Abelis in vacanza: dalla clausura
“Di notte Abelis ama arrampicarsi sulle più alte torri del castello e lì sedersi su un terrazzino. Quelle guglie sono un luogo incantato che non interessa a nessuno. È molto in alto. Molto vicino al cielo. Forse è per questo.
Solo lì Abelis riesce a non avere paura, a vincere il terrore che lo prende quando pensa al giorno in cui Messere salderà l’armatura attorno al suo capo, gli abbasserà la visiera e lui si sentirà morire.
Quando è lì, dentro di lui ogni cosa tace, anche i pensieri. Comincia a tacere. Sale sul terrazzo, guarda le stelle e ascolta il vento. Fra le guglie del castello c’è sempre vento e Abelis vuole che gli sfiori la pelle.
In questo modo il bambino chiede all’aria una provvista di carezze.” (Abelis, p.58)
Questa pagina mi ha spiegato una delle cose che spesso faccio, arrampicarmi sul tetto della clausura, per guardare l’orizzonte, ascoltare il vento,… e pregare quando ogni cosa tace, semplicemente perché ci si spoglia e non si sente più il ‘cigolio dell’armatura’ e finalmente ci si lascia accarezzare dal Mistero che riempie la vita di ciascuno di noi.
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Le foto per il concorso “Abelis in vacanza” possono essere scattate fino al 9 settembre 2012. Devono avere tre requisiti: a) si deve vedere la copertina di Abelis; b) si deve vedere anche solo parzialmente chi lo sta leggendo; c) si deve vedere una località di vacanza (questo è il requisito meno rigoroso perché può partecipare anche chi ha trascorso le vacanza in città, in ospedale, in un convento, in un carcere…).
Tutte le foto si trovano nella discussione del Forum ”In vacanza. Il concorso fotografico, i fumetti….”.