Blog | 15 Giugno 2012

LA CRISI DEI 40 ANNI cap. 2 [data originale: 16.06.2012]

Siamo arrivati a 200 commenti. Facciamo il cap. 2
Come storia copio tre o quattro post di Sofia. Tutta la Discussione si trova nel ca. 1

______
Sofia
Non ho letto tutti i post quindi mi scuso se dovessi cadere in qualche ripetizione; questa è la mia idea, come la vedo io, 19enne. 
Sarebbe ipocrisia e poco vero affermare che il sesso non sia bello, che non sia gratificante o che sia brutto sporco e cattivo. La teoria la sappiamo tutti. Qualcuno sa anche la pratica; chi sceglie di donarsi a Dio non sceglie di non sapere niente, non sceglie di coprirsi gli occhi davanti alla meraviglia del corpo, non sceglie di non provare piacere. Forse qualcuno di noi non sa e non saprà mai che voglia dire fare l’amore, ma nessuno di voi non potrà nemmeno immaginare cosa voglia dire chiudersi nel petto di Cristo, amare il mondo con il Cuore di Cristo. E quando a farlo è una donna, cosa c’è di più bello? cosa c’è di più bello nell’essere una donna, una donna con un corpo meraviglioso e usarlo -usarlo- con passione -passione vera, ardente- per amare Dio? Usare il corpo, sì. Ai miei amici, ai miei parenti, che mi chiedono perché rinunci ad aver una famiglia, rinunci al sesso ecc, vorrei avere il coraggio di rispondere e di chiedere loro il motivo per il quale pensano che il sesso valga di più del mio celibato.
Buona giornata a tutti

Sono perfettamente d’accordo che sia la stessa vocazione.
Rispondo con una citazione di santa Teresina
Una volta mi meravigliavo che il Signore non dia gloria uguale in Cielo a tutti gli eletti, e temevo che non tutti fossero felici; allora Paolina mi disse di andare a prendere il bicchiere grande di Papà e di metterlo accanto al mio piccolissimo ditale, poi di riempirli di acqua tutti due; e mi domandò: «Quale è più pieno?». Le risposi che erano pieni tutti e due, e che non si poteva mettere più acqua di quanta ne potevano contenere. La mia cara Madre mi fece capire così che il buon Dio dà in Cielo ai suoi eletti tanta gloria quanta possono riceverne, e che l’ultimo non avrà niente da invidiare al primo. In tal modo, mettendo alla mia portata le verità più sublimi, lei, Madre, sapeva dare all’anima mia il nutrimento che le occorreva.

buona vita a te


Intervengo non so nemmeno bene perché, leggo il blog perché ho letto il libro e alcuni temi mi toccano in modo paricolare, diciamo che non riesco a non chiedermi quale sia la mia “strada” nella vita, il mio posto nel mondo, che cosa devo fare, la mia vocazione insomma.
Diciamo anche che è un momento particolare, ho 22 anni, non 40, tra un paio d’anni mi laureo e non ho ancora ben capito che cosa voglio fare da grande, e nemmeno per quale assurda ragione mi sia iscritta alla facoltà che frequento quattro anni orsono… ma alla fine ho concluso che va bene così, ma questa è un’altra storia.
Fino ai vent’anni ero atea, nel senso che proprio ero convinta che non ci fosse nulla di nulla, la maggior parte dei miei coetanei semplicemente non si ponevano (tuttora non si pongono) il problema, ma io a non pormelo non ci sono mai riuscita, dovevo sapere se c’era qualcosa o no, e visto che non riuscivo a fidarmi avevo deciso che non c’era nulla di nulla, io ero sola e non dovevo rendere conto a nessuno di quel che facevo, se non alla mia coscienza.
Però mi sono sempre impegnata eh (con risultati altalenanti), per essere migliore, per essere una bella persona con le altre persone, per combinare qualcosa di bello, anche senza nessuna ricompensa in cielo, perché pensavo che fosse giusto e basta.
Poi ho rincontrato questa mia amica per caso, che conoscevo al liceo ma avevo perso di vista, parliamo, ci rivediamo quelche volta e cosa scopro? nel frattempo è diventata numeraria, e mi chiede se voglio andare una volta a meditazione. E io non so nemmeno perché dico di si.
Da quella volta è andato tutto a rotoli… non so come il castello di carte del mio non c’è niente è crollato, e vabé mi sono confessata, ho riiniziato a fare la comunione etc etc insomma, mi sono convertita, anche se questa espressione mi sembra un po’ ridicola e ridondante, perché alla fine non è stato niente di che, una cosa normale, cioè che mi ha sconvolto la vita, ma normale, non so se si capisce… vabè il problema era che io ero arrivata a vent’anni vergine, perché… bho non lo so nemmeno io, semplicemente per il fatto che non mi sono mai fidata abbastanza di un ragazzo da andarci a letto per la prima volta, ovviamente era abbastanza strano per le persone che frequentavo e che ancora frequento questo fatto… ma nemmeno mi andava di togliermela così, per togliersi il pensiero, come invece fanno in molte/i… a ogni modo ero vergine, ma non avevo intenzione di restarlo fino al matrimonio probabilmente, o meglio il matrimonio era un’ipotesi così lontana nella mia vita da considerarlo come una cosa che succede nella società, ma che per me non era importante, di certo non la pensavo come la vocazione di una vita. Poi ho conosciuto un’altra realtà, in cui appunto il matrimonio lo consideravano proprio una scelta di vita, niente a che vedere col contratto che avevo io in mente, e poi, soprattutto, era considerato molto seriamente il fatto che si trattasse di un impegno A VITA. A me la cosa metteva e mette un tantino d’ansia e io non ci riesco proprio a pensare di impegnarmi in qualcosa che vada oltre adesso. Mi spiego: l’idea di dover garantire da ora per qualcosa che farò tra dieci anni non riusciva proprio a prendere forma nella mia testa, era sbagliata, semplicemente.
Un’altra cosa che non sono mai riuscita a capire è la storia del sesso, mi sono sforzata più onestamente che potevo, ma anche questa non riesce proprio a entrarmi in testa, e non ci arrivo nemmeno col “cuore” e con nessun altro organo. Niente da fare, da qualsiasi angolo la guardo non la capisco. La lezione la conosco, la teoria l’ho ascoltata in tutte le salse, appunto perché veramente volevo capire, e poi le persone celibi per scelta, o quelle ragazze per niente strane che non erano celibi ma aspettavano il matrimonio… insomma, mi interroga la loro vita, le loro scelte… ma non riesco a metterle addosso a me, in nessun modo. Segue

Ok, tutto ciò per dire che io sono una persona, che sicuramente è influenzata dalla temperie culturale del suo tempo, come è normale che sia, ma sono proprio IO che la penso così. Sono io che non capisco.
Per cui, nonostante adesso sia fermamente convinta che Dio non solo ci sia, ma pure che si interessi a me, mi sono presa una cotta per un ragazzo, abbiam fatto l’amore e con mia somma soddisfazione mi sono tolta quell’etichetta che già sentivo che mi si stava incollando in fronte.
Mi pesa non fare la comunione e non confessarmi, ma da una parte, non mi dispiace che le regole ci siano e siano chiare: Se non hai intenzione di smettere, allora niente da fare, mi pare giusto.
Per cui vivo in questa contraddizione, continuo a andarci a letto, non ci siamo mai detti nemmeno “stimo insieme”, mi diverto, una parte di me pensa che sia sbagliato e una parte di me è convinta che sia la cosa giusta da fare, e mi dà il cinque ogni volta, del tipo “ben fatto”, ma forse sto solo sostiendo l’etichetta “ventenne al passo coi tempi” a quella “ragazza cristiana che arriva vergine al matrimonio, a 25 anni si sposa e mette al mondo figli” Comunque… non so quanto c’entra con la vostra discussione questa mia storiella, ci sono una marea di cose che ancora devo capire, un po’ le sto capendo adesso, un po’ mi aiuta anche lui, un po’ voi, anche se è strano fare il fantasma e seguirvi a vostra insaputa.

Dunque… io mi pongo il problema perché non mi va di accettare le cose a metà… ovvero, io prima avevo deciso che ero atea perché la posizione dell’agnosticismo o dell’ateismo pratico (non sono sicura che si chiamino proprio così) non l’ho mai tollerata. Cioè su una cosa così importante, sulla cosa più importante del mondo uno DEVE prendere una posizione. Non può fare finta che il problema non esista. Poi non è detto che non si possa cambiare idea, ma bisogna scegliere, non è possibile fare come se la questione non si ponesse (ma Dio c’è o non c’è, ma se c’è mi cambia qualcosa nella vita, se no scusa, che cambia??).
E se dicidi che c’è allora giochi secondo le regole, perché deve influire sulla tua vita… sarà una posizione da b/n, ma per me è così, che poi nella vita si entri in contraddizione è un’altra cosa.
Tornando alla mia soap opera: il fatto che secondo me nn è irrilevante è che tutto ciò è successo pochi giorni prima che io partissi per diversi mesi per una terra straniera, e io pensavo di togliermi diciamo questo “sassolino nella scarpa”, andare e non rivederlo più, poi pensarci eventualmente.
Lo so che non era una strategia brillante, ma sul momento non avevo capito le evidenti lacune del mio piano, e poi mi piaceva troppo.
Il fatto è che poi lui ha iniziato a scrivermi, e alla fine nemmeno ce ne siamo accorti che stavamo lì tutti i giorni in chat a raccontarci le nostre vite, insomma a conoscerci, step che avevamo saltato all’inizio… poi un giorno se ne esce dicendo che se ha un finesettimana libero può venire a trovarmi? Insomma a me faceva piacere, ma a iniziare a voler costruire qualcosa da questa storia è stato lui, poi è venuto di nuovo, poi sono stata io a Roma un we e mi ha presentato tutti i suoi amici…
Insomma mi ha fregato! Mi ha cambiato tutte le carte in tavola… e alla fine ho scoperto che forse è una persona che vale la pena di conoscere meglio, con cui vale la pena impegnarsi…
Io gli ho detto questa cosa del cambiare le carte in tavola e lui mi ha risposto che non è vero, che lui è sempre stato esplicito sul fatto che non sarebbe mai venuto a letto con me se non avesse avuto fin dall’inizio intenzione di rivedermi e che io forse non me ne ero accorta perché ero troppo distratta a farmi sbaciucchiare -_-”.
Allora finché si trattava di una cosa così poteva essere tranquilla, alla peggio cambiavo idea, mi confessavo, e tutto a posto come prima… adesso però sono in questo gap, con questo che è tanto carino e fa progetti, io che superato il colpo iniziale faccio progetti insieme a lui, ma quasi non ci conosciamo, cioè ci siamo conosciuti in due settimane incantate in cui non facevamo altro che andare a spasso, mangiare pain au chocolat, fare l’amore e stappare bottiglie di vino… non credo che valga come prova di vita quotidiana… e poi parlando parlando, ma sempre a distanza.
Per fare un esempio qualche sera fa al telefono mi dice che una sua amica sta organizzando una cosa per settembre, mi interessa? “perché se ti interessa le dico di tenerci in considerazione”, cioè nella stessa frase progetta una cosa per settembre e usa un noi… sono quasi svenuta sul posto, ho provato a fargli presente la mia perplessità sul fatto che settembre fosse una scadenza a lunghissimo termine per me, e lui se l’è presa…

Ah questa parte era per Paola, per dire: amare?? ma chi ha mai parlato di amare? Qui stiamo ancora a decidiamo se è possibile conoscersi meglio o no, e tra i due sono io che mi afccio venire le ansie del legame. Così ho capito che forse era il caso di chiarirmi e chiarire alcune cose, che voglio fare con lui? Starci insieme. ok. Ne abbiamo parlato. Adesso tra poco torno e bisognerà veramente iniziare sta storia, ma io nn so da dove prenderla, e non so nemmeno se sopravviverà all’estate…ed ecco che mi rivolgo a voi perché le mie amiche nn vedono la mia perplessità… cioè io penso: se costruiamo allora ho sbagliato ad andarci a letto subito, se era una botta e via (che espressione orrenda) era un’altra storia… ma qui pare che tutte le storie di tre mesi o di tre anni inizino col sesso al terzo appuntamento e il problema non esiste.
E… ecco ho cercato di rispondere a tutti, ti ho risposto Antonio? e mi scuso anche un po’ per questa confessione virtuale…


Sofia non conta su di voi per prendere in mano la sua vita, forse ci ha preso un po’ di più Patrizia a dire che è venuta a cercare una conferma… ma nemmeno troppo, più che altro bo, mi avete fatto vedere a volte le cose da angolazioni un po’ inusuali, che non mi sarei aspettata… allora… ho pensato, perché in questo calderone di storie tragiche e no non ci butto anche la mia? Magari mi si accende una luce o anche vedo un barlume va bene lo stesso…
La mia vita credo di potercela fare a gestirla da sola, anche se a volte mi sembra come se mi avessero dato in mano questa cosa enorme, la vita appunto, e non so che cavolo farci (ma solo in alcuni momenti(, spesso agisco e basta senza pensare, e mi sembrano i momenti migliori, altre volte mi fermo, tipo adesso, e mi chiedo, ma che faccio? Allora essermi fermata a scrivere qua nel vostro blog prima di tutto credo sia stato una specie di pit stop, che negli ultimi mesi ho vissuto, agito, molto e pensato/pregato più niente che poco. Così racconto una storia a degli sconosciuti e magari la vedo anch’io in modo diverso, forse quel che avevate da dire viene anche in secondo piano…? (Però mi fa piacere lo stesso sentirlo, anche se non è da quello che dite che dipendono le mie scelte)
Ciao a tutti :)

