Blog / Una donna nel Vangelo | 28 Luglio 2014

28 luglio – Lievita in me

In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami». Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata». Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: «Aprirò la mia bocca con parabole, proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo». Mt 13, 31-35

Mi sono stancata di sentire di semi, di campi.
Di chi è piccolo e diventerà grande.
Mi sono stancata di sentire tante parole da te.
Mi sono stancata di ascoltarti, ricordarti, capirti.
Voglio che torni.
Voglio che stai con me.
Voglio te che mi parli.
Voglio te che ti ascolto.
Voglio essere seme in te.
Voglio che ti rifugi in me.
Voglio mescolarmi a te.
Solo con le parole non ce la faccio.
Sono io che voglio essere seme.
Essere presa da un uomo.
Ed essere messa in un campo.
Vieni nelle mie mani amore mio.
Vieni nel mio campo.
Vieni nella mia farina.
Cresci in me.
Lievita in me.
Ci sono cose nascoste che non conosco, che non capisco.
Apri la tua bocca.
Fammi entrare.
Fammele trovare.

Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).

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