
11 luglio – Non fare i conti
In quel tempo, Pietro, disse a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna». Mt 19, 27-29
Non fare i conti.
Ma li faccio.
Quanto ti ho dato e quanto mi darai.
Io lascio tutto e tu che mi dai.
Non li voglio fare i conti.
Ma li faccio.
Perdonami amore mio.
Che grande tentazione, che grande errore, di chi ti ha dato tutto e ora vuole la ricompensa.
Vuole sapere che valore ha la sua offerta.
“Tutto” quanto vale?
Se ti do tutto, tu, quanto mi dai?
Avranno i troni.
Avranno cento volte tanto.
Avranno la vita eterna.
E ora hanno tutto.
Ma non hanno dato tutto. Hanno ricevuto tutto. Non dovrebbero preoccuparsi di avere ancora.
Ma di godere ancora. Godere tutto.
Ma io farei lo stesso
Forse.
Io che non avevo nulla da lasciare.
Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
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