Io sempre.
Tu hai tempo?
Io grata.
Ora io sono ferita.
Mi sono stancata.
Non debbo stancarmi mai, dici?
Non ti ascolto.
Ora tu ascolti me.
Mi sono stancata.
Non sono vedova di amore.
Tu sei vivo.
Sono vedova di attenzioni.
Tu sei vivo.
Non voglio essere amata, chiamata, cercata, perché ti sfinisco.
Non voglio.
Non voglio essere quella che non è desiderata.
Non amata.
Non attesa.
Non cercata.
Non è giusto.
È disonesto così.
Si.
Oggi è come se ti bestemmiassi.
Perché mi manchi da morire.
Parli a tutti.
Stai con tutti.
E mi manchi.
Mi manchi.
Non è una bestemmia.
È amore.
È tutto quello che ho.
Perdonami amore mio.
Ma mi stanco.
Insegnami l’amore che non si stanca.
Non si stanca di pregare.
Non si stanca di chiamare.
Non si stanca di attendere.
Non si stanca di desiderare.
Non si stanca di amare.
Non so se troverai la fede.
Ma troverai me.
Ti basta?
Ti basto?
Mi sono stancata di amori ingiusti.
Infedeli.
Assenti.
Che non rispondono.
Che non parlano.
Che non ascoltano.
Che non hanno tempo.
Che non amano.
Mi sono stancata di amore a parole, a proclami.
Amori che li muove il fastidio, il dovere amoroso.
Voglio essere desiderata.
Subito.
Prontamente.
Prima di tutti.
Prima di tutti.
Non più aspettare a lungo.
Ma desiderare tutto, prontamente.
Troverai la fede?
Troverai l’amore?
Troverai me.
Subito.
Ora.
Pronta.
Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
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