
26 aprile – Liberata da te
Risorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesù apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva scacciato sette demòni. Questa andò ad annunciarlo a quanti erano stati con lui ed erano in lutto e in pianto. Ma essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero. Dopo questo, apparve sotto altro aspetto a due di loro, mentre erano in cammino verso la campagna. Anch’essi ritornarono ad annunciarlo agli altri; ma non credettero neppure a loro. Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura». Mc 16, 9-15
Liberata da te, liberata dai demoni.
Ora piena di te.
Tu mi rendi libera perché io mi possa legare a te.
Ero piena di tanto male.
Che ha lasciato tanto spazio.
Per te.
E ora ti prendo.
Uscito dal sepolcro vieni a me.
Nel mio spazio lasciato vuoto.
Che tu hai liberato. Che tu conosci.
Mi riempio di te.
E ti porto agli altri.
Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
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