
Le Lettere di Renato Pierri – Sacerdozio femminile e la disgrazia di nascere con la cosina
Riguardo al sacerdozio negato alle donne da parte della Chiesa cattolica, un frequentatore del blog “Come Gesù” del sacerdote Mauro Leonardi, osserva: “A me sembra che esista un’altra questione di cui tener conto riguardo al sacerdozio femminile e cioè il fatto che il sacerdote agisca, in determinate circostanze, “in persona Christi” e che Cristo era un uomo e non una donna”. La prima ragione è: “Gesù Cristo non ha chiamato alcuna donna a far parte dei dodici” (Inter Insigniores ). Ragione fasulla, giacché Gesù non avrebbe potuto in quel periodo storico e in quella società, inviare delle donne “come pecore in mezzo ai lupi” (Mt 10,16). Sono trascorsi duemila anni, e la società è cambiata. La seconda, però, è ancor meno valida della prima, e addirittura risibile: Gesù era maschio? Il sacerdote deve essere maschio! Il fatto che il sacerdote compia azioni “come se fosse Cristo” non significa che avviene la transustanziazione del sacerdote, ma che l’effetto di quelle azioni è come se le avesse compiute Cristo, effetto che non cambia neppure se il sacerdote si dichiara ateo o non in stato di grazia. Per quale motivo l’effetto dovrebbe cambiare se quelle azioni fossero compiute da un sacerdote donna? Solo perché ha la cosina anziché il cosino?
Renato Pierri
Qui il link a Politicamentecorretto
La stessa lettera è stata pubblicata anche su Corriere di Puglia e Lucania e Apocalisselaica