Blog / Una donna nel Vangelo | 30 Maggio 2014

30 maggio – Ti voglio tra le braccia

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia. La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla». Gv 16,20-23

Il parto arriva alla fine di un tempo lungo.
Tempo lungo di attesa.
Si attende quello che già c’è ma non si vede.
Ti aspetto Gesù.
Sei dentro di me.
Vivo e nutrito da me.
Ma non ti vedo e mi manchi.
Poi arriva l’ora.
Ma di parlare di quel dolore non mi va.
Fai presto a venire.
A tornare.
A chiamarmi.
Ti voglio tra le braccia.
Ti voglio nella mia vita.
Voglio quella gioia.

Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).