Io non sono cresciuta affatto invece in un ambiente religioso… cioè i miei stanno insieme e adesso che noi tre siamo cresciuti se ne vanno a fare i finesttimana romantici ad Amalfi e noi li prendiamo in giro, anche se ci fa piacere, perché se sono contenti tra loro due poi non pressano noi e stiamo tutti più sereni. Poi abbiamo sempre saputo che la famiglia è un punto di riferimento vero, e tutte le volte che a turno abbiamo avuto e abbiamo problemi più o meno seri i nostri genitori sono sempre là.
Ad esempio io adesso mi faccio mille problemi con l’università, gli esami, la media e queste brutte cose e ne parlo con mio padre, e lui mi aiuta sempre, nel senso che a volte non vuole ascoltare le mie p***** mentali, e incredibilmente questo mi aiuta… altre volte mi ha ascoltato fino allo sfinimento; poi con un mio fratello ha una pazienza incredibile e lui fa una enorme cazzata dopo l’altra e lui ogni volta ci parla e ci parla e gli dice ok riproviamoci e poi mio fratello rifà la stessa cazzata ma mio padre sta sempre lì con una pazienza che non so da dove gli venga.
Per l’altro fratello invece si è ripassato tutta la matematica del liceo, e quando tornava a casa da lavoro gli controllava gli esercizi e lo aiutava a fare quelli che non gli erano venuti, e incredibilmente ha scampato il debito quest’anno.
Mio padre non credo sia ateo, ma si presenta a messa solo a Natale e a Pasqua per fare piacere a mamma e accompagnarla. Mia mamma invece va a messa tutte le domeniche alle otto di mattina, spesso noi nemmeno ce ne accorgiamo che è uscita.
Noi siamo sempre andati in scuole statali, a parte un paio d’anni dalle suore io e mio fratello grande, perché ci tenevano fino alle quattro e in quel periodo non sapevano dove metterci… ho un buon ricordo, avevo una maestra laica e le classi erano miste, un paio di volte papà si è dimenticato di venirmi a prendere e le suore mi hanno preparato la merenda.
Quando stavo in seconda media, scuola statale, ci hanno fatto un corso di educazione sessuale… Tipo malattie, contraccettivi, ma mi pare si parlasse pure di zone erogenee et similia, anche se non mi ricordo bene visto che non ci ho capito granché.
A casa di sesso non si è mai parlato molto, cioè mia madre mi ha fatto una specie di discorso una volta, il succo era che bisognava farlo dopo il matrimonio, ma poi basta così.
Per cui sono cresciuta pensando che fosse normale non aspettare, anzi che fosse anche poco saggio non provare come funzionava sul piano dell’intesa sessuale con una persona prima di accollarsela per tutta la vita.
Adesso però dovrei davvero studiare…

139 risposte a “LA CRISI DEI 40 ANNI cap. 2 [data originale: 16.06.2012]”

  1. Gian Paolo Colò ha detto:

    Paola, Federico, Sofia, Lidia.In tante cose penso di non essere del tutto d’accordo con voi ma mi metto in ascolto con le lacrime agli occhi di fronte alla bellezza dell’umanità che c’è in voi ( Dio mio, come mi è venuta banale e retorica, perdonatemi ) e penso che è bello che Gesù Cristo sia nato e morto per noi/voi ma soprattutto sia vissuto per noi e penso che è stato bello mettersi al servizio di Gesù per servire ogni uomo e anche voi.
    Federico mi stai dando una grande lezione di semplictà: grazie!
    Sofia. Pregherò per te e cercherò di pensare se l’esperienza degli anni e un po’ di riflessione che ho messo insieme per capirmi di più e per capire di più gli altri e così aiutarsi a vivere questo miracolo-mistero che è la vita. Non allontanarti da Gesù e dalla confessione per la confusione vitale ma caotica, in questo momento, e anche bella che hai nel cuore. Lui sta lì ad aspettarti, molto più comprensivo e ricco di noi, in questo blog.
    Io credo che tutti noi possiamo far prima di tutto il tifo perchè tu non smetta di cercarlo e incontrarlo e piano piano insieme, risolverete tanti problemi.
    E’ Gesù che ci ha inventato, che ci ha dato l’intelligenza, la libertà i sentimenti, le passioni e il corpo e vuole aiutarci a metterli daccordo: lui sa come funzioniamo e per guarirci dalla confusione, dalle contraddizioni, da questa battaglia che sperimentiamo dentro di noi, ha versato gratis tutto il suo Sangue.
    Non sono parole da prete ma da uno che vive solo per favorire questi incontri e contemplarli con gioia. Tu dici che sei b/n : ma ci sono molte gamme di grigio da attraversare . Un miracolo di Gesù per restituire la vista a un cieco attraversa alcune tappe: per prima il cieco comincia a vedere solo uomini come alberi che camminano e poi arriva a veder chiaro. E’ una prassi misteriosa ma incoraggiante perchè ci fa capire il senso dei momenti di grigio. Anche Federico è in fase di grigio, ma vede con gli occhi di sua moglie.
    Mi fermo sennò dicono che sono troppo lungo. A presto e siete tutti e 4 nelle mie povere prehiere e nella mia Messa.

  2. La sciagurata rispose ha detto:

    dngpc olè!
    dice: paola, federico, sofia, lidia: i magniici 4!
    ma non si vede proprio un po’ di bellezza di umanità anche in me? Dai metta anche me nelle sue preghiere e nella messa.. magari così divento albero e poi uomo. E non dimentichi gli altri alberelli e germogli: paola fufru très ribelle giovanna piera lisander M&Ms brigitte lucy sandokan anonimo 1-2-3-4-polifemo rut dory Pisce palummo e piscatrice Scuorfane cernie e alice Mucchie ricciole musdee e mazzune Stelle aluzze e sturiune Merluzze vongole e murene Capadoglie orche e vallene
    Capitune auglie arenghe Ciefale cuocce tracene e tenghe

    and last but not least Don leonardo! ‘o Guarracino!

  3. Fefral ha detto:

    ma dai sciagu, non ti deprimere che sei bellissimo pure tu! Un po’ antipatico (si può scrivere stronzo nel blog?) però in fondo anche tu secondo me sei mite e romantico e fessacchiotto.
    Sai che sto pensando a quello che hai scritto sulla crisi dei 40 anni che è ormai praticamente una costante. E al senso di insoddisfazione continuo che ti fa sentire fuori posto ovunque ti trovi, e continuamente alla ricerca di qualcosa che sembra continuamente sfuggire. Mi chiedo, c’è rimedio? Ci sarà un momento in cui riuscirò a guardarmi dietro e dire “bene, sono arrivata dove volevo e non ho più voglia di scappare”?
    Vabbè, non penso che tu sia in grado di rispondermi: mi pare che stai bello in ballo più di me in piena crisi degli -anta. Hai comprato la porsche?

  4. La sciagurata rispose ha detto:

    paola amore mio stellina d’oro tesoro pici pici miao miao.
    il mio post era sulla omosessualità.

    se invece vuoi parlare di ostentazione sessuale femminile il tema è diverso.
    atro ancora è l’argomento relativo allo sviluppo dei giovani fessacchiotti che non avviene con i tempi e i modi delle giovani fessacchiotte.

    Le valutazioni sulle differenze di genere spesso si riducono ad aria fritta: sono più fessacchiotti gli uomini o le donne.. è meglio l’arancia o la mela? questi sono discorsi sterili ma hanno un loro facino e sono avvincenti infatti li uso per fare incazzare le donne che su questo tema saltano per aria appena schiacci il tasto. (come mai? :-)

    ciò che trovo interessante approfondire è invece il luogo comune secondo cui starebbe emergendo una promiscuità caratteriale per cui sembrerebbe difficile identificare bene i generi:le donne diventano virago (come le tue amiche) e gli uomini dei sensibili burrosi.

    Dal mio vissuto devo dire che questa sembra essere più una propaganda dei media che non una realtà. Se entri in relazione con le persone concrete, scopri che la apparente virago è assolutamente donna nel suo essere e l’uomo apparentemente mite e romantico è totalmente maschio: ragiona da maschio e si comporta da maschio.

  5. Paola ha detto:

    Meine liebe Sciagu: in sintesi scrivi, se ho capito bene: le donne si comportano da donne e gli uomini da uomini.
    Ma sai che non ti capisco?
    Che intendi per totalmente maschio (a parte gli attributi sessuali)?

  6. La sciagurata rispose ha detto:

    guarda che ti faccio un esempio
    avanti fammi l’esempio (…)
    guarda che ti faccio l’esempio eh! (…)
    avanti fammi sto esempio, mi ha fatto l’esempio
    e mia moglie è rimasta incinta. (…)
    Ahi!

    Porompopò
    porompompero però
    porompompero però
    porompompò.

  7. La sciagurata rispose ha detto:

    La sciugurata rispose. Ma non lo sai che è sconsigliato bere di primo mattino o è la sobria ebbrezza dello Spirito ? Io ho la mia opinione su questo ma non la dico. Ma come ? Adesso che sono diventato buono io, anche con il tuo aiuto – in un nomento di lucidità,di chi lo lascio anch’io in sospeso -_ e poi fai un commento alle belle e sincere parole di Sofia che sembra un intervento di un difensore croato su Giovinco?
    IO ho la psicolgia tutta maschile del vecchio nonno e mi commuovo a vedere queste giovani testimonianze, in alcuni casi così complete, complesse nell’esperienza ma così candide nel tono con cui sono riferite e nel modo in cui sono vissute. Ciò che è banale nella cronaca, quando è riferito da un essere umano che l’ha vissuto, diventa inedito e cosmico. Perciò non parlo degli altri ma prego per tutti.
    Continuo nel pomeriggio, dato che come sempre non ho nulla da fare, mentre tu tiri la carretta…….

  8. Fefral ha detto:

    però pure io mi sono chiesta perchè nella messa ci mette solo quei 4…
    vabbè, per fortuna c’è polifemo che dice che io sono più bella di tutti (tranne rosa però!)

  9. La sciagurata rispose ha detto:

    no stamattina cazzeggio libero!! saturday morning fever! olè colò

  10. fefral ha detto:

    don Ma’, ma questo è un commento di don GPC mica di sciagu!

  11. Paola ha detto:

    la specificità di fecondare il genere femminile l’uomo la condivide con tutti i maschi delle varie specie animali

    lasciamo fare

    oggi ho capito che non vuoi fare il serio

  12. Giaa Paolo Colò ha detto:

    La sciagurata rispose. Ma certo che ci vedo in te tanta umanità e mi ricordo di te, di fefral ( in particolare, perchè con voi si può “babbiare” e poi fare i serii e voi mi ricuperate sempre) e degli altri nella Messa.
    Di te in particolre si può dire – quanto a umanità – quello che dice un amico mio sottilissimo ragionatore siculo ( se lo metti nel blog ci rovina tutti ): ” Ma Dio ne aveva tempo da perdere…..Guarda quante creature strane ha creato !!!!!” La febbre è altina, eh? Anche se ai chierici è vietata l’arte medica, un paracetamolo da 1000 potresti prenderlo e bere molta acqua, molta acqua, senza vino.

  13. Giaa Paolo Colò ha detto:

    Fefral. Non fare la spia a d. Mauro che crede sia una persona seria. Io non ho avuto mai sorelle, ma avere una sorella come te con cui accapigliarsi e poi fare la pace e raccontarsi qualche barzelletta anche un po’ così ( che io imparai da medico e ancora ho qualche fornitore: tutta roba spiritosa, niente hard o volgare ) non mi dispiacerebbe.
    Quanto a professori e genitori, invece la cosa è seria. Io già 20 anni fa, ho fatto la scoperta dell’ansia della mamma, assente giustificata per lavoro e già di per se in preda la senso di colpa più nero, indotta dalla o dal prof. crudele e sconsiderato, che dice “Eh, ma questo ragazzo è poco seguito a casa….ma signora dovrebbe fare i compiti con lui/lei”.
    E’ una sofferenza tremenda che crea un’onda di ritorno contro tutta la classe docente. Tale onda crea un’onda di ritorno da parte della classe docente contro i genitori che vorrebbero che facessimo tutto noi e via ondeggiando e producendo veleni.
    La mia esperienza ( io rompo con tutta questa esperienza ma è quello che posso dare )è che bisogna con grande pazienza e affetto per i ragazzi, per il lavoro dei genitori e per il lavoro dei docenti ( ce ne sono dei buoni, anzi buonissimi – vedi il discorso di Dory poco sopra – ) creare delle bellissime sinergie che fanno crescere tutti e fanno scoprire quanto sia bello educare attraverso la cultura. Provare per credere : è faticoso ma ripaga. Io ho in un fegato metaforico mille tacche indotte dalle incomprensioni incontrate su questa strada ma continuo a batterla perchè è bellissima. Come sono andare le creature?

