
26 maggio – Faranno cose brutte perché non ti conoscono
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l’ho detto». Gv 15, 26-27.16,1-4a
Faranno cose brutte perché non ti conoscono.
Io ti conosco da tanto.
Eppure, con te dentro, con te dentro che mi parli, che mi dici ci sono, io ti sentirò, ti vedrò, ti ricorderò.
Ne faccio tante anch’io.
Di cose brutte
Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).