Le Lettere di Bruno Mardegan – Lo schiavismo della prostituzione
Gentile direttore, nella giornata di condanna della violenza sulle donne, ho notato che si è sorvolato sulle violenze subite da tante giovani prostitute straniere che arrivano in Italia allettate da un lavoro inesistente. Vi è chi tra i giornalisti e anche tra i lettori dei giornali chiede la regolamentazione del cosidetto lavoro delle prostitute, col pretesto che gli introiti delle stesse sono esenti da tasse. In realtà non si tratta di un lavoro, ma per gran parte delle giovani straniere di una modalità di sopravvivenza. Sono gli stessi intermediari disonesti ad avviare le giovani straniere alla prostituzione, dramma equivalente alla tanto e opportunamente deprecata pedofilia, dove da una parte vi è una vittima innocente e dall’altra un egoista sfruttatore. E’ giusto che sia lo sfruttatore a dover pagare il prezzo dell’abuso, non la vittima. Meglio ancora sarebbe la deplorazione e la condanna sociale dello schiavismo sessuale, proprio in occasione delle giornate dedicate alla violenza sulle donne.
Cordialità.
Bruno Mardegan – Milano
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Lettera inviata a La Stampa del 27 novembre 2012