Dolci a Westminster
Blog | 28 Ottobre 2012

Forum – Quando si può dire “ti amo”

Nel Forum si sta sviluppando da un paio di giorni una discussione molto interessante su quando si può dire e non dire ti amo.

«Ti amo» si può dire come la mamma al figlio o come il bimbo le risponde «anch’io». «Ti amo» si può dire come un uomo alla donna che víola o come a quella a cui ruba il cuore. O a colei per cui dà la vita. «Ti amo» si può dire come il padre al figlio che perdona, o a quello che nasce e cresce, o a quello che punisce. E a quello che ignora. «Ti amo» si può dire come un figlio al papà quando è bambino e come mai lo dice quando cresce. Come a volte lo dice da adulto, con il papà vecchio: e lì sì che vale. «Ti amo» si può dire sapendo che è la frase più stupida del mondo, la più usata, la più inevitabile. Quella che chiunque può dire e quella che nessuno può dire. Quella che tutti sono condannati a ripetere, perché unica, insostituibile. Obbligatoria. «Ti amo» si sussurra lasciando cadere le braccia, riversi, sopraffatti, assaliti dai brividi. Consapevoli che è la formula più grigia e convenzionale, per questo assurda. Grottesca, turpe, ridicola. Ma tuttavia sacra e venerabile.” Abelis pp. 44.45

 

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