Blog / Una donna nel Vangelo | 19 Luglio 2014

19 luglio – Tu mi passi la vita

In quel tempo, i farisei uscirono e tennero consiglio contro Gesù per farlo morire. Gesù però, avendolo saputo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed egli li guarì tutti e impose loro di non divulgarlo, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa: «Ecco il mio servo, che io ho scelto;il mio amato, nel quale ho posto il mio compiacimento. Porrò il mio spirito sopra di lui e annuncerà alle nazioni la giustizia. Non contesterà né griderà né si udrà nelle piazze la sua voce. Non spezzerà una canna già incrinata, non spegnerà una fiamma smorta, finché non abbia fatto trionfare la giustizia;nel suo nome spereranno le nazioni». Mt 12, 14-21

La morte fa rumore, tiene consiglio.
Ha bisogno di parole, di ragioni, di giorni giusti, del momento giusto.
La vita arriva silenziosa.
Piena di gesti, fatti, sguardi, carezze.
Poche parole.
La vita è piena di vita.
È per sempre, è per tutti i giorni.
Non ci sono giorni sbagliati per vivere, per ricominciare a vivere.
È per tutti, è per ciascuno.
Sussurrata di orecchio in orecchio.
Sussurrata nel cuore.
Intima.
Mia e tua.
Niente urla,
niente piazze.
Niente consiglio.
Io e te.
E tu mi passi la vita.
Come può esserci un giorno in cui ho fame e non mi sazi?
Come può esserci un giorno in cui soffro, sono malata, e non mi guarisci?
Come può esserci un giorno in cui muoio e tu non mi dai la vita?
Come può esserci un solo giorno, un solo momento, in cui tu non sei con me?
Anche se non sento la tua voce.
Anche se sto per spezzarmi.
Anche se sto per spegnermi.
So che ci sei.
So che ci sei per me, vicino a me.
Ti sento.
Mi sorreggi.
Mi proteggi.

Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).

Commenta nel post o sul forum.