Blog / Una donna nel Vangelo | 06 Aprile 2014

6 aprile – Piangere come te, amare come te

In quel tempo, le sorelle di Lazzaro mandarono a dire a Gesù: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato»…. Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!». …Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare». Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui. Gv 11, 3-7.17.20-27.33b-45

Aiutami a scoppiare in pianto come fai tu.
Per troppo turbamento, per troppo amore, per troppa commozione.
Davanti a tutti.
Aiutami a piangere senza vergognarmene.
Aiutami ad essere me stessa senza vergognarmi.
Di quelli che mi guardano, di quelli che mi dicono.
Perché non fa qualcosa.
E io no so che fare.
Se non piangere.
Se non piangere come fai tu.

Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr  Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora). 

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