Blog / Bruno Mardegan / Lettere | 16 Ottobre 2013

Le Lettere di Bruno Mardegan – Moderati & radicali

Caro direttore, ho grande stima di Lodovico Festa perle sue analisi profonde e puntuali della politica. Devo però dissentire dall’impostazione del servizio apparso nell’ultimo numero di Tempi. Festa non argomenta l’asserzione che il voto di protesta a suo avviso supererà il 50% se Alfano non terrà unito il P.d.l. su una visione nazionale e non tedesca. Sorvolo sull’aggettivo “tedesco” sinonimo di rigore, ma pleonastico, e mi soffermo sul nucleo dell’articolo compendiato nel titolo: “Non esiste Centro Destra senza la relazione tra moderati e radicali”. L’ho confrontato con l’editoriale di Settembre di Studi Cattolici intitolato “Senza etica non c’è politica” collocato su un versante diametralmente opposto. In quell’articolo, il direttore della rivista, Cesare Cavalleri, esordisce parlando di tasso di vorticosità in cui il Paese è immerso, aumentato da Silvio Berlusconi con la firma dei dodici referendum indetti dal partito radicale. Nel prosieguo ha aggiunto che qualunque cosa provenga dai radicali deve mettere in sospetto. Mi trovo in piena sintonia con Cavalleri. Per giunta mi chiedo come si concilierebbero le posizioni di Berlusconi e di Festa coi principi etici inderogabili di Benedetto XVI. E’ pur vero che la politica è l’arte dell compromesso, però mettendo paletti invalicabili a salvaguardia del bene comune.
Cordialmente.

Bruno Mardegan – Milano

Pubblicata su Tempi

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