Blog / Oggi nel Vangelo | 04 Giugno 2014

4 giugno – Figli di un unico Padre

In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:] «Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi.
Quand’ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità». Gv 17, 11-19

Gesù è il Figlio prediletto e il Padre è sempre con lui e in questa relazione Egli inserisce anche noi. Il Maestro, ormai vicino a morire, col cuore pieno di tenerezza per i suoi discepoli, prega: “Padre, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come noi”. Questa preghiera ci coinvolge in un destino di unità meravigliosa che preserverà per ognuno la sua identità personale. L’essere figli – non più servi – ci donerà anche la libertà dell’amore propria di chi sa di poter contare per tutto sul Padre. E, se siamo figli di un unico Padre, siamo anche chiamati a custodirci come fratelli .

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