
21 luglio – Segnami
In quel tempo, alcuni scribi e farisei dissero a Gesù: «Maestro, da te vogliamo vedere un segno». Ed egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona il profeta. Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell’uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra. Nel giorno del giudizio, quelli di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona! Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro questa generazione e la condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone!». Mt 12, 38-42
Tre giorni nel cuore? Si, ma nel tuo.
Tre giorni nella pancia, nel ventre? Si, ma nel tuo.
Io ho paura del buio della terra.
Ho paura del ventre delle bestie.
Passa prima tu, aspettami fuori, chiamami fuori.
Posso stare solo nel tuo buio.
Solo nel buio da cui mi chiami tu.
Nel buio in cui eri tu.
Degli altri, ho paura.
Volevo un segno da te.
E me lo hai dato.
Eri tu.
Sei l’unico segno che può incidermi la vita.
Non ho altro amore che te.
Non voglio tradirti.
Aiutami , amami, segnami.
Segnami con il tuo amore.
Da te non voglio nulla, se non, te.
Non puoi dare segni.
Puoi dare solo te ,solo la vita.
Perché sei amore.
E l’amore non si deve giustificare.
Non deve dare prove, se è amore, sazia.
Se è amore è sicuro.
Se è amore, è lui.
Sei tu.
Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
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