
7 aprile – Tra peccatori ci ammazziamo
«Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adultèrio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». … poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». … Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse … « va’ e d’ora in poi non peccare più». Gv 8,1-11
Sono nuda, sono sola io e il mio peccato.
Davanti a te, in mezzo a loro per essere uccisa.
Davanti a te.
Per essere perdonati, per essere amati, bisogni a essere in due.
Se sto sola con il mio peccato, mi ammazzano.
Tra peccatori ci ammazziamo.
Manda via tutti, rimaniamo io e te.
Ma quanto mi ami per rimanere solo con me, senza sassi in mano.
Senza paura nel cuore.
Quanto mi ami per amarmi così?
Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
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