22 dicembre – È fede pura

Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Però, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa…». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta (Mt 1,18-24)

Dopo il turbamento, dopo i pensieri tumultuosi, dopo il sonno della stanchezza e della rivelazione (abbiamo così paura delle nostre stanchezze e dei nostri sfinimenti e invece il Signore ci parla spesso proprio quando crolliamo) Giuseppe ottiene proprio quello che voleva: prendere con sé la sua sposa.
Cioè la paura, i rimarginamenti, il sonno che arriva come stanchezza di sfinimento, non sono “perdere la via” ma trovarla.

Questo vangelo è fede pura.
A raccontarlo non ci si crede perché non basta una fede normale per vivere così.
O meglio, la fede normale non esiste.
Esiste solo una fede così, come questa tua, Giuseppe.
Prendi una decisione su una cosa incredibile, che è già un atto di fede incredibile crederla.
Prendi questa decisione per salvare l’incredibile fatto e l’incredibile donna che ami.
E poi resti a pensarci.
E alla fine ti addormenti.
E un angelo ti parla mentre dormi e ti dice, si di non avere paura, ma non ti spiega nulla: la cosa incredibile rimane incredibile. Ti dirà solo quello che accadrà dopo ma tu già lo sai perché sicuro che Maria si sarà confidata con te subito perché pure lei è giusta, pure lei ti ama e anche lei non vuole farti male.
E tu ti svegli e la prima cosa che fai è prendere con te la tua sposa.
Eccola la fede. Punto e basta.
Io questa cosa mi sembra di capirla: anche a me Gesù mi toglie prima la paura, ma poi corro a prendere chi amo.

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