Blog / Bruno Mardegan / Lettere | 07 Maggio 2014

Le Lettere di Bruno Mardegan – Il nulla dei suoi giorni

Caro direttore, intrattengo da tempo un rapporto epistolare amichevole con un detenuto di un carcere lombardo, il quale nell’ultima missiva definisce l’ozio in cui è costretto a poltrire “il nulla che caratterizza i miei giorni”. Le carceri modello italiane dove i detenuti svolgono un lavoro sono
pochissime. In un clima governativo di taglio delle spese improduttive, le istituzioni, oltre al dovere di trattare umanamente i prigionieri facendoli lavorare, hanno l’interesse di organizzare nelle prigioni lavori economicamente utili, anche a parziale copertura delle spese di esercizio delle Case circondariali. Alla vigilia del Primo Maggio e della festività di S.Giuseppe Lavoratore, il cardinale Scola ha promosso un incontro pastorale
presso la Stazione Centrale di Milano nel medesimo solco, definito “Non lavorare stanca”, motto che vale a maggior ragione per persone prive di libertà.
Cordialmente.
Bruno Mardegan – Milano

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