Lettere – Consigli per la zucca
Suggerimento disinteressato per uno e due novembre: comprate la zucca, togliete semi e scorza. Metà tagliatela a sfilze e cuocetela al forno avvolta in carta d’alluminio, l’altra metà friggetela in poco burro finchè si dora. La prima metà frullatela assieme a una manciata di amaretti, altrettanto grana, e altrettanta mostarda di pere, e una grattugiata di noce moscata. La metà fritta nel burro va ricoperta col riso e tostata assieme a lui per qualche minuto, dopodichè si immerge il tutto in buon brodo di carne bianca o di verdura e portato a cottura. Con il frullato invece, intanto che il riso cuoce (rimenatelo però ogni tanto), si fa il ripieno dei ravioli (o tortelli come si dice a Mantova), inserendolo tra due veli sottili di sfoglia e mettendo il risultato in frigorifero, fino all’indomani. A cottura ultimata mantecate il riso con una noce di burro fresco, mentre i ravioli van serviti con burro fuso e una spolverata di grana mescolato con amaretti secchi tritati alla stessa misura.
Servite il risotto alla festa dei Santi e i tortelli il giorno dei morti.
Sentirete la dolcezza soprannaturale del popolo del Paradiso, e dimenticherete in un attimo tutti quei baluba che ammorbano l’aria dei giorni dei Santi con il loro fatiscente e saprofitico carnevale.
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