Blog / Una donna nel Vangelo | 28 Febbraio 2014

28 febbraio – L’amore, non le regole dell’amore

In quel tempo, Gesù, partito da Cafàrnao, venne nella regione della Giudea e al di là del fiume Giordano. … Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie … dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». Mc 10, 1-12

Ciao Gesù, sono Zippi.
Questa notte pensato tante volte alla discussione coi farisei prima e coi discepoli dopo.
Che tristezza.
I farisei con le loro domande tranello e i discepoli quando sono a casa.
I farisei chiedono se è lecito ma anche i discpepoli chiedono se è lecito.
Qui si parla di amore, di matrimonio ma la domanda è sempre la stessa: è lecito?
Cioè, loro, noi, vogliamo sapere la misura della gabbia.
È lecito?
Quali sono i metri quadrati in cui mi posso muovere?
In cui posso amare?
È lecito?
Fino a dove è la linea tra il male e un pochino di male?
Siamo sempre gli stessi.
Ti cerchiamo di nuovo.
Vogliamo te di nuovo.
Tu ci ammaestri, ci aspetti, ci parli.
E noi vogliamo le regole.
Vogliamo le regole dell’amore, non l’amore.
Vogliamo i tuoi comandamenti, non vogliamo te.

“Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr  Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora). 

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