  14. fefral ha detto:

    a me sciagu oggi sembra più serio del solito

  15. fefral ha detto:

    a differenza di sgiagurata io non ho il sabato libero, il sabato faccio la mamma, quindi non ho tempo per lunghe risposte. Io non ho sensi di colpa perchè so che seguo i miei figli meglio che posso e se non lavorassi non li seguirei di più anzi forse farei peggio. Il problema è non far appiccicare ai miei figli l’etichetta di ragazzi poco seguiti perchè figli di una madre che lavora. E’ questo che mi fa incazzare. E allora sa che faccio, don GP? Ai colloqui con le insegnanti ci mando mio marito. Io mi sono fatta la fama di mamma assente, ma almeno nella mente delle insegnanti il padre è molto presente e così almeno i miei figli non sono compatiti. Magari si riuscissero a creare sinergie! Ho una figlia dislessica, e le assicuro che me la devo vedere tutta da sola.
    Siamo ancora alle elementari, quindi saranno promosse senz’altro.
    Ora devo andare, ho promesso di portarle in libreria

  16. Antonio ha detto:

    @Sofia

    una parte di me pensa che sia sbagliato e una parte di me è convinta che sia la cosa giusta da fare
    —————————–
    “Una parte di me pensa che sia sbagliato” … provo a riassumere perché dici questo usando le tue parole: sei “fermamente convinta che Dio non solo ci sia, ma pure che si interessi a te” ma non riesci a rispettarne le “regole”: questo è il motivo per il quale una parte di te pensa che sia sbagliato “continuare ad andare a letto” con una persona … che non sia tuo marito.
    Il problema delle regole è questo: le regole sono successive alla costituzione di “legami”. Se non ci sono “legami” non serve che ci siano “regole”. Il cristianesimo è un “legame” (con Cristo e attraverso Cristo con il nostro prossimo): è dal “legame” che derivano le regole, conseguenze necessarie del tipo di legame che si costituisce. Se il cristianesimo fosse una regola allora l’incarnazione non sarebbe stata necessaria … nostro Signore avrebbe potuto farci avere il Catechismo per posta e sarebbe finita lì.
    E’ poi vero che i legami d’amore – profondi, sinceri – non necessitano di regole … non credo che il Catechismo sia il libro più letto in Paradiso, tuttavia è molto rispettato. Per fare un esempio che chiarisca quanto sto scrivendo ti dirò che io amo la mia famiglia e non consulto abitualmente il codice civile o penale per sapere come comportarmi con loro.
    Qui però non siamo in Paradiso. Qui le persone non hanno una parte sola: sono tutte come te.
    Ora io mi chiedo: che senso ha arrovellarsi sulle regole se non si vogliono costituire “legami”? E’ questo, in fondo, il rimprovero che Gesù rivolge ai Farisei … i quali non erano atei ma credevano in Dio.
    Mi piace quando dici che non ti va di accettare le cose a metà: a Dio piacciono le persone così (Magari tu fossi caldo o freddo … ti ricordi queste parole dell’Apocalisse?). Allora avanti, tutto o niente! Non vorrai mica diventare come tanti cristiani che preferiscono il Paradiso per il clima e l’inferno per la compagnia? Dovunque tu voglia andare fa in modo di non capitarci per caso! E non abbandonare le buone amicizie ;-)

  17. MM. ha detto:

    Oddio sciagurata, mi hai fatto proprio ridere! ma quante specie di esseri acquatici conosci? sì don GPC preghi tanto anche per noi, davvero! Io per lei lo faccio!

  18. Rut ha detto:

    @Sofia! tanto le etichette la gente te le appiccica cmq in testa! il fatto è che te ne devi fregare ;) trovo bellissimo il tuo ardore di capire il perchè della tua vita e W tutti i pit stop che potrai fare!
    Neanche io capisco tanto perchè per Dio non possiamo fare sesso se non nel matrimonio, forse per quello che dice Federico (quello vero si fa solo nel matrimonio..)ma io penso che sia più legato al fatto che evidentemente non puoi essere aperta alla vita perchè non stai facendo una famiglia, non hai intenzione di farla, quindi è un cerchio chiuso.. forse ti devi dare solo il tempo per capirlo, ma forseforse, per capirlo, un pochino vicino a Dio ci devi tornare. E cmq ammazza se andare a letto con qualcuno crea un legame!!!

  19. Patrizia Cecilia Giardi ha detto:

    Qualcuno mi ha chiesto qualcosa sul sesso. Io la penso come Antonello Venditti,che di sicuro non è uno sprovveduto:”….che non c’è sesso senza amore, è dura legge nel mio cuore,
    che sono un’anima ribelle……”.Vedete,pur essendo io cattolica, con una fede incrollabile in Gesù, questa legge del cuore non ha niente a che fare con la mia religione. A questa conclusione mi porta la ragione e la logica, i miei sentimenti e la mia reazione chimica detta feeling. Coincidenza è in sintonia con ciò che dice la mia religione e questo fortifica la mia scelta ma non la determina.I Vangeli hanno una risposta per tutte le domande, ci indicano la via per la salvezza……..e stranamente la logica e la ragione per ogni tipo di problema danno una soluzione in sintonia con i Vangeli. Non è straordinario? E’ per questo che i Vangeli sopravviveranno a qualsiasi cambiamento socio-culturale ci possa essere sulla terra…….i tempi sono sempre gli stessi e le risposte che cerchiamo sempre quelle….niente è più moderno del Vangelo, perchè è la logica e la ragione del pensiero che ci porta a lui, in qualsiasi tempo ed era a venire!!!!

  20. Tres ha detto:

    Preghi pure per me!Grazie Sciagurata che ti sei ricordata.

  21. Mauro Leonardi ha detto:

    Scusa hai ragione! Pere che con il sito non dovrò più fare queste rincorse per fare le nuove discussioni quando si arriva a 200, così non farò più questi errori….

  22. Federico ha detto:

    @Rut
    Mi sa che abbiamo ragione assieme e tu mi fai dire quello che non voglio ammettere visto che al “preservativo libero” ogni tanto – al meno ogni tanto – non ci voglio rinunciare. Però è vero. Quando io e mia moglie facciamo l’amore per bene, cioè con la possibilità teorica – il più teorica possibile – di non rimanere in cinta, io do proprio tutto a mia moglie e lei dà proprio tutto a me. Cioè io le do anche lo spermatozoo e lei mi dà anche l’ovulo, cioè tutto il mio corpo (ma proprio tutto) e tutto il suo corpo (ma proprio tutto). Cazzo Rut, mi hai fregato. Mi sa che il corpo nuovo degli sposi, saranno una sola carne, comincia lì. Forse è per questo che la chiesa ha tutta questa specie di venerazione per il liquido seminale, gli ovuli, la fecondazione artificiale (che non si deve fare). In fin dei conti il problema della masturbazione (al meno nei maschi) e dell’onanismo sta nel fatto che il liquido seminale viene buttato via, giusto?
    Rut Rut… mi hai messo nei guai. Meno male che non ti conosco.

  23. Tres ha detto:

    Ho letto i due commenti delle due anonime, 19 e 22, ora 22 è Sofia, non appena pubblicati. E mi hanno fatto pensare alla Madonna, subito. Ogni volta che penso alla giovinezza penso a Lei. Penso ai “si” esagerati, a quei “si” che cambiano la vita. Anonima diciannovenne che parla come se nel suo inizio di “chiudersi nel petto di Cristo, di amare il mondo con il cuore di Cristo, di avere un corpo di donna” ci fosse già tutta la pianta e non il seme che contiene tutto. O la bella Sofia, che ha delle domande grandi e una bella famiglia (un papà che c’è sempre!) e conosce un bel ragazzo e se lo prende e poi si ferma sazia ma già affamata di qualcos’altro e mi dico che da queste due ragazze verranno cose belle. Come hanno saputo rispondere con profondità a tutti i commenti a seguire. Sofia non volevi parlare di amore, forse non stai neanche insieme al tuo ragazzo, però se lui non è il tuo primo amore è il tuo primo uomo e questo vuol dire molto, ora e per sempre. Segue, perché ora devo scappare. Ti sono state scritte cose veramente molto belle. Ciao

  24. Patrizia Cecilia Giardi ha detto:

    Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

  25. Patrizia Cecilia Giardi ha detto:

    riflettevo ancora dove porta tutto questo ragionamento: porta alla conclusione che c’è una speranza per tutti , proprio tutti, per ricongiungersi al Padre ,al Creatore……così come gli alberi storti crescono più lentamente ,ma crescono e fanno ombra per chi si vuol riparare, così noi uomini nel peccato cresciamo più lentamente,ma non ci arrestiamo ,nel cammino,forse più lento e tortuoso,verso Dio.

  26. Paola ha detto:

    totalmente d’accordo con Rut! anche se non è facile da capire e da vive.
    l’apertura alla vita è la verità dell’atto sessuale
    e c’è molto di umano in tutto questo
    ossia è proprio così che funzioniamo noi creature
    questa misteriosa potenza creatrice della donna la rende agli occhi del suo uomo speciale
    è l’unico approccio alla sessualità che ne conserva la bellezza e la novità anche dopo qualche anno di matrimonio
    il rischio di perdere la libertà nel donarsi rende la sessualità divina
    poi, umanamente, la fertilità è un momento. ossia c’è un momento per tutto, il c.d. cairos
    ci sono donne che dopo i 35 non riescono ad avere figli. insomma scientificamente dopo i 30 c’è un drastico ridimensionamento della fertilità di una donna. poi ci sono donne, come la bellucci, che partoriscono a 45…
    insomma la sacralità della potenza creatrice della donna è un mistero che però se vissuto con rispetto rende nuovo ogni rapporto sessuale
    rende vero il rapporto d’amore tra i coniugi
    buona domenica!

  27. Rut ha detto:

    @Federico,
    non credo che il problema di masturbazione e onanismo stia solo nella poca riverenza per il liquido seminale..quanto piuttosto nell’egoismo di chi compie questi atti. E’ tutto fine a se stesso, tutto solo per il piacere personale, che ok nell’atto sessuale Dio ha voluto che ci sia e ce ne compiaciamo pure noi..ma solo per me stesso no. Che ti rimane poi?..meschinità e piccineria.
    Invece, tutto tu e tutta tua moglie ma per un terzo! Questo è partecipare al potere creatore di Dio..con la potenza di vita che c’è in ovuli e spermatozoi! Ciao! Mi piace quello che scrivi!
    @Sofia, ieri sera ripensavo a te e mi dicevo che secondo me tu non ti sei mai allontanata da Dio, mai mai proprio, anche se non volendo rinunciare ad andare a letto con lui niente comunione e confessione. Mi sa che lo stai desiderando, Dio, più di quanto pensi..e lui ,Dio, si sta servendo di tutto questo per farti capire qualcosa di importante sulla tua paura dei “legami”!

  28. P.C.G. ha detto:

    sono felice che dopo la mia morte saro giudicata da Dio e non da Rut.

  29. Mauro Leonardi ha detto:

    @Sofia
    In un batter d’occhio sei diventata la reginetta del blog… Nel tempo intercorso da quando ti dicevo che avrei voluto scriverti, ti hanno scritto così in tanti da togliermi tutti i miei bei argomenti. Questo commento è solo per dirti che al tuo fianco ci sono anch’io.

  30. Rut ha detto:

    @pcg..e chi ti giudica?? non giudico manco Federico io, non mi permetto, anzi lo capisco ;) scappo a pranzo ciaooooooooo!

  31. Paola ha detto:

    dai Patrizia, anche Pietro sapeva la verità su Gesù, ma lo ha rinnegato più volte.
    qui non stiamo per sfoggiare stellette su quanto siamo bravi.
    qui si indaga sulla verità della vita. nessuna la possiede in pienezza. ognuno però aggiunge un tassello utile per l’altro
    poi c’è tutto lo sforzo per vivere la verità e tutta l’umanità delle nostre cadute
    dai, rilassati!
    questo è un bel luogo virtuale, grazie anche ai tuoi interventi
    per esempio, io stamane, quando ho riacceso il mac per le ultime correzioni al libro, ho respirato l’aria delle colline che tu descrivevi e mi è sembrato un piccolo anticipo, anche se virtuale, di Paradiso
    ciao!

  32. La sciagurata rispose ha detto:

    Hai cannato caro gpgpl !
    Magari ti giudicasse Rut mentre fai la fila da Caronte.
    La verità è che Ti giudicherai tu.. E non so se ci hai fatto un affare :-)
    Io preferirei lei a me stesso..
    Baciuz

  33. Patrizia Cecilia Giardi ha detto:

    Ho letto con molta attenzione tutti i post di Rut.La mia personalissima opinione(semprechè in questo blog sia consentito da tutti averla)e non condivisibile (ci mancherebbe)è che sono tutti farciti di giudizi assoluti.Quindi sono felice che dopo la mia morte sarà Dio e non Rut a giudicarmi.Ripeto: personale e non condivisibile. A me ,ripeto, a me,il messaggio che arriva dai post di Rut è questo, non ci posso fare niente. E poi io sono Patrizia Cecilia Giardi, donna……casomai…cara…….! E sono troppo vecchia per espressioni tipo “Cannato” che non so bene cosa voglia dire……

  34. Lucy ha detto:

    A leggere tutte queste cose, regole o non regole, rapporti aperti alla vita o no…mi viene di istinto (e spero di non pentirmi ,come spesso mi capita quando agisco d’istinto!)di raccontarvi la mia esperienza; sono arrivata al matrimonio nel più santo dei modi,(eravamo entrambi credenti)e mio marito allora faceva parte di un movimento religioso (del quale evidentemente aveva fatto suo l’aspetto normativo, la regola, molto bene…ma forse gli mancava un pò la capacità di mediare…).
    A farla breve, mi ha imposto letteralmente di aver subito figli..non che io non ne volessi o volessi usar metodi non leciti, ma avrei voluto aspettar un pò per una serie di (validi) motivi, ma lui me la pose come una questione di mancanza di fiducia in lui e in Dio e tante altre cose…
    Il buon Dio ha esaudito i desideri del marito! perchè dopo nove mesi esatti, ecco il primo figlio!E ho dovuto fare tantissima fatica per accettarlo e sentendomi la persona più cattiva del mondo, perchè invece di essere entusiasta del primo figlio, mi chiedevo- ma perchè è venuto così presto?…quanto senso di colpa e chiedere perdono a Dio non lo sto qui a scrivere…
    Devo dire che la mia fede ha un pò vacillato e indubbiamente mi sembrava la cosa più razionale del mondo,procedere da quel momento, all’uso di mezzi vari, perchè non avrei PER NESSUN MOTIVO voluto altri figli…ma ero molto credente anche io!!! e non volevo farmi una morale ad usum.
    Ho passato qualche mese nella situazione di Federico…dicendomi…rapporti non aperti alla vita? ..si…ma solo ogni tanto!!!….si..ma poi mi confesso!!ma mi sentivo divisa a metà e una parte di me chiedeva coerenza! o è male e devo evitarlo o non lo è…
    Un bel giorno mi sono inginocchiata ai piedi del letto e ho detto tra le lacrime-senti Signore, io non capisco questa norma della chiesa, mi pare assurda, non la condivido…ma è per me così importante rimanere nella Tua amicizia che decido di seguirla,contro me stessa…lo faccio come atto di obbedienza, come prova che Ti amo…ma Tu…fammi trovar qualcuno che me la spieghi, oppure meglio ancora, fatti trovare in modo nuovo da me, che essere cristiani mi pare solo seguire regole assurde…altro che pregare dicendo-ti ringrazio di avermi fatto cristiana!!!ma per ora…obbedisco e basta!!”
    Beh, dopo qualche mese ho conosciuto un sacerdote che mi ha davvero aiutato tanto (si chiamava d Salvatore ,siciliano come d Colò,è morto qualche anno fa e secondo me, mi continua ad aiutare da lassù..)…e poi sono venuti altri figli…

  35. Mauro Leonardi ha detto:

    Secondo me Sciagurata ce l’aveva con don Gian Paolo non con te…

  36. Federico ha detto:

    @Lucy
    Ma perché non hai anche pregato Dio che arrivasse qualcuno, magari qualche prete, che desse un bel calcio nel sedere a tuo marito? ma lo sai che quella che fatto è violenza sessuale? guarda che c’è anche se si è sposati…

  37. La sciagura rispolpa ha detto:

    Cara cara cara! G donna g , o meglio DJ
    Oh bischera!! Si che lo sai cosa vuol dire cannare!
    In english I can, you can .. Weekend
    È iun verbo rregolare che capita quando non tr lo aspetti.. Infatti si canna per sbaglio.
    Quindi non c’è peccato perché manca la volontà.
    Vabbé invidio i colli e i vivai delle tue terre, tutto qui.
    Ma perché adesso quando torno a casa e mi faccio la doccia mi domando se sto diventando donna? Voi avete delle responsabilità.. Non rimarrete impuniti! Buonanotte.

