Blog / Oggi nel Vangelo | 08 Giugno 2014

7 giugno – Tu seguimi

In quel tempo, Pietro si voltò e vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, colui che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato: «Signore, chi è che ti tradisce?». Pietro dunque, come lo vide, disse a Gesù: «Signore, che cosa sarà di lui?». Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa? Tu seguimi». Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa?». Questi è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera. Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere. Gv 21, 20-25

Gesù ci invita a non guardare il cammino di fede di un altro fratello, a non farci modelli: la fede, l’adesione a Cristo, è risposta personale e la vocazione autentica è semplicemente vivere la propria vita sotto lo sguardo di Gesù. Vocazione e vita sono la stessa cosa e nessuno può vivere la nostra vita né noi possiamo vivere la vita di un altro. Ognuno è chiamato alla libertà e alla responsabilità personale nel proprio “sì” a Dio.

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