
18 luglio – Sei l’unica regola che voglio avere
In quel tempo, Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle. Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato». Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito mangiare, ma ai soli sacerdoti. O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio vìolano il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significhi: “Misericordia io voglio e non sacrifici”, non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato». Mt 12, 1-8
Ti ho seguito.
Niente più sicurezze.
Niente tana.
Niente nido.
Niente bisaccia.
Niente più sicurezze.
Quelle sicurezze che erano le mie, che conoscevo.
Ora sono in un campo di grano, sono con te.
Allungo le mani e mangio.
Perché ho fame, perché mi fido di te.
Nulla è come pensavo fosse.
Non è secondo le regole così.
Ma è così.
E tu sei con me.
Più grande di ogni cosa e di come pensavo essere.
Più grande di ogni regola.
Hai protetto la mia fame.
Hai protetto la mia mano che strappa le spighe per mangiare.
Hai protetto la mia vita, misera, affamata.
La tua misericordia riempie il mio cuore come le spighe la mia pancia.
Il campo è pieno di spighe.
La mia vita è piena di te.
Allungo la mano e strappo.
Mi riempio la pancia.
Mi riempio la vita.
Ogni giorno è il tuo giorno.
Una sola regola: il tuo amore.
Allungo le mani e prendo.
Allungo le mani e ti prendo.
La vita mia e l’amore tuo che la riempie sono più importanti di ogni regola.
Ogni giorno è sabato, ogni giorno è il tuo giorno.
Ogni giorno la mia pancia ha fame.
Ogni giorno la mia vita ha fame.
Mi riempio di te.
Mi sfamo di te.
Mi sazio di te.
Strappo la tua misericordia che riempie le mie giornate e me ne riempio la vita.
Insegnami la vita, l’amore.
Insegnami te.
Sei l’unica regola che voglio avere.
Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
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