  38. La sciagurata rispose ha detto:

    Federico. Ma che dici.
    La violenza sessuale è un’altra cosa. È avere atti sessuali con violenza contro la volontà altrui.
    Qui mi pare ci sia stata piuttosto poca dislettica nella coppia e un modo impositivo brutto. Ma non violenza sessuale.. Forse furto con destrezza.

  39. fefral ha detto:

    concordo con sciagurata, non è violenza sessuale. Però cacchio ‘sti kattolici che quasi fanno a gara a chi fa più figli! Penso che in alcuni casi sia egoismo anche questo, come quello di chi si ostina a non volerne
    Bah! Buonanotte

  40. Mauro Leonardi ha detto:

    @Sciagurata
    Io sto con Federico: l’ho appena scritto nell’altra discussione del forum. La situazione di Lucy non mi sembra quella del genere “ferace diciottenne napoletana innamorate del soldato americano che sta risalendo verso Berlino a salvare il mondo da Hitler gli ruba un figlio sulla spiaggia di Positiano al chiaro di Luna”. Mi sembra che il marito le abbia fatto fare quello che non voleva. E speriamo si riferisse solo all’aspetto della fecondità (il che comunque è una tragedia).

  41. fefral ha detto:

    don Mauro, l’ha costretta con la forza? Non mi pare da quello che scrive Lucy. L’ha convinta con argomentazioni che probabilmente Lucy non ha avuto la forza di obiettare. Ma è una cosa diversa dalla violenza sessuale. Chiamiamo le cose col loro nome, se no facciamo solo casino.

  42. Vittoria Patti ha detto:

    Questo commento è stato eliminato dall’autore.

  43. Vittoria Patti ha detto:

    Ho sentito più di una volta la storia di Lucy. L’ho vista nella vita – nella carne – di più di un’amica. Neo-mariti molto fedeli al Magistero, molto desiderosi di metter su una famiglia numerosa, ed incapaci di ascoltare la moglie. Un figlio, un altro figlio, un altro ancora? lei è sfinita e dice forse si potrebbe aspettare un po’, ma no guarda cara è questione di organizzarsi meglio, e poi ci vuole tanta fede, e un altro figlio. Poi, tutto è bene quel che finisce bene; i figli crescono e scorrazzano per il mondo e lo rendono molto più bello. Però c’è decisamente qualcosa che non ha funzionato, nella formazione di quei giovani mariti.

  44. Vix ha detto:

    Ragazze mi sembrate veramente peculiari. Io mi sono sposato a 28 anni . La prima figlia è venuta a 34 anni (miei e di mia moglie). La seconda a 35 anni ed il terzo a 39. Tutti parti cesarei con discrete complicazioni e rischi di rottura dell’utero. Dal terzo in poi, e prima anche dalla seconda per un po’, abbiamo abbandonato quella che chiamate la sessualità “libera” (cioè aperta al concepimento) perché abbiamo ritenuto di non poterci permettere la eventuale morte di mia moglie. Ritengo che una vita sessuale sana – quindi vissuta intensamente – non sia compatibile con buona parte delle idee che ho letto nei vostri interventi. Io ho tre figli, qualcuno ne potrà avere 5 o 6 se vuole e lo ritiene opportuno. Spero abbia rapporti sessuali con sua moglie qualche migliaio di volte in più senza “rischiare” una gravidanza. Scusate la prosaicità ma quando ci vuole ci vuole. Abbracci per tutti

  45. Lucy ha detto:

    Di prima mattina, vorrei aggiungere una parola buona su mio marito!!Non mi ha usato violenza, ma forse si può parlar di violenza psicologica ..Beh quella si!!Ma anche lui, come me e tutti, ha lati positivi e negativi…
    Comunque, se ho raccontato la mia storia, non era tanto per accusar lui, ma per sottolineare un pò quello che dice Vittoria( qualcosa non ha funzionato nella formazione di certi giovani mariti!!!) e soprattutto per sottolineare che anche sulle righe storte, il buon Dio riesce a scrivere bene (visto che la mia storia familiare e matrimoniale continua bene…)
    Devo dire anzi,che le difficoltà incontrate nel matrimonio, (che per me costituiva il vero assoluto della vita, la realtà che dà senso a tutto il resto,in un certo senso quasi un idolo più o meno consapevole),sono state alla base di quella che ritengo essere stata una vera e propria seconda conversione,non tanto dal male al bene, ma dal bene alla santità,(come dice un autore che leggo spesso… intendendo per santità ,ovviamente, un rapporto profondo con Gesù , un volerLo mettere veramente al centro..insomma un desiderio e un tentativo serio,ma non certo un risultato acquisito!) Buona settimana!

  46. Paola ha detto:

    Non mi piace la tua posizione, don Mauro, che consideri il marito di Lucy un violento perché cerca di far capire alla moglie il senso vero del matrimonio, il senso profondo del sesso, l’umanità vera del sesso, e poi chiudi un occhio sullo squallido modo di ragionare di don Fabio che imputa i peccati come un ragioniere. Scusa ma il tuo commento, don Mauro, proprio non si può leggere.

    Quanto a te Vix, sembra che i cattolici siano una massa di fessi che non hanno capito come usare i tanti trucchetti per usare del sesso e evitare i figli; o peggio siano talmente scellerati da consigliare a una donna che rischia di morire di essere aperta alla vita.

    Se, come fa intendere Vix, per “una vita sessuale sana – quindi vissuta intensamente” fosse sufficiente escludere il pericolo di un figlio, me lo spiegate perché il ricorso ai contraccettivi ha distrutto la vita sessuale di milioni di persone nel pianeta? E chi inizia un matrimonio tra pillole, preservativi e coiti interrupti dopo 3 anni manda all’aria il matrimonio?

    Apertura alla vita è compatibile con la paternità responsabile. Apertura alla vita e castità. Che poi, detto in soldoni, è astenersi dall’unione sessuale 7/8 giorni a settimana. Per quanti anni? Se ci si sposa a 32 si parla di 8 anni massimo di uso responsabile della sessualità.

    L’intensità della vita sessuale non la dà l’essere a disposizione del marito 30 giorni a settimana. Che cazzata! Il segreto delle amanti, il motivo primo per cui l’uomo se le sogna anche quando sta con la moglie, è non averle a disposizione ogni sera. Così la donna sposata, nel suo rispettare il proprio ritmo fertilità/non fertilità, è una donna sempre al fianco del marito ma non sempre disponibile sessualmente. E così, come Fefral aveva scritto, il desiderio del marito per la moglie cresce nella castità, cresce come quello verso un’amante.

    I metodi naturali sono geniali per mantenere, umanamente, sempre alto il desiderio sessuale. La disponibilità tutte le sere rende il sesso una cosa volgarmente scontata e rende quasi impossibile la monogamia. Non c’è indicazione della Chiesa che non esalti l’umanità delle persone. I metodi naturali aggiungono libertà all’uomo non la tolgono.

    don Mauro, fidati di me: l’astinenza aumenta enormemente il desiderio sessuale.

    La ricchezza della vita sessuale non la dà la libertà di escludere i figli. La dà la libertà di rispettare se stessi e il coniuge per quello per cui siamo stati creati.

    E i 3, 5 o 2 figli che arrivano Dio li ha pensati dall’eternità.

    Meno male che c’è Sciagurata a tenere alta la conversazione!

  47. Tres ha detto:

    Questa volta sono un po’daccordo e in disaccordo con tutti. @Paola l’uso dei metodi naturali non è così automatico (7 8 giorni? si, ma li devi azzeccare), e a volte anni e anni di gravidanze continue possono togliere un po’ di salute e lucidità ma non mi azzarderei da quella stanchezza fisica a dedurre e imputare una mancanza di fede. Sono solo stanca e distrutta non mi cacciate pure dal Paradiso! Se accanto alle gravidanze ci metti anche i bambini che uno perde io non metterei alle coppie già sofferenti questo ulteriore peso di mancanza di amore verso Dio. Anche se tutto quello che hai detto è bello sull’amore coniugale, stiamoci vicine tra amiche, dicendoci la verità si, ma in punta di piedi, in minuscolo,lei si imporrà da sola. Ti prego solo di non idealizzare troppo le amanti. Sono spesso mogli anche loro e conducono delle vite tristissime in cui il pensiero del loro amante a letto con la moglie, mentre desidera e pensa a loro disponibili solo in macchina o in case vuote è di una tristezza e dolore che certo non mi sembra esempio di vita degno di nessuno.
    Sull’uso del termine “violenza sessuale” ogni donna va molto cauta.
    Il marito di Lucy come tanti mariti e donne in gara per dirti quello che Dio vuole da te dovrebbero ascoltare quello che Giovanni Paolo II rispose ad un giornalista. Mi pare @Don Mauro (la citazione era la sua in un commento chissà dove) che fosse che decifrare i pensieri di Dio è così difficile….
    @Vittoria mi piacciono tanto i tuoi commenti: ma con chi parlano sti giovani maritini? Ma di che parlano?

  48. fefral ha detto:

    (8 anni? Magari! :-) )

  49. Lucy ha detto:

    Paola, appena ho tempo argomento meglio,ma intanto non mi piace molto il tuo tono (guarda che su d Mauro non ho dubbi,ma anche d Fabio è una gran persona, lo conosco in un certo senso anche io e non merita proprio di essere ritenuto ragioniere dei peccati!!!)e poi i metodi naturali , SE VUOI DAVVERO ESCLUDERE UN FIGLIO, funzionano al contrario di quello che dici tu!!(cioè 7 giorni sono quelli liberi al mese!! e in quei pochi, basta un figlio malato che vuol star con te la notte o un mal di testa ed ecco che salti al mese prossimo…non è tanto leggero da vivere!!)Sulla violenza di mio marito…scrivo appunto appena riesco, ma intanto,sono d’accordo con d Mauro, anche la violenza psicologica può essere devastante, solo che in genere chi la esercita non si sente un boia e chi la subisce fatica a riconoscerla(specialmente se ha vicino persone che non ne valutano la portata…)
    Questo spiega quello che dici tu Tres…ma questi maritini di che parlano (presumo alluda al colloquio)?Non parlano perchè, per dirla con parole importanti…”non sanno quello che fanno”, anzi sono convinti di essere nel giusto e colpevolizzano l’altro se lo vedono soffrire!
    Ho fatto tanta fatica anche io, per capire che anche se uno segue un cammino o ha una etichetta, non per questo è un santo! A volte ci casco ancora e mi ci arrabbio,pensando-ma come? tanti colloqui e ogni giorno a messa…ed è una persona così o colà?…bisognerebbe avere il sano umorismo di rispondersi-beh…senza tutto questo ..forse sarebbe peggiore!La vita matrimoniale per funzionar bene, ha tanto bisogno di sana ironia per non diventare un UCCS= ufficio complicazione cose semplici…

  50. Vittoria Patti ha detto:

    @Lucy, hai proprio ragione. Su tutto quello che hai detto. Ti abbraccio forte

  51. fefral ha detto:

    proprio perchè la violenza psicologica può essere devastante e non sempre viene riconosciuta è importante non chiamare violenza sessuale ciò che violenza sessuale non è.
    Concordo sulla formazione del cavolo che viene data a certi giovani mariti (nonchè a certe giovani mogli) in tema di apertura alla vita e genitorialità responsabile.
    Don Fabio non sarà un ragioniere dei peccati, non lo metto in dubbio, ma è questo il modo in cui l’ha utilizzato federico.
    7 giorni sono pochi, in un senso e nell’altro. Credo che anche in questo caso in medio stat virtus… direi che una quindicina di giorni disponibili (che avendo figli piccoli diventano 3 o 4 ma questo è un altro paio di maniche) possono mettere d’accordo tutti.
    Oggi devo trovare la forza di non entrare nel blog… che dite ce la farò? buona giornata a tutti!

