
5 marzo – Cenere amata
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli. Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te …. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra…. E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti … In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto…». Mt 6,1-6.16-18
Cenere? Cenere, sì, ma cenere amata.
Cenere tra le tue dita, solo a te rimarrò attaccata, amore mio.
Alle tue dita.
Solo tu ti accorgerai che io sono la tua ricompensa segreta.
Solo io so il bene che mi vuoi, che mi fai.
Nessuno sguardo sul bene che mi fai, nessuno sguardo sull’amore tra me e te.
Nessun rumore su quello che mi dai.
Quando ti doni a me solo lo sanno la tua mano e la tua bocca.
La tua voce è nel mio orecchio, la mia nel tuo.
Chiusi in una stanza, lo sappiamo solo io e te.
Le opere buone, sono segrete.
“Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
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