Blog / Lettere | 27 Febbraio 2013

Lettere – Perché Beppe Grillo è il primo partito?

Mi aiutate a capire? Nel mio viaggio in Calabria per Abelis avevo sospettato l’arrivo dello tsunami. In una regione che non è la Silicon Valley tutti votavano un candidato presente solo su internet (epperò aveva traversato a nuoto lo Stretto). Ma si può diventare il primo partito d’Italia avendo come programma (prendo a caso due voci da wikipedia) “Piano di trasporti pubblici non inquinanti e rete di piste ciclabili cittadine” e “Connessione web gratuita per i residenti nel Comune”? A Roma ha fatto il pieno a Piazza San Giovanni. In un primo tempo credevo si parlasse di Piazza del Popolo e mi sembrava lo stesso un’enormità. Quando ho capito di non aver capito, ho capito che arrivava lo tsunami. Quando sono andato a votare ho notato che tutti gli altri candidati erano over 50, e i 5 stelle erano under 40: altra conferma. Mi aiutate a capire voi che siete gente qualsiasi e “non esperta”? Il mio problema vero è che – fatta eccezione per Patrizia Cecilia Giardi che ha fatto la sua dichiarazione di voto nel forum – non conosco nessuno che abbia votato Grillo, e di gente ne frequento tanta: per cui non so a chi chiedere. A mia discolpa devo però anche dichiarare che non domando mai a nessuno per chi vota: però qualcuno che lo dice c’è sempre. Adesso la medesima gente mi dice: se Bersani avesse candidato Renzi il PD avrebbe stravinto; se sommi i voti di Grillo, le schede nulle, le bianche e quelli che non hanno votato, ti accorgi che è stato un voto contro di “loro”. “Loro” sono Bersani, Berlusconi e Monti (gli altri non arrivano neppure alla dignità di “loro”…). Per questo Grillo non è mai andato in televisione. Per questo, aggiungo io, non me ne sono mai accorto. Poi c’è stata la “pazzesca” campagna elettorale di Berlusconi e l’altrettanto pazzesca (ma di segno opposto) campagna di Monti. Io non lo so chiedo a voi.

Federico, l’altro giorno, ha scritto delle parole che mi paiono sensate. Ha ragione lui? “Dite quello che volete, io ascolto Grillo e mi fa sognare. È l’unico che propone una Visione, ed è la mia. Dice che non possiamo consumare e crescere a caso, che bisogna produrre in modo intelligente, che l’ambiente va difeso, che la realtà italiana sono le piccole e medie imprese e il resto è fuffa, che nessuno deve restare indietro, che siamo stati governati malissimo, che siamo quasi falliti, che questa classe dirigente deve andare a casa. Beh, è tutto quello che io penso, preciso preciso. Poi non lo voto, perché non mi fido di lui. Perché non credo che sia vero. Perché vedo pessimi segnali in atteggiamenti autoritari come cacciare dissidenti o giornalisti. Perché i sogni non si sposano bene con gli insulti e la violenza verbale. Perché spesso la fa facile. Perché mi pare abbia scelto i candidati secondo il peggior criterio italico della fedeltà e non per la competenza. … Però davvero, se fosse tutto vero, se tra un anno potessi dire “mi sono sbagliato”, sarei felice.”

Mi aiutate a capire?

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