  52. Giaa Paolo Colò ha detto:

    A tutte le auto del blog. Mamma mia, lo sapevo che ci sarenmmo arrivati ai contraccettivi, al numero dei figli e alle celesti maledizioni pro e contro questo doloroso tema.
    Vorrei tanto, ma non posso esimermi da dare il mio contributo in queste mattine vuote da scuola, ecc. su un tema che mi fa soffrire varie volte alla settimana parlando con questo o con quella…. Ci vorrebboro anche per noi preti i giorni in cui non bisogna soffrire in questi discorsi delicati e dolenti.
    Provo a fare una premessa: chi si occupa di preparare mariti e mogli al tema della paternità responsabile ?
    La preparazione comincia dalla prima infanzia (sic!) insegnando la temperanza, la fortezza, la sincerità e l’apertura al dialogo ai propri figli.
    Perchè si dice: il pericolo di una gravidanza ? Dio mio; la gravidanza non è mai un pericolo e sempre una eventualità bella che a volte si ha il dolore di evitare per gli effetti collaterali dannosi e insostenibili. Anche le parole hanno un peso. Se le madri delle spose dicono ” Se rimani incinta un’altra volta non ti far vedere da me ” e le spose dicono”d. Gian Paolo sono incinta ma non lo dica a nessuno” e badate bene il padre è senza ombra di dubbio il legittimo marito. c’è qualcosa che non va.
    Non è una predica, è vita. Se i bambini si avventano- con la benedizione dei genitori- sul barattolo della nutella ( purchè il dietologo e il dentista lo permettano….); se i genitori accompagnano i bambini con la borraccia d’acqua sempre pronta, manco fossero ciclisti al giro d’Italia esposti a crisi devastanti; se i bambini non si abituano ad essere puntuali e a rispettare certe procedure per una convivenza serena, come faranno da grandi, in preda al desiderio sessuale a rispettare tempi e circostanze dell’altro per vivere la continenza periodica?
    Se la manifestazione dell’amore nei media che, in questo campo,prendono spesso ilposto di genitori muti e imbarazzati, è interpretata come la soddisfazione di un impellente bisogno fisiologico, frutto del montare di una eccitazione incontenibile, usare i metodi naturali diventa difficile!
    Lungi da me giudicare o condannare qualcuno, Dio mi ha chiamato a perdonare, specialmente nell’ambito dei peccati frutto di passioni o conseguenza di debolezza, però il peccato più grosso ( non primariamente contro Dio o contro la Chiesa ma contro la dignità della persona ) è fidarsi di più di una pillola o di un pezzo di gomma o della presenza di un oggetto estraneo infilato a mo’ di ostacolo, in un corpo che si dona, piuttosto che cercare nell’uomo e nella donna, come ritmi della natura e come forza dello spirito, i modi per vivere, come Dio vuole, la propria capacità di amare e di generare. Il grande merito di Freud è di avere liberato da inibizioni puritane o borghesi l’uso del sesso e il suo grande peccato è di averlo fatto sembrare Dio onnipotente, creando il tabù dell’esercizio virtuoso della sessualità, cioè di avere considerato peccato un esercizio guidato dall’intelligenza, dagli affetti e dal dialogo. Almeno così sembra considerarlo la gente in una vulgata che ha preso incredibilmente piede.
    Chiudo con una domanda: quanto parlano tra loro i coniugi dei loro rapporti intimi ? io lo chiedo spesso e con mia grande sopresa, mi sento rispondere :Mai o quasi mai. Alla prossima puntata.

  53. Giaa Paolo Colò ha detto:

    Fefral. Consentimi di dire che la responsabilità di un certo “grezzume “nel considerare l’intimità coniugale deriva anche dalla mancanza di resposabilità dei maritini e delle mogliettine che si lasciano guidare ciecamente dai preti, dalle Marie Defilippi o dall’amico esperto di turno di turno e non sentono la gioia e la responsabilità di attrezzarsi il meglio possibile ( non solo con macchinette e altri aggeggi più o meno benedetti- le macchinette ,sì, gli aggeggi, no. Ahimè mi è venuta un po’ acida, ma ci capiamo !) sul piano umano, conoscendo l’altro come genere, come persona complementare, come persona singola con una storia.
    Bisognerebbe arrivare ad intendersi con una parola, con un sguardo e parlarsi di ciò che rende gioiosi e di ciò che pesa, rattrsta, impaurisce per risolvere – insieme- queste difficoltà.
    Possibile che per far funzionare un computer, una macchina si sia disposti a studiare, leggere, consultarsi e per amare non si faccia niente.
    Al massimo si consulta un libro tipo ” Come farla/o impazzire a letto ” o un trattato di morale per sapere che cosa si può o non si può fare senza far peccato.
    Io stesso ho preso in giro qualche maritino “bacchettoncino” chiedendogli se voleva un trattato di morale al capezzale del letto matrimoniale.
    Io ho il ricordo bellissimo della sorpresa che mi provocò san Josemaria quando mi disse che odiava i moralisti che sembravano guardare dal buco della serratura delle camere degli sposi per dire cosa si può fare e che cosa non si può fare e mi disse “Quando si vogliono bene, si trattano con rispetto e con apertura alla vita, possono manifestarsi l’amore come vogliono”. non è quindi questione di comportamenti preconfezionati, ma è questione di amare e di rispettarsi. Non per nulla, Giovanni Paolo II invitava gli sposi ( cristiani e non, dico io ) a elaborare una spiritualità della vita coniugale, comprendente anche la spiritualità della continenza periodica.
    Si tratta perciò non di una precettistica morale comportamentista, ma di una sensibilità spiritale, fatta di rispetto per la verità dell’altro, di pratica delle virtù e di profonda conoscenza dell’altro. Per ora basta. Su questo tema parlerei per ore, per aiutare le sofferenze di tanti, maschi e femmine, in modi diversi.

  54. Lucy ha detto:

    Interessante domanda! Beh io la contraddico, nel senso che ho provato spesso a parlarne, ma questo è uno di quei settori, nei quali si manifesta maggiormente (purtroppo) la differenza intanto tra uomo e donna (come è logico che sia) ma
    soprattutto tra i diversi caratteri e sensibilità;parlando della mia esperienza, posso dire che anche se uno si crede nel giusto, esiste un rispettare i tempi del”altro, un porre le cose (anche se giuste!)in modo graduale e magari non invasivo (nel senso di spiegare le proprie ragioni e non stancarsi di parlare…)che facilita tantissimo! Insomma non bisognerebbe rendere valido il famoso detto-per sopportare un santo ce ne vuole un altro!Purtroppo i tentativi che ho fatto(all’inizio) circa il parlare del numero di figli o del come vivere i nostri rapporti, hanno registrato una profonda chiusura , diciamo una incapacità di capire che nei fatti umani esiste una verità ,certo, non è relativa! ma relazionale si…..Questo almeno all’inizio del mio matrimonio…poi le cose si sono stranamente capovolte, lui ha lasciato il suo gruppo ed è progressivamente passato dall’altra parte della barricata, creandomi problemi in senso opposto!
    Allora ho riflettuto molto sul fatto che ognuno è da solo davanti a Dio, che poggiarsi ad un altro è ingannevole, perchè appunto l’uomo cambia…
    e pian piano, ho cambiato io prospettiva,invece di arrabbiarmi perchè lui non mi capisce,pensa questo o quello, fa questo o quello… ho iniziato a guardar le cose più da lontano, con un certo distacco come di chi continua ad amare (o a soffrire) ma sta su una montagna e vede certe cose come più piccole..ed è quella che io chiamo conversione , avere nel cuore un amore più grande che rende possibile reggere gli urti di quello più piccolo, un alzare la testa che permette di non affogare del tutto in due dita d’acqua..non saprei esprimermi meglio..e passo la domanda di d Colò ad altri..( e chiudo per oggi!)

  55. Mauro Leonardi ha detto:

    @Paola, immagino ci sia un’errata corrige: astenersi dall’unione sessuale 7/8 giorni a settimana//astenersi dall’unione sessuale 7/8 giorni al mese

    Giusto?

  56. Giaa Paolo Colò ha detto:

    Paola. Tu che dimostri tanto entusiasmo e tanto ” gioioso candore” sul tema della vita coniugale, perchè non provi a scrivere qualcosa come suggerisce Giovanni Paolo II ? Io – come dicevo- ho alcune consulenti che mi tolgono le castagne dal fuoco a Palermo. Maschietti, purtroppo, no, ahime. Che lavoro fai ? che studi hai fatto ? Diamoci da fare……

  57. Giaa Paolo Colò ha detto:

    Lucy. Grazie, Mamma mia, quanto il dolore matura….. Che Dio ci preservi dal fare gli amici chiacchieroni di Giobbe e ci faccia accompagnare Giobbe nel suo dolore con la nostra silenziosa e amichevole presenza.

  58. Mauro Leonardi ha detto:

    Sono felice! Adoro quando mi si dà torto!!!

    @Vix non mollare! abbiamo bisogno sul blog di chi sostiene le tue posizioni. Puoi chiamare anche tuoi amici e le tue amiche?

    @ Paola
    Secondo me mi hai confuso con don Gian Paolo. E’ stato lui a dire che la posizione di don Fabio è corretta.

    @Fefral, Paola
    Certo in un tribunale la causa per violenza sessuale la perdi, ma Lucy dice “violenza”. Psicologica? Ok. Però a me basta violenza. In 25 anni di sacerdozio l’ho sentito un sacco di volte. Sono stufo di donne che mi dicono di sentirsi violentate da mariti che si fanno fieri dell’esigere il debito coniugale. Mariti che alle spalle hanno nerboruti preti che li incoraggiano alla virilità, dopo aver riso con loro perché le donne non sanno parcheggiare. (E questo c’entra). Conosco donne che hanno fatto saltare matrimoni per questo. Hanno fatto bene? no. Però basta violenza. Per favore, giù le mani da donne e bambini. Basta.

  59. Tres ha detto:

    Beato lei Don Mauro che è contento quando le danno torto. A me, se mi danno torto, mi dispiace anche se, poi, casomai, ne nasce una bella discussione.
    @Don Gian Paolo pensavo che sarebbe anche necessario che a noi donne ci spiegasero, al momento della prima mestruazione, non solo dove sono gli assorbenti in bagno ma anche come funzioniamo. Se dall’età di 13 anni mi avessero spiegato che cosa sarebbe successo prima delle mestruazioni, come sarebbe cambiato il mio corpo ogni mese non sarei arrivata intorno ai trent’anni davanti ad una signorina del Gemelli che mi spiegava come controllare se ero in ovulazione. Certo, ora lo sto facendo con le mie figlie grandi, mi rendo conto che parlare di corpo così minuziosamente con mia madre nel secolo precedente sarebbe stato totalmente impensabile. Chissà se con questo blog e con tante altre chiacchiere dietro la grata o davanti ad un caffè con un’amica, cominceremo a parlare di sessualità e non solo di sesso. A presto.

  60. Dory ha detto:

    @Paola Scusami, ma io non riesco a comprendere ciò che dici… Bella la teoria dell’amore e dell’apertura alla vita..Ma questa non è l’unica verità! Cosa credi? Qualsiasi donna in grado di intendere e volere e che ami e sia amata dal proprio uomo vuole dei figli da lui! E’ l’istinto! Ma esistono ragioni che non ti consentono di averne. E i metodi naturali non funzionano sempre e poi per usarli, oltre al dialogo di coppia, ci vuole proprio una formazione tecnica per utilizzarli. E io non penso che se i miei genitori non mi hanno dato quella formazione allora sono stati cattivi e io allevata come una scavezzacollo…A me è stata insegnata la responsabilità. I miei figli non mi hanno chiesto di venire al mondo. Io devo tutto a loro. E non mi posso permettere di dire loro che la mamma: “si è affidata alla divina Provvidenza!” Ma secondo te, chi fatica, chi non riesce, chi cade è automaticamente “cattivo”? Mio marito soffre di depressione. Siamo passati da anni in cui praticamente mi ha ignorato ( e dove io mi sono “offerta” in tutti i modi, anche facendo violenza su me stessa pur di mantenere il nostro “noi” come e quanto mi era possibile,e non sto parlando solo di sesso ovviamente) a momenti dove lui ha ripreso a cercarmi e io ero e sono qui anche qui con sofferenza per non essere capita, abbracciata, protetta come vorrei: anche io provo a parlare con gli occhi, come la moglie di Federico, ma forse i miei non parlano abbastanza…Capisco proprio tanto Lucy! In ogni caso io tento di per mantenermi fedele alla mia vocazione matrimoniale anche se il mio matrimonio non è esattamente il ritratto del “perfetto matrimonio cristiano”: io lotto per il qui e ora. Sto cercando di essere fedele, di amare mio marito anche se è difficilissimo a volte. Ma non posso farlo con quella completezza che i metodi naturali prevederebbero e che io stessa vorrei, vorrei tanto. Ma non posso. Non posso perchè, posso dialogare quanto vuoi tu e avere tutto l’entusiasmo del mondo, ma un depresso rimane un depresso… E allora sai che c’è? Proteggo me, lui e i miei figli da gravidanze che ora sarebbero una tragedia. Sì, giudicami pure, ma io lo ripeto: sarebbero una tragedia: come è una tragedia quella mamma morta per dare alla luce un figlio…orfano. Una tragedia d’amore. ma una tragedia perchè quel figlio è orfano e se da grande gli diranno che la mamma è in Cielo…Quello sputerà loro in un occhio ed avrà ragione!!! Io le affronterei queste difficoltà. Non andrei ad abortire, ma sarebbe una tragedia ed io ne sarei responsabile! E per evitare questo dramma, allora uso tutti i mezzi che conosco e che ho a disposizione: e in questo momento del mio matrimomio la continenza non può essere contemplata, a meno che io non debba interrompere qualsiasi rapporto con mio marito. Ed è una grande sofferenza per me!

  61. Dory ha detto:

    (continua)Perchè guarda che se le cose fossero diverse io un altro figlio, due, tre…Li vorrei. Ma non posso fare madre, padre, sposa, lavoratrice…Tutto da sola e soprattutto non posso costruirmi una realtà che non c’è: il mio matrimonio è questa realtà triste, a volte, a volte felice e piena d’amore (perchè io lo amo mio marito nonostante tutto) con figli e le difficoltà economiche, il lavoro, la casa e tutto il resto. Guarda che io non contesto la dottrina della Chiesa in materia sessuale! Anzi sto sperimentando sulla mia pelle quale dolore provochi non avere quell’unità e fiducia completa, quel dono totale. Ma questa è la croce/amore del mio matrimonio: vivere la fedeltà e l’unità nel “pasticcio” che mi ritrovo in mano.Ma tu puoi solo immaginare quanta sofferenza ci può essere dietro “la pillola” o “l’affare di plastica” che fai usare perchè sai di non poterti fidare di lui, dell’uomo che ami e che è padre dei tuoi figli, non completamente? Lo sai che vuol dire questo per il cuore di una donna, di una moglie, di una madre ? Io non credo. Perchè altrimenti come potresti dire ciò che dici a Lucy? Non tutti coloro che non usano metodi naturali sono degli irresponsabili, non tutte coloro che faticano a ricevere un figlio perchè magari il marito non le ha ascoltate sono delle streghe o delle immature!. A volte è solo parte di una storia e devi amarla così e cercare di cambiarla ma poco alla volta con te che fatichi a parlare ed ascoltare e l’altro pure…Con l’azione umana e la preghiera. Scusa i toni un pò accesi, ma queste cose per me sono fonte d’immensa sofferenza.

