23 ottobre – Che mistero che sei
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso! C’è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia compiuto! Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione. D’ora innanzi in una casa di cinque persone
si divideranno tre contro due e due contro tre; padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera». Lc 12,49-53.
Se tu non amassi tutti.
Ma solo me.
Io sarei in pace.
Se tu non fossi di tutti.
Ma solo mio.
Io sarei in pace.
Se tu non fossi venuto per tutti.
Ma solo per me.
Io sarei in pace.
Ma non saresti tu.
Non sarebbe amore.
Ti perderei.
Mi perderei.
Che mistero sei.
Amore che porta guerra.
Unione che divide.
Ogni affetto.
Ogni amore.
È tuo.
Tutto è tuo.
Perché tu sei tutto.
Tutto si divide per unirsi in te.
La pace o è in te o è guerra.
Che mistero che sei.
Più ti dono.
Più ti possiedo.
Più ami tutti.
Più mi ami.
Che mistero che sei.
Aiutami a tenere insieme desiderio e amore.
A dividermi per unirmi.
A tutti.
In te.
Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
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