Blog / Ricette | 27 Ottobre 2013

Le ricette del blog – La zucca per il Halloween

Questa ricetta l’ha scritta Roberto Paludetto l’anno scorso. Mia moglie l’ha letta (la “lesse” starebbe meglio, ma a me la roba lessa non piace) e ne ha fatto largo uso nel corso di quest’anno, per smaltire le decine di zucche che riceve in dono da un suo squattrinato cliente (che usa ancora il baratto come forma di scambio commerciale … e, se va avanti così, non sarà il solo, diventerà pioniere della new new economy).

La ripropongo perché, sebbene il tutto sia nato da intenti encomiabili, nella pratica questa ricetta ha fatto danni. Anche le ricette non si possono scrivere senza tener conto del contesto. Meno male che c’è Halloween, dico io, così ce ne liberiamo delle zucche in eccesso … sennò lady Marian mi prepara le frittelline di zucca anche per Natale. Perchè le zucche non si possono buttare, dice lei. Però le lancia contro il mio stomaco, dico io … ma lo dico a voi, perché lei mena.

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Suggerimento disinteressato per uno e due novembre: comprate la zucca, togliete semi e scorza. Metà tagliatela a sfilze e cuocetela al forno avvolta in carta d’alluminio, l’altra metà friggetela in poco burro finchè si dora. La prima metà frullatela assieme a una manciata di amaretti, altrettanto grana, e altrettanta mostarda di pere, e una grattugiata di noce moscata. La metà fritta nel burro va ricoperta col riso e tostata assieme a lui per qualche minuto, dopodichè si immerge il tutto in buon brodo di carne bianca o di verdura e portato a cottura. Con il frullato invece, intanto che il riso cuoce (rimenatelo però ogni tanto), si fa il ripieno dei ravioli (o tortelli come si dice a Mantova), inserendolo tra due veli sottili di sfoglia e mettendo il risultato in frigorifero, fino all’indomani. A cottura ultimata mantecate il riso con una noce di burro fresco, mentre i ravioli van serviti con burro fuso e una spolverata di grana mescolato con amaretti secchi tritati alla stessa misura. Servite il risotto alla festa dei Santi e i tortelli il giorno dei morti. Sentirete la dolcezza soprannaturale del popolo del Paradiso, e dimenticherete in un attimo tutti quei baluba che ammorbano l’aria dei giorni dei Santi con il loro fatiscente e saprofitico carnevale.

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Il video è un po’ metaforico. Non tutte le ciambelle riescono col buco. Pazienza.

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