5 agosto – Dio vuole il nostro cuore

In quel tempo alcuni farisei e alcuni scribi, venuti da Gerusalemme, si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Infatti quando prendono cibo non si lavano le mani!». Riunita la folla, Gesù disse loro: «Ascoltate e comprendete bene! Non ciò che entra nella bocca rende impuro l’uomo; ciò che esce dalla bocca, questo rende impuro l’uomo!». Allora i discepoli si avvicinarono per dirgli: «Sai che i farisei, a sentire questa parola, si sono scandalizzati?». Ed egli rispose: «Ogni pianta, che non è stata piantata dal Padre mio celeste, verrà sradicata. Lasciateli stare! Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!». Mt 15, 1-2.10-14

Il Signore è giudice e guarda oltre le apparenze. Non basta avere mani pulite, ci vuole il cuore pulito perché dal cuore pulito non può che venire adorazione per il Signore e amore per il prossimo. Certo, ci scandalizza questa visione intima dell’amore: perché per noi, come per i farisei, l’amore va dimostrato. Sì, però senza che diventi uno squallido do ut des che alla fine mi lavo le mani e tutto è a posto. Ma così a Dio non basta. Non vuole che ci laviamo le mani e la coscienza con il surrogato di fedeltà fatto solo di pratiche. Misericordia, voglio. Non sacrifici. Dio vuole il nostro cuore, la nostra umiltà.

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