
15 settembre – Se hai Gesù tra le braccia
In quel tempo, il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori». Lc 2, 33-35
Se hai Gesù tra le braccia, le notizie brutte non ti spaventano.
Ti stupiscono.
Se hai Gesù tra le braccia, quello che non capisci, lo metti dentro il cuore e aspetti.
Non fuggi.
Se hai Gesù tra le braccia.
E qualcuno ti parla di caduta e resurrezione, di ferite e di svelamenti.
Tu ascolti e senti resurrezione e verità.
Ti stupisci e non ti indigni.
Se hai Gesù tra le braccia.
Lo stringi.
Lo baci.
E ora dite pure quello che volete.
Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).