Le Lettere di Pierluigi Bartolomei – Non c’è pace tra gli ulivi
Ieri sera finalmente il tanto atteso “Ballarò”.
Mi siedo sul divano, prendo il telecomando e punto decisamente la pupilla elettronica dell’aggeggio verso il televisore come volessi parlare al genio della lampada ordinandogli di esaudire il mio ultimo desiderio, quello di regalarmi una mezz’ora di meritata tranquillità.
D’improvviso, eccola, si siede a qualche metro di distanza, sulla poltrona davanti, la “battagliera”, alias Emanuela che mi dice: “che dici, lo iscriviamo Stefano in piscina almeno fino a dicembre?”
“Eh? …si, si, va bene, okay”.
“Ma tu che dici?” ed io, “ma si va bene, adesso viene Crozza…” e lei, “ma che c’entra Crozza, dicevo di Stefano…”, le rispondo, “si okay scrivilo sono d’accordo con te, mi pare un’ottima scelta”.
La battagliera: ”Si ma io non sono più convinta, secondo me gli fa male perché ha le orecchie tappate dal catarro e magari in piscina peggiora”.
Gli rispondo “hai ragione in piscina peggiora……..vedi adesso voglio proprio vedere cosa gli risponde Pagnoncelli”.
Lei: “ma Pagnoncelli chi? Mi dici allora che ne pensi?”
Dico: “si, si, si va bene mandacelo ma non mandarcelo, insomma ci va ma poi strada facendo ci ripensi e lo riporti, insomma fai una cosa di quelle che vanno bene ad entrambi i tuoi ragionamenti…”
“Ma non mi stai ascoltando?…possibile che quando vedi sta benedetta TV ti rincoglionisci del tutto?”
“Senti mia cara, io non la vedo mai….aspetto giusto il lunedì per Ballarò e la domenica sera per lo sport”.
Mio caro lettore quando arrivi a casa e ti aspetti di trovare una fotomodella che ti apre sorridente la porta e ti porge gentilmente una scatola di after eight, tenendo nell’altra mano le tue pantofole di vitellina perché possa toglierti con calma l’armatura da guerriero stanco e sederti comodamente sulla “Tua” poltrona, mentre invece ti risvegli, appena aperta la porta di casa, davanti ad un cesto di bigodini e un viso con al centro una striscia bianca che nasconde il sorgere di una peluria da estirpare prontamente con una massiccia dose di ceretta, il tutto accompagnato da un urlo perché stai mettendo i piedi sulla cera appena passata, ebbene non preoccuparti perché il peggio deve ancora venire…..
Lei ti aspetta in cucina,….è lì l’arena sulla quale cadrai presto tramortito.
Lei parla, parla, parla ,parla e poi……parla…..e ancora parla.
Dopo mezz’ora, come fossi in televisione tra i candidati alla ruota della fortuna, ti dice a bruciapelo: “Che ho detto?…”
“Eh…che hai detto?….ciai ragione, si hai proprio ragione, io la penso come te, anzi peggio, je dovevi menà, allora si …..concordo pienamente”.
“ Ma lo vedi che non mi ascolti?”
E noi mariti: “No dai, non fare così, adesso ti dico cosa avresti dovuto fare, punto 1………punto 2……ecc.”
La battagliera:” No, no, no, non è questo, non voglio che tu mi dai le soluzioni, voglio semplicemente che mi capisci…lo vedi sei una persona insensibile, ecco cosa sei, un buzzurro”.
La donna vuole essere ascoltata, vuole che suo marito le dedichi delle attenzioni, non cerca delle soluzioni cerca comprensione e vicinanza fisica, vuole tempo.
Non resta allora che munirsi di un paio di stecchini e metterseli tra le palpebre per tenere l’occhio aperto e fare continuamente si col capo, sperando di non essere sgamati…”
Tempo e attenzioni al para verbale,……..è ‘na parola……..mica facile.
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