  62. Vix ha detto:

    @Paola e tutti gli altri Mi piace leggervi perché sono distante dai vostri convincimenti – che peraltro per molti anni sono stati anche i miei e che quindi conosco ma che ora mi appaiono giustificati solo all’interno di visioni del tutto soggettive mentre prima mi sembravano veri tout court – e poiché temo anch’io di essere all’interno di una visione soggettiva trovo stimolante il lontano da me. Attira la mia attenzione ovviamente il modo di argomentare le proprie ragioni e su questo possiamo provare ad incontrarci. Cerco pertanto di parlare di ciò che è esperibile e/o ragionevole. Argomentazioni del tipo “chi inizia un matrimonio tra pillole, preservativi e coiti interrupti dopo 3 anni manda all’aria il matrimonio” o “perché il ricorso ai contraccettivi ha distrutto la vita sessuale di milioni di persone nel pianeta” le trovo prive di ogni evidenza e/o dimostrazione e quindi incomprensibili. In un blog parallelo si potrebbe sostenere il contrario e sarebbe altrettanto privo di giustificazione. In questo blog ci sono molte donne e forse un po’ di visione maschile può aiutare. I metodi naturali dei quali non capisco la ragione (servono per evitare qualcosa che però deve potere rimanere possibile) sono antiumani. (ovviamente si può scegliere di rinunciare ai piaceri della vita ma non si può farlo dichiarando che non lo si fa). Io dovrei fare l’amore con mia moglie in quei periodi in cui a lei va meno – per ragioni fisiologiche note a tutti il periodo migliore per godere per una donna e quello ovulatorio perché la natura sa quel che fa – e non in quelli in cui c’è una possibilità più alta che anche lei lo faccia con piacere. Già scontiamo su questo tema – io e mia moglie e tutte le coppie di amici con cui ci confrontiamo – una diversità radicale rispetto all’importanza della sessualità (che fa soffrire non poco – generalmente – la componente maschile della coppia) ci mettiamo anche i metodi naturali ed è finita. Una coppia normale che lavora, che va dietro tutti i giorni alle vicissitudini della vita che fa salti mortali per un po’ di intimità si deve fare del male anche con i metodi naturali. Il fatto che mia moglie prenda la pillola – dal mio punto di vista non riduce per nulla la bellezza, grandezza, profondità, il rispetto del nostro amore. Mi piacerebbe scrivere di più ma il tempo è poco. Continuerò a leggere con interesse quello che scrivete. @don Mauro non ti preoccupare non mollo perché ho bisogno intellettuale di voi e forse avete bisogno intellettuale di me. Nota fisiologica @Paola Ho 49 anni come mia moglie e lei non è ancora in menopausa altro che 8 anni … e poi questi sono gli anni migliori per la nostra vita sessuale.

  63. fefral ha detto:

    beh, se prende la pillola inibisce l’ovulazione, quindi è come se avesse rapporti sessuali in periodi non fertili… dal punto di vista del godimento della donna come la metti?

  64. fefral ha detto:

    no, Paola sta già scrivendo un libro sul diritto dei mercati finanziari… non le metta altra carne al fuoco (chi la tiene più poi?)

  65. Paola ha detto:

    Fefral il sesso è come la finanza. Se non capisci a che serve, rovina la vita di molti!
    Dai, il libro sul sesso lo scriviamo a 4 mani, anzi a 8 coi mariti. Che ti pare?

  66. Lucy ha detto:

    Vix, hai proprio ragione! “Una coppia NORMALE che lavora, che va dietro tutti i giorni alle vicissitudini della vita che fa salti mortali per un po’ di intimità si deve fare del male anche con i metodi naturali”…questa frase me la sono sentita dire così tante volte, che posso ben capirla!perchè in effetti, il discorso che riguarda la sessualità matrimoniale,e l’eventuale dar la vita ai figli, ti mette sullo stesso piano di Dio (dato che hai un qualcosa del suo potere creatore tra le mani, in quel gesto..)e quindi parlar di questi temi senza avere una visione cristiana,( ma proprio di fede, rapporto vivo e continuo nella giornata con Dio… non di religione-cioè questa è la regola si fa così e cosà!) è impensabile…
    Come dici tu..non è da gente normale!Il cristianesimo infatti è scandalo,è rottura degli schemi normali, novità, lievito nuovo e cose simili…(anche in questo settore).

    Dory, grazie per avermi difeso! In effetti anche io come te, a causa delle mie vicende di vita, mi sento spesso come il brutto anatroccolo e specialmente laddove ci sono persone così sicure delle loro brillanti situazioni di vita, matrimoniale e non…
    Apro una parentesi che forse ti può aiutare ad esser più serena:a volte ho pensato proprio per questo motivo, di allontanarmi dal cammino religioso che seguo, troppo fatto di gente perfetta o che si presenta tale…me ne sarei voluta andar in qualche gruppo di auto aiuto, tipo gli alcolisti anonimi,(se per caso esistesse un cammino religioso di questo tipo) tra gente che lavora con le macerie della sua vita o come dici tu, con “il pasticcio che si trova in mano”e da lì parte nel suo rapporto con Dio…ma alla fine ho capito che tutti noi cristiani dovremmo essere un gruppo di auto aiuto…in quanto tutti disastrati…dal peccato!! e rientranti nella stessa categoria, quella di peccatori-alcolisti…se ci pensi, il peccato ci attira come il vino fa con l’alcolista e spesso “lottare” significa resistere istante per istante …ma bisogna aver pazienza se molti non si sentono tali o non sanno fino a che punto potrebbero arrivare…saperlo ( e chi è a contatto con la depressione, questo baratro di impotenza lo conosce bene!!) è comunque una grazia…tutto è grazia, come scrive Bernanos..

  67. Polifemo ha detto:

    Grande Paole’! seconno me nun te sei sbajata: te tuo marito lo tieni a stecchetto setto otto giorni alla settimana. Nun è n’errore, è un lapso froidiano. Brava Paolé! mannò dai che scherzo… chissà quante giravolte je fai fa’ ar maritino tuo. Seconno stasera pe la partita jai preparato ‘na bella spaghettata cor gelato e tutti a tifà. Eppoi se vincemo fate gli amanti cor bicchiere de vino. Don Ma’ sta volta non me lo dimentico de scrive pe’ dì forza Italia. Se ce l’hanno fatto i greci che manco cianno i palloni, dovemo de’ faccela pure noi. Metto er post qui dove se parla de sesso pecché porta bene. Ciao. Siete tutti belli ma la più bella è Paolé. No don Ma’ Sofia a Paolé nun ja arriva manco ar tacco.
    Ciao Ciao.
    Siete tutti belli du vorte

  68. Mauro Leonardi ha detto:

    @Vix
    Io di te ho bisogno.

  69. Paola ha detto:

    don Mauro, tu sei stufo di donne che si sentono violentate e io sono stufa di donne che non sanno godersi la vita col marito. Stufa di sentir dire che la direzione spirituale genera mariti bacchettoni che pensano più a gratificare il direttore o il prete che non la moglie a letto. Chi si comporta così, chi si fa manipolare dalla direzione spirituale- ha ragione Lucy – senza direzione spirituale si sarebbe scopata la segretaria sul tavolo delle riunioni. E le mogli di questi mariti burattini, sono le prime colpevoli di non aver saputo trovare la strada per aiutarli. Ogni donna ha la grazia per fare del proprio matrimonio un capolavoro. E Dio non abbandona gli essere nelle mani di un direttore aizzatore di scema virilità.

    Dory, la tua storia è molto forte e ti aiuterò a portare la croce con la mia fedele preghiera per te. E non giudico le tue scelte, nè quelle di Vix, come nessuno si sogna di giudicare Pietro che rinnega Gesù con tre servette. E questo è consolante per me e per voi. E capisco le difficoltà di Lucy e confermo la rivoluzione di ogni gravidanza nella vita di una donna.

    Però mi piacerebbe scrivere a voi, a Lucy, a Dory e a Vix che con l’uso dei contraccettivi si può trovare soluzione alla vostra vita coniugale; mi piacerebbe scrivervi che quella è la strada per trovare un po’ di risposte e felicità nella vostra vita. Purtroppo, non è così semplice. La chiusura delle fonti della vita, soprattutto quando è definitiva, non può mai aumentare la felicità della vita dei coniugi. Non può mai curare altri aspetti di malattia della vita personale dei coniugi. Sarebbe un’illusione. Poi, detto questo, ognuno se la vede col prete, sperando che ci siano vari don Fabio che sappiamo guidare i coniugi.

    Detto questo non sono un prete ma una donna. Come ho già scritto il sesso nel matrimonio ha una forza generatrice di energie per vivere bene. Ma non si tratta di un antibiotico da prendere a giorni fissi e in maniera quasi meccanica per ovviare a delle necessità fisiologiche. Il sesso vissuto così lo trovo disgustoso anche con mio marito di cui sono pazzamente innamorata. Fare l’amore è tutta un’altra cosa.

    Non è la quantità della vita sessuale che rende la coppia unità.

  70. Vittoria Patti ha detto:

    E le mogli di questi mariti burattini, sono le prime colpevoli di non aver saputo trovare la strada per aiutarli.
    @Paola, sei davvero un po’ troppo dura.

  71. fefral ha detto:

    Paola, attenta a distribuire colpe a destra e a manca, mi pare che tu stia esagerando

  72. fefral ha detto:

    ho scritto sotto prima di leggere il tuo commento

  73. Paola ha detto:

    Scusa Vittoria! Ma penso anche di peggio, ma mi trattengo.

    Viz, per te: Secondo uno studio scientifico della St.Andrews University, che per la prima volta ha monitorato la produzione di ovuli nelle donne fino alla menopausa, la donna dopo i trent’anni ha un crollo della propria fertilità, arrivando solo al 12% degli ovuli presenti alla nascita che sono oltre due milioni.

  74. Paola ha detto:

    ma dove vedi che distribuisco colpe?

    riscrivo solo per i tuoi occhi: E non giudico le tue scelte, nè quelle di Vix, come nessuno si sogna di giudicare Pietro che rinnega Gesù con tre servette. E questo è consolante per me e per voi. E capisco le difficoltà di Lucy e confermo la rivoluzione di ogni gravidanza nella vita di una donna.

  75. Lucy ha detto:

    Paola, ti ribatto subito? Ho avuto 4 gravidanze dopo i 30 anni…alla faccia delle tue percentuali!
    Ti auguro di aver sempre un marito di cui essere pazzamente innamorata, ma questo non ti autorizza a brandirlo come una sciabola sulla vita di altre…che non sanno esserlo altrettanto o farlo innamorare altrettanto!
    E il problema della direzione spirituale, è troppo delicato per bistrattarlo così e ridurlo quasi ad un -vediamo se ha più potere il sacerdote di turno o io donna ,che ho la grazia femminile per “trasformar il matrimonio in un capolavoro” (che poi anche il sacerdote si porrebbe la stessa meta, no?)…ma andiamo!!!!

  76. fefral ha detto:

    mi riferivo alla stessa frase che ha citato Vittoria

  77. Paola ha detto:

    bella questa.
    don Mauro però può scrivere “nerboruti preti che li incoraggiano alla virilità” e non ti scandalizzi

  78. Paola ha detto:

    Lucy, li hai avuti tutti te questo 12% di ovuli!

    che donna benedetta da Dio

    io non brandisco proprio niente. e se ti ho urtato, ti chiedo scusa.

    certo tu appena scrivo qualcosa a tinte chiare ti innervosisci!!!!!! (come la festa coi bimbi)

    il punto è un altro. la contraccezione non risolve il problema della felicità delle coppie, nè dell’infelicità dei singoli

    a letto si deve arrivare già felici per la propria vita, che vuol dire essere misericordiosi verso i propri limiti. ed io ne ho più di te di limiti. e forse mio marito è peggio del tuo.

    solo arrivando a letto un po’ felici per la propria giornata si può essere felici e godere dell’altro.

  79. fefral ha detto:

    e perchè mai dovrei scandalizzarmi? Non mi scandalizza neppure la tua proposta di scrivere un kamasutra a 4 mani (i mariti lasciamoli perdere… ora stanno vedendo la partita)
    Comunque ti ringrazio per la proposta, ma i libri preferisco leggerli

  80. Paola ha detto:

    il mio lavora ancora …
    e io mi sono goduta coi pargoli l’inno cantato dai bellocci

  81. Tres ha detto:

    Paola veramente scrivi delle cose belle ma sembrano urlate da un podio, a volte, e questo innervosisce. Forse tu parli così con persone simili a te (feste piene di bimbi frutto di illuminate educazioni e donne star che vivono notti di passione rimanendo in cinta tra lodi e “ci pensa Dio”). Io sono convinta che non è così che tu vivi, tu ci credi come tutte noi e ogni tanto ti va storta come a tutti noi. Ci sono dei tuoi commenti che sono proprio belli e “normali”. Capiscimi, non voglio essere sarcastica ma proprio a volte sei troppo motosega. Forse anche noi, donne col dubbio siamo amate proprio perchè siamo così, forse i nostri mariti ci hanno scelto proprio perchè siamo così. Ci hai mai pensato? Forse Lucy sa amare quanto te. Fidati di chi ti dice come @Vittoria che di storie così ce ne sono tante. E pure di sacerdoti nerboruti. Quello che dice Vix non può essere liquidato con una verità detta. Vix è felice con la moglie e questa felicità ci deve interrogare ma anche fare felici. Paola, ultima cosa, io sono rimasta incinta cinque volte dopo i quarant’anni. Parliamoci tra persone vere con i lavori in corso e non tra gente armata di verità. Ciao e grazie.

