Bruno Mardegan
Blog / Bruno Mardegan / Lettere | 25 Marzo 2013

Lettere – Omofobia

Caro direttore, omofobia risulta essere un termine coniato recentemente. Perciò non figura nei dizionari. Si trova solo in qualche enciclopedia, dove viene definita paura dell’omosessualità. Ordinamenti giuridici stranieri considerano l’omofobia un reato. In Italia non è finora considerata tale, ma il timore di critcare l’omosessualità per non incorrere nelle ire della influente Arcigay è diffuso, e l’esibizione pubblica dell’omosessualità è tollerata dal sentire comune. Casi pubblicitari di due uomini e due donne che si baciano in pubblico vengono deplorati solo tra amici. Se a quesro si aggiunge che nel mondo della pubblicità la trasgressività fa più presa della normalità, perchè stuzzica la morbosità, ci si spiega il fatto che anche creatori provetti e corretti debbano a volte piegarsi alle esigenze del mercato ricorrendo a forme comportamentali scorrette, e un tempo impensabili. L’omosessualità è diventata una ideologia che ha invaso campi del vivere comune: la pubblicità, la moda, l’arte, le fiction, le nozze gay e la famiglia con più madri. I comportamenti omofobici vanno evitati, ma nello stesso tempo va deplorata la trasgressività. La pedofilia e l’esibizione in pubblico di comportamenti sessuali contro natura, con formali denunce all’ apposita autorità a tutela della formazione corretta dei giovani e della famiglia naturale: quella tra un uomo e una donna.

Cordialità.

Bruno Mardegan – Milano

Inviata a La Stampa

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