Il diario di Paci – 26. La fontana

Io e Marta ci passiamo sempre davanti quando andiamo ai giochi.
Era iniziata male.
“Se non stai buona non ti porto ai giochi”.
Ma poi, mannaggia, che la gioia ha un prezzo? che essere felici te lo devi pagare?
Mannaggia.
E allora: vuoi che ti porto ai giochi del parco, Marta?

La fontana non funziona un’altra volta, mamma.
È una fontana al centro di una piazza.
È grande rispetto alla piazza.
È un po’ infossata perché a forza di rifare l’asfalto va sempre più giù.
Ma no Marta, non è che non funziona: si, si sta otturando di nuovo.
L’acqua fa il muschio e fa il calcare e allora gli spruzzi escono sempre di meno.
E invece che tanti giochi d’acqua diventa come un ruscello con gli scogli a forma di bambini e di animali.
E si fa un rumore d’acqua che cade come gocciolando, che se ci rimani tanto ad ascoltarlo, ti calmi.

Marta sembra come quando ti parlavo da piccola, tenendoti in braccio.
Non è che dicevo parole.
Facevo un rumore sempre uguale con la gola.
Che poi alla fine ci calmavamo tutte e due.

Marta vuole gli spruzzi grandi.
Con l’acqua rumorosa.
E il marmo tutto bianco che si vedono bene gli occhi dei pesci e le mani degli angioletti e l’acqua è limpida nelle vasche.
Lei vuole una fontana come è lei.
Limpida, rumorosa, tutta bella liscia.

A me, invece.
Saranno i giorni passati.
Sarà che le cose che fanno rumore, grandi e grosse e troppo lucenti, mi stancano.
Sarà che ho voglia di parole sussurrate e di qualcuno che mi parli piano senza parole.
Con una voce bassa, vicina, che mi stringe, mi calmi.
Sarà tutto questo, ma io mi ci trovo bene davanti a questa fontana otturata un po’.
Soffocata un po’.
Ma che non rinuncia a fare un po’ di rumore calmo.
È piacevole stare davanti a chi fa quel che può.
A chi ti regala quel che ha.
A chi ti dice, posso solo questo e te lo dà.

(Il Diario di Paci, Mauro Leonardi)
Paci è il personaggio che ha dato vita alla protagonista del romanzo “Una giornata di Susanna”, acquistabile online e in tutte le librerie. È sposata con René, un uomo che la trascura. Ha un amante, una bimba che si chiama Marta e un’amica che si chiama Stella.