Blog / Una donna nel Vangelo | 24 Dicembre 2013

24 dicembre – Diciannove persone

In quel tempo, Zaccarìa, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo: «Benedetto il Signore, Dio d’Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo… per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati. Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio, ci visiterà un sole che sorge dall’alto, per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra di morte, e dirigere i nostri passi sulla via della pace». (Lc 1, 67-79)

Domani è il pranzo di Natale e a casa mia ci sono diciannove persone.
E io sono qui da te e sto trascurando le cose che ho da fare.
In effetti.
Però per me, la mia vita, è sempre una brutta vigilia di Natale di corsa.
Magari non ci sono sempre i regali e le luci e le feste e le persone che mi vogliono bene, che gli voglio bene. C’ho sempre un Cesare che vuole sapere dove sto, con chi sto, cosa faccio e non è che viene lui a vedere, a stare con te per vedere, per capire, per stare con te, ma vuole censire, controllare.
E allora io sto qui con te.
Ogni giorno mi preparo per incontrare qualcuno e invece arriva qualcun altro.
Perché le cose piccole e indifese nascono nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, e invece sono le cose più belle.
Quelle che fanno felice te, Dio mio.

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