
27 maggio – L’amore vero unisce anche a distanza
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Ora vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: “Dove vai?”. Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore. Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi. E quando sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio. Riguardo al peccato, perché non credono in me; riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; riguardo al giudizio, perché il principe di questo mondo è già condannato». Gv 16, 5-11
Si può essere presenti ed essere profondamente estranei ma quando si ama, l’amore si manifesta non solo quando si è vicino ma anche da lontano. Persino quando non c’è più. L’amore vero – che è Spirito santo – crea proprio questa comunione: l’esistenza dell’altro nella sua specificità dentro al nostro cuore. Sempre. Ed è una realtà potente in chi ci conosce e ci ama. Per questo Gesù risponde alla tristezza dei discepoli con la promessa dello Spirito come Consolatore.
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