  82. Paola ha detto:

    Tres,
    ho scoperto la tua identità con quest’ultimo dettaglio! La sospettavo da un po’. E sai quanto di adori! Ed quanto abbiamo vissuto insieme quelle cinque volte!!!!
    Ciao Tres!

  83. Mauro Leonardi ha detto:

    Però… che profonda differenza c’è tra come Dory vive la contraccezione e come la vive Federico…
    Io sono rimasto molto colpito da quanto ha scritto Ester nell discussione sul La suora e padre Aldo, e riposto qui una sua frase perché credo c’entri.

    “Non voglio scandalizzare nessuno, ma io ho voluto fare la fatica di chiedere a Dio: ‘ma questa coppia non aveva già sofferto abbastanza? non poteva andare tutto liscio?’ Se nessuno di voi si è fatto queste domande sono contenta per voi! Ho poca fede? probabilmente sì, ma preferisco stare così davanti a quel Dio che chiamo Padre, preferisco non sfuggire al dramma del dolore con facili risposte che saltano i passaggi, perché so che solo così rimango aperta a cogliere ciò che altrimenti non potrei neppure intuire”.
    Chiedo a Gesù di applicare questa mentalità a tutta la mia vita cristiana.

  84. Vix ha detto:

    “la contraccezione non risolve il problema della felicità delle coppie, nè dell’infelicità dei singoli” ecco io sono d’accordo con questo a condizione di aggiungere che la stessa contraccezione non ostacola la felicità dei singoli e neanche gli crea problemi a meno che non abbiano particolari concezioni morali sicuramente non universali. A me appare proprio originale questo legame tra la contraccezione e l’amore e la felicità che molti di voi vedono evidente. Magari c’è un rapporto più stretto tra la felicità coniugale e l’alimentazione che avete scelto o il tipo di casa in cui vivete o il colore delle pareti della camera da letto o il mezzo con cui vi recate al lavoro o la vostra conoscenza della cura delle piante ? Anche tutte queste cose che ho elencato nascondono una mentalità, cultura, ideologia …

  85. Ribelle ha detto:

    D Mauro, vedo che la discussione su queste bellissime parole di Ester non parte…e allora qualcosa la scrivo io, visto che questo è un tema su cui rifletto e prego in pratica ,ogni giorno (forse perchè mi vien sempre da essere..Ribelle)
    Vorrei partire , non dalla vicenda di Chiara, ma da una molto più lontana nel tempo, la storia del santo di oggi, S Romualdo per molti forse quasi sconosciuto e che invece a me, è stato proposto spesso come punto di riferimento…per le mie ribellioni; era abate in un monastero, ma accusato ingiustamente, fu punito secondo le severissime leggi di allora, e dunque rinchiuso in una cella piccolissima nella quale gli passavano il minimo per sopravvivere, per 8 anni!!!…quando riaprirono la cella, lo trovarono con il volto sorridente, perchè (parole sue) in quel lungo periodo, si era “goduto la compagnia di Gesù”!!
    Ecco la fede è questo, avere questa visione soprannaturale (difficile, perchè come ci ricordava s Paolo in questi giorni,sulla terra ” camminiamo nella fede e non nella visione!”), avere questo distacco profondo dai risultati umani e dalla stima umana: del resto solo se vive questa “vita nascosta con Cristo”, possono aver senso quasi tutte le espressioni della Scrittura…
    Che senso avrebbero infatti,le centinaia di frasi di disperata tensione verso Dio, tipo-tutta creazione geme nelle doglie del parto…o alzate il capo , la liberazione è vicina…o cercar Dio come una cerva assetata…etc?
    Ecco perchè non si può spiegare con parole umane la situazione di Chiara, ma solo avere l’atteggiamento di Ester ,“rimanere” davanti a Dio pur con i propri dubbi e la propria fatica di credere nell’amore di Dio…ho sempre pensato che se Gesù ce lo dice tante volte(rimanete, rimanete…) e nel discorso di addio,quando in genere si dicono le cose più importanti, è perchè è davvero fondamentale rimanere!
    E’ il verbo della fedeltà, ma penso che non si tratti tanto di rimanere fedeli nell’ amare Dio…ma soprattutto di RIMANERE AD ESSERE AMATI, cioè a credere che Dio mi ama, anche se la mia situazione dice il contrario..Altro che i toni trionfalistici e sentirsi con il mondo in mano! Spesso sulle situazioni non si può nulla umanamente!
    Ed è forse per questo che da sempre, il messaggio di Gesù è stato accolto principalmente dai poveri di spirito, cioè da quelli che dal punto di vista umano hanno ben poco, non tanto come soldi,ma come risorse e mezzi personali su cui poggiar eventuali granitiche certezze…
    Chi si incammina davvero verso Gesù, penso che questo tipo di “croce” la incontri SEMPRE!
    Magari non nella forma visibile e fisica di Chiara, ma nella forma più intima delle sue lotte, scoraggiamenti, in un essere martire senza morire…Molto bello quello che ha scritto lei, d Mauro, circa il fatto che l’ascesi è nata quando è finita l’epoca dei martiri, per essere appunto ugualmente una forma di testimonianza , dato che” l’eroismo non è solo morire per una nobile causa, ma voler vivere umilmente per essa” (questo lo scrive D’Avenia, ed è una di quelle frasi che mi sono scritta dentro , per portarla sempre con me e “rileggerla” quando serve..

  86. Antonio ha detto:

    Posso integrare la frase che citi all’inizio in un altro modo? “L’uso dei metodi naturali non risolve il problema della felicità delle coppie, nè dell’infelicità dei singoli”.

    Quanto al fatto che la contraccezione “non ostacoli …” ti chiedo: la contraccezione può “favorire” il totale dono di sè all’altro che è la sostanza del patto coniugale? e l’uso dei metodi naturali?

    Sulle concezioni morali ti dico che, a mio parere, o sono universali (cioè sono sovraculturali, eterne) oppure non sono universali (cioè sono il prodotto temporaneo di una cultura). Esistono per te concezioni morali universali?

  87. Tres ha detto:

    La frase-domanda di Ester a Dio a me non sembra dimostri poca fede,come si domanda la stessa Ester, ma dimostri la fede di Ester. Io ad esempio, leggendo la storia di Chiara, non avevo pensato a “non avrà già sofferto abbastanza?” perchè di solito non faccio domande a Dio. Forse perchè ho scoperto Gesù tardi e sto ancora nella fase dell’innamoramento, e non mi passa, a me sembra che tutto quello che Lui fa “di” me e “di” Chiara e “delle” nostre vite lo fa “con” me e “con” Chiara e allora, quando a me e Gesù, nella mia vita, ci capita qualcosa io guardo Lui e vedo come si muove e seguo il passo.
    A me invece il bel commento di Chiara aveva fatto riflettere sullo scandalo e la pazzia della croce. Io avevo pensato che lo scandalo e la pazzia fosse solo quando la guardavano giudei e pagani. Invece cambiano solo gli occhi ma la croce rimane sempre scandalo. La differenza? Gli occhi loro inciampano su quel gradino/croce i miei dovrebbero sentirsi più in alto per guardare di più e più lontano. Ecco non ci avevo mai pregato sopra a questa uguaglianza, o forse non mi ricordo di averlo fatto. Grazie Ester.

  88. Tres ha detto:

    Rileggendo il commento mi accorgo che a volte nella croce ci inciampo anche io. La distinzione che avevo fatto è un po’semplicistica scusate ma appunto io penso come prego: sul semplice.Ciao

  89. fefral ha detto:

    io invece mi sono addormentata dopo il primo tempo, ho saputo solo stamattina che l’italia ha passato il turno

  90. fefral ha detto:

    5 volte dopo i 40? Cacchio! E io che sto per passare la soglia e pensavo di potermi mettere tranquilla!!!! Complimenti!

  91. Vittoria Patti ha detto:

    Ehm… Io ne ho quasi cinquanta e… nessuna tranquillità in vista! ;)

  92. Paola ha detto:

    Hello Vix! Non capisco il senso delle tue domande, ma sto al gioco.
    Giro in Mini, SALT and pepper, adoro pesce crudo e paste super piccanti, chardonnay ghiacciato. Pareti domestiche in smalto latte, mediato con una punta di rosso e di grigio. Adoro le orchidee incasa perchè rimangono fiorite per 3 mesi. Stasera ho ospiti a cena, ho acceso iPod con Diana Krall e incensi al patchuly.
    Lavoro da stamane alle 6.30 fuori casa e allora mi immergo in un bagno profumato con i sali di Santa Maria Novella altrimenti mio marito quando torna mi fa mangiare in cucina!
    E tu che ci dici?
    Oggi ti volevo risponde ma col backberry leggo ma non riesco a scrivere. Nelle tue richieste c’è un po’ di saggezza, anzi molta. Il sesso è l’unione di due persone. E la persona è, come dire, tutta se stessa. Certo la macchina è più un accidente che una sostanza, ma insomma quando si prende l’altro si prende tutto il pacchetto. Per questo ammiro tua moglie che rinuncia a qualcosa di sé per unirsi a te. La pillola coma dice Fefral annullando l’ovulazione toglie alla donna quel naturale flusso di ormoni che poi tanto si rimpiange in menopausa. Lei, tua moglie, è una Santa. Io, molto più egoista, non rinuncerei alla mia femminilità per mio marito. Gli direi: se mi vuoi, mi vuoi tutta. Bye

  93. Vix ha detto:

    La contraccezione in una coppia sposata con figli mi sembra favorisca il dono di sè. Può aiutare e molto la condivisione di una sessualità spensierata e molto unitiva che sicuramente giova a coppie che in una società come la nostra hanno bisogno di fisicità.

  94. Vix ha detto:

    Grandissima Paola, mia moglie è una “santa” ! Grazie per la ricca risposta. La maggior parte delle cose che fai per me – e sottolineo per me -esprimono una cultura che non condivido e mi sembrano più “pericolose” per il benessere sociale della contraccezione. E poi non mi voglio fissare su questa cosa. Piuttosto non vi sembra che l’espressione “donazione piena e/o totale” sia vuota di senso concreto ? E poi questo abuso che si fa della nozione di felicità non vi suona terribilmente astratto ?
    P.s. Tuo marito è un “santo” se ti deve volere tutta !

  95. Tres ha detto:

    Ciao ragazze!

  96. Sofia ha detto:

    Accidenti, una si assenta un attimo e voi fate 200 commenti! Cmq… Patrizia Cecilia Giardi mi aveva chiesto che ne penso della fedeltà, ho provato a pensarci e ho scritto questa cosa, ne avete già parlato lo so, adesso lo posto qui e magari dMauro poi lo sposta.

    Allora la fedeltà… che significa essere fedeli?
    Finché si tratta di essere fedeli a una persona lo capisco, se sono infedele faccio soffrire una persona a cui tengo, allora ci può stare, sono fedele perché ti voglio bene.
    Poi una coppia l’infedeltà la distrugge, perché distrugge la fiducia e l’amore è in buona parte fidarsi, affidarsi. Mi ha colpito una cosa che ha scritto d Mauro in Come Gesù: non è l’amore che custodisce la fedeltà, ma è la fedeltà che custodisce l’amore. Dopo averci pensato un po’ sono stata d’accordo, certo quando sei innamorato è facile essere fedele per il semplice fatto che non vedi altro, eh eh così, direbbero a Roma, so’ bboni tutti!! Però quando gli altri li vedi e scegli la fedeltà perché custodire la fiducia e l’amore è più importante, allora quella è una cosa che vale.
    Poi c’è la fedeltà a un principio, a un’istituzione… e io a questa non ci arrivo proprio.
    Se una coppia è scoppiata da anni, e le ha provate tutte per sistemare le cose, che senso ha rimanere fedeli a quel matrimonio perché così è giusto? Che senso ha la fedeltà a un principio astratto di giustizia contro la mia sofferenza che è reale, non lo so esprimere molto bene, ma io ci sono, esisto, il principio no… allora è ovvio che è da preferire la mia felicità, anche solo il mio benessere rispetto alla fedeltà.
    Non è che sto dicendo che la fedeltà va bene finché non mi fa star male, ma un po’ sì. Al momento nella mia vita non vedo ideali che valgano il sacrificio della mia felicità (o del mio benessere se preferite) come dire, morire per delle idee è molto bello, ma per quali? Anche se penso a Dio, lo so già da ora che se mi trovo uno scoglio, una regola, contro cui si scontrano la mia intelligenza o i miei setimenti, io non riesco a piegarmi alla regola, al perché così è giusto. Per essere fedeli nonostante tutto ci vuole una convinzione granitica in quello a cui si crede… e io non vedo da nessuna parte un ideale che tenga tanto, anche nelle cose importanti, ho dubbi che mi si infilano da tutte le parti, e alla fine l’unica realtà che più o meno riesco a vedere sono io.
    All’istituzione, alla chiesa ad esempio, al massimo posso promettere lealtà, correttezza.
    L’unico tipo di fedeltà che posso concepire è una fedeltà a se stessi e funziona più o meno così: ti metti ogni volta che devi fare una scelta davanti a te stessa (alla tua coscienza?) e decidi più onestamente che puoi la cosa giusta? Senza guardare a quello che è più comodo, senza trucchetti e autoinganni? Allora va bene, magari ti sbagli, ma hai fatto quel che credevi più giusto… con l’essere fedeli è lo stesso, sono fedele finché lo riterrò la cosa più giusta, ma domani posso cambiare idea, di certo non posso garantire oggi per quel che penserò domani.

