19 aprile – Insieme alla pietra, rotolate vie le mie paure
Dopo il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l’altra Maria andarono a visitare la tomba. Ed ecco, vi fu un gran terremoto. Un angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come neve. Per lo spavento che ebbero di lui, le guardie furono scosse e rimasero come morte. Mt 28,1-10
Non abbiate paura, voi! non temete…
Avevo già ubbidito all’angelo, niente paura.
Il terremoto, l’angelo sfolgorante.
Niente paura.
Insieme alla pietra sono rotolate via le mie paure.
Anche il mio cuore era chiuso, la mia vita era chiusa.
Ora è tutto aperto, spalancato.
Tu che mi vieni incontro, la tua voce.
Detto da te, no, amore mio.
Non ho paura.
Sono un po’ senza fiato.
Parla di più.
Dimmi qualcos’altro.
Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
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