
22 aprile – Il mio posto nel tuo cuore
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» – che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”». Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto. Gv 20,11-18
Se mi dici donna, non ti riconosco.
Se non sai perché piango, non ti riconosco.
Dì il mio nome, fammi sentire che siamo sempre insieme.
Che sei sempre con me, che sono in te, e non ti tratterrò.
E andrò da chi vuoi: a dire che ci sei, chi sei, che ti ho visto.
Se ho il mio posto nella tua vita.
Se il mio nome è in te.
Posso smettere di piangere.
Posso tutto.
Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
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