27 aprile – Come Tommaso

…Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». Gv 20, 19-31

Signore, io sono come Tommaso perché non credo che tu puoi venire a toccare me e che vuoi farti toccare da me. Invece prendi le mie mani e metti le mie dita nelle tue ferite. E non ti fermi lì, mi dai la pace. La dai ai miei amici. Mi dai lo Spirito per annunciare il Vangelo; mi dai il potere di perdonare i peccati con la misura straripante d’amore con cui sono stato perdonato. Signore mi farò toccare, permetterò ai miei fratelli di toccarmi, come Tu fai con me.

Questo commento è anche presente oggi come “scheggia” su La Nuova Bussola Quotidiana con il titolo di “Il dito nella piaga”

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