Blog / Una donna nel Vangelo | 23 Marzo 2014

23 marzo – Sarò acqua

In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio. … Le dice: «Va’ a chiamare tuo marito e ritorna qui». Gli risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene: “Io non ho marito”. Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». … Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora … in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. …. Gv 4, 5-42

Dammi da bere, non è una domanda, non ha il punto interrogativo, non bisogna rispondere.
Bisogna solo allungare il braccio e dare.
Mi meraviglia  come riusciamo a non ascoltare, a non rispondere, ad una domanda normale.
Una domanda così, reale, noi uomini non la sopportiamo.
Ne facciamo un’altra di domanda.
Fatta per mettere una barriera.
Di parole, di pensieri, di classificazioni.
Dammi da bere, allunga il braccio, toglimi la sete.
Lei riempie la brocca di parole: perché mi parli? Come fai a prendere l’acqua?
Anch’io, Zippi, mi ero comportata così.
Ma adesso, eccomi.
Toglimi la sete, dammi acqua.
Senza la tua acqua non ho nulla.
E io la ridarò, la ridonerò.
Anch’io sarà acqua.

Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr  Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).

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