  97. Giaa Paolo Colò ha detto:

    Vix. Ma ti sembra proprio che questa bellissima cultura della contraccezione, fondamentale per il benessere sociale, come tu dici con il linguaggio di chi si sente culturalmente superiore ed evoluto, produca intorno a te e a noi il clima di benessere e di felicità che tu auspichi ?
    Mi domando: è una cultura antropologicamente evoluta e soddisfacente quella che porta ad amare l’altro riducendolo a “zone””orifizi” o “superfici” e”manipolazioni” che producono piacere? Non è questa la cultura che riduce l’altro secondo l’espressione che non piacerà alla tua cultura evoluta, ma che mi sembra del tutto pertinente, a “oggetto di godimento” che si usa finchè dura la sensazione di piacere che produce e poi si getta, pretendendo dall’altro un grado di evoluzione tale da prendere con eleganza il fatto di essere cestinato perchè ormai non più fonte di “felicità”=piacere erotico.
    Questa visione mi sembra frutto del pensiero debole, nihilista e allegramente disperato, che contraddistingue la “evoluta cultura contemporanea”.
    Tutto qui ? IO tollero tutto ma per amore della tolleranza non posso considerare vero ciò che vero non è e non appare.
    Ho il coraggio di pronunciare questa orribile parola “verità” . Ho il coraggio di dichiarare che sono certo che l’intelligenza umana non ha solo la possibilità di fare pillole o preservativi, viagra o macchine e marchingegni vari ,ma anche di scoprire chi è l’uomo, da dove viene, dove va e che cosa posso farlo stabilmente felice.
    Mi fa una certa malinconia pensare alla felicità come alla “concreta sensazione” che dura un po’ e poi sfuma e deve essere richiamata con dosi sempre più intense di stimoli perchè si riproduca in modo sempre meno intenso.
    Mi rattrista sinceramente pensare a tutto ciò che è spirituale come ad una astrazione, inganno di una metafisica illusoria. Ti confido sinceramente le reazioni che le tue composte e rispettose – nella forma- considerazioni producono in me.
    Quando non ci sono più certezze resta solo la cortesia. Ma la cortesia è anche compatibile con le certezze.
    Ti offro queste considerazioni come il contributo di una esperienza ( a quanto pare non solo personale ) che si dà anche nel mondo contemporaneo e che ha tanti e anche illustri precedenti nella storia dell’uomo “sapiens” da molti secoli: io penso che la verità non sia solo lo scetticismo dell’era del preservativo. So che c’è anche questa posizione intellettuale ed esistenziale e debbo rispettrla, ma sinceramente mi rattrista.

  98. Giaa Paolo Colò ha detto:

    Ancora sul tema della contraccezione. IO ho scritto cose che mi sembravano sensate e umane. Non ho trovato nei vostri discorsi alcuna risonanza. Perchè ?
    Più o meno siamo tutti cristiani, immagino persone anche abbastanza “acculturate”: possibile mai che a nessuno sia venuto in mente di rifarsi alle magnifiche pagine che Giovanni Paolo II ha scritto in proposito, alcune anche riportate da d. Mauro in appendice al suo libro ?
    Secondo voi perchè Giovanni Paolo II le ha scritte, per fare sacra e astratta letteratura ?
    Crediamo più alla chimica, alla gomma, alla spirale che non a personalità gigantesche, che hanno cambiato con la loro presenza, con il loro coraggio eroico, esponendo continuamente la vita, dopo avere visto in faccia la morte ?
    Possibile mai che queste presenze di altissima umanità non ci sfidino a guardare in alto, alla grandissima dignità dell’uomo e ci appiattiamo invece sulle opzioni di una maggioranza numerica di pigmei, che si autocondannano ad essere tali, mentre potrebbero essere giganti, perchè non vogliono disciplinare la piccola dose di piacere e di emozioni?
    Giovanni Paolo II non ha minimamente ignorato che ci possono essere difficoltà e cadute nella vita matrimoniale, ci ha parlato della legge della gradualità, che comporta il cadere e rialzarci, come abbiamo fatto da bambini per imparare a crescere e a fare tutte le altre cose difficili della vita.
    Non sappiamo avere l’umiltà di crescere fino ad arrivare alle vette della dignità umana e preferiamo crearci noi una legge a immagine somiglianza della nostra debolezza e mediocrità ( la gradualità della legge, il privilegio che assolve la mia superbia e mi impedisce di crescere ) cercando conforto nel consenso della maggioranza reale ma io penso piuttosto presunta e strumentalizzata da chi fa commercio degli aggeggi che fanno da protesi alla nostra mediocrità.
    In ogni caso la verità non si fa a colpi di maggioranza e occorre verificare fino in fondo l’efficacia di queste procedure, usate dalla presunta maggioranza.. Non mi pare che la schiera dei devoti alla liberazione del contraccezione abbia prodotto in atto una famiglia più stabile o una umanità più felice.
    UNa volta una signora, buona ma tutta emotività, mi rivolse questa domanda /preghiera.”d. Gian Paolo, lei che è così simpatico, perchè non dà il permesso a mia figlia di mettersi la spirale…..” Io volevo dirle “portamela che così la benediciamo e va tutto apposto”
    Naturalmente la figlia si mise la spirale ed ora è regolarmente divorziata lo stesso, rovinando se stessa , la vita del marito e dei figli. Non lo dico con gioia; lo dico con dolore perchè sapendo che fin dall’inizio la famiglia era fragile, li ho seguiti con tutto l’affetto e la comprensione ( compresi i consigli per rendere la relazione di coppia più ricca anche dal punto di vista affettivo ), ma lo dico con la mentalità del patologo che trae dati per curare anche dalle autopsie.
    Poi dico a Lucy e a Rosy, siate orgogliose delle vostre lotte e delle vostre fatiche e pazienti con i possibili errori, ma non mollate nel tirare verso l’alto. A volte non si apprezza la grandezza dell’eroismo che si può vivere per amore della verità sull’uomo e si vagheggia una inessitente e e irrealizzabile felicità romantica fondata sulle utopie delle emozioni e non sulla virità delle virtù quotidiane.
    Per questo, intrepida Paola, a me sembra che potresti aiutare di più altre raccontando anche i chiaroscuri che certo ci saranno nella tua vita matrimoniale.

  99. Paola ha detto:

    che significa questa frase
    La maggior parte delle cose che fai per me – e sottolineo per me -esprimono una cultura che non condivido e mi sembrano più “pericolose” per il benessere sociale della contraccezione.

  100. Antonio ha detto:

    @Vix: Il dono di sé non riguarda soltanto il corpo. E’ un atto della volontà: questo è il matrimonio. Cioè è un atto conseguente a un pensiero (quello di volere essere fedele sempre, di amare e onorare …). E’ un impegno che uno prende per il futuro.
    La sessualità nel matrimonio non è un atto spensierato ma pensato. Di solito l’istinto sessuale nasce dal corpo ma sempre deve essere reso umano dal pensiero, perché sono due persone che si uniscono, non due corpi. In realtà questo riguarda tutto ciò che nasce dall’istinto. Una volta ho letto una riflessione che mi ha colpito: nell’uomo anche l’istinto a nutrirsi è un atto di libertà; solo l’uomo tra tutti gli animali è capace di non mangiare anche se ha fame.
    Dicevo che l’istinto sessuale di solito nasce dal corpo, ma qualche volta nel matrimonio può non essere così. E allora la persona deve essere capace di sollecitare volontariamente la sua affettività perché motivi comportamenti che la coscienza giudica buoni. Solo nel matrimonio questo ha senso … al di fuori di esso non c’è alcun motivo perché due esseri debbano accoppiarsi sessualmente se l’istinto non muove entrambi a farlo.
    La contraccezione nelle coppie mature, sposate con figli, è utile? Secondo me contribuisce a togliere “pensieri” all’atto sessuale (cioè a disumanizzarlo) . Per questo motivo, a mio parere, non favorisce il dono di sé.
    Certo, per molto tempo ho pensato anch’io che la cosa più bella nella vita fosse la spensieratezza (l’ho pensato … anche questo mio desiderio di spensieratezza derivava da un pensiero, pare non se ne possa fare a meno). Molti genitori la pensano così a proposito dei loro figli: “Aspettate a sposarvi. Siete giovani, godetevi la vita finché potete”. Poi ho cambiato idea. Uno la vita se la deve godere sempre, non soltanto finché può. Viva i pensieri allora, se sono alimentati da speranze che hanno un fondamento.

  101. Antonio ha detto:

    Ha ragione. Si potrebbe citare GP II. Però preferisco non farlo sempre, non farlo con tutti, non farlo nel blog. Questo per vari motivi: perchè vorrei che le persone parlassero con me (proprio con me), perchè non mi voglio rifugiare in frasi altrui senza fare lo sforzo di incarnarle nella mia vita (non voglio essere un “fan” di nessuno), perchè per molte persone che non hanno fede il modo di parlare di certi argomenti è decisivo (non mi sembra utile “fare apostolato con le suore”, per usare una brutta espressione che credo però riesce a trasmettere il concetto). E poi non mi interessa schiacciare il mio prossimo con le mie ragioni. Chi lotta sempre per dimostrare di avere ragione può essere rispettato (forse) ma difficilmente può essere amato.

  102. Paola ha detto:

    Viz, è una questione di perdersi per trovare un posto introvabile nella vita (fonte: Pirati dei Caraibi).
    E’ smettere di controllare sempre la nostra vita che poi è incontrollabile.

    E’ vivere da creature (infinito futuro di creare; ti ricordi come lo usavano in morituri te salutant coloro che stanno per morire) quindi creature che sono create ogni giorno da Dio. Dio non ci abbandona all’autorealizzazione perché noi non siamo il Creatore; possiamo rilassarci e goderci la musica.

    E’ molto rassicurante smettere di controllare tutto nella vita. Abbandonarsi nelle braccia del Padre.
    Poi, certo, si vivono le 12 ore pensando al compito che abbiamo nella vita e che dobbiamo portarlo avanti al meglio, santificando ogni realtà.

    Chiudere le fonti della vita è uno di quegli atti, se definitivo, che in qualche modo, è un voltare le spalle al creatore per dirgli che, seppur siamo stati pensati così, noi, pseudo creatori, ci togliamo qualcosa che Lui ci ha donato.
    E’ un atto che toglie la libertà di essere donna.
    Perché devo anticipare la menopausa annullando gli sbalzi ormonali alla base dell’ovulazione per unirmi ad un uomo? Perché se sono pensata da Dio che tra i 14 e i 50 anni funziono così, devo snaturarmi? Già umanamente non fa bene alla donna. Insomma c’è molto di umano nei metodi naturali che se seguiti bene sono affidabili come la pillola. Ce ne sono tantissimi e se volete possiamo aprire una discussione. Umanamente poi l’astinenza aumenta il desiderio. E secondo me, una vita sessuale bella, anche dopo i primi anni di matrimonio, è legata anche a questo cercarsi e non trovarsi sempre.

    Ieri a Napoli ho sognato per le 3 ore della riunione un caffè napoletano e quando l’ho bevuto è stato un piacere immenso.

  103. Giaa Paolo Colò ha detto:

    Antonio. Io credo che però sarebbe bello aiutare le persone a scoprire che ci sono fonti che diventano autorevoli ed illuminanti nella misura in cui si consultano e se ne verificano i contenuti e che è poco serio intellettualemnte rifiutarsi di attingere alle fonti per un pregiudizio ideologico. Inoltre dare a Giovanni Paolo II ciò che gli è dovuto come intellettuale e antropologo evita il pericolo – che io vedo prossimo- che diventi una icona pop come Giovanni XXIII, Elvis Presley o Marilyn Monroe o Lady Diana e la nostra TV sta cercando di fare questo. Penso che abbiamo anche questo dovere intellettuale.

  104. fefral ha detto:

    Paola, se seguiti bene sono affidabili come la pillola. Ma richiedono un equilibrio psicologico e una serenità di vita e un’armonia di coppia che non sempre, non tutte, riescono a trovare nella normalità della vita.
    I metodi naturali non sono la soluzione ai problemi di coppia, sono la conseguenza, naturale (e questo lo penso davvero) di un rapporto di coppia sano, sereno, bello. La realtà spesso però non è così.

  105. Antonio ha detto:

    Ma io non mi rifiuto affatto di attingere alle fonti. Né ho paure di alcun tipo. Mi limito a riflettere sull’utilità di agitare il Magistero quando non ce n’è bisogno. Poi ci sono luoghi e momenti in cui tutto ciò va fatto.
    Il problema in questo caso è: io vivo in un certo modo la sessualità nel matrimonio perchè così dice la Chiesa o perchè così diciamo noi (marito e moglie)? E, se difendiamo il nostro modo di vivere la sessualità nel matrimonio chi stiamo difendendo principalmente, il nostro matrimonio o la Chiesa? Certo io sono cristiano, ma lo sono non per “tifare” o per “citare”, lo sono per “incarnare”.
    Molti lettori di questo blog rimangono sorpresi da certe discussioni che vi si fanno … per questo si aprono liberamente perchè si convincono (a ragione) di poter dire ciò che pensano, di potersi mostrare come sono. Questo è fondamentale non solo per chi non ha fede, ma anche per chi ne ha.

  106. Giaa Paolo Colò ha detto:

    Antonio. D’accordo il segreto l’ho capito, però per me Karol Wojhtyla è un pensatore, come Agostino, Aristotele, Edith Stein. Io non sono dell’idea che bisogna lasciare le persone nella famigerata “cultura del secondo me “, perchè dietro questa cultura c’è Maria defilippi, Desperate Housewives, Gossip Girl, Grey’s anatomy che ultimaente non mi vergogno di guardare perchè sono le fonti delle persone con cui parlo.
    Allora farle accostare a qualche fonte genuina ( laicamente genuina ) come sono le fonti che ti ho citato penso che sia un aiuto da dare loro. Io almeno ci proverei.

  107. Giaa Paolo Colò ha detto:

    Antonio. Rileggendo il tuo discorso qui sopra, io consiglio questi autori perchè mi convincono. Perchè il matrimonio è una realtà naturale, perchè i contenuti umani del vangelo valgono anche per chi non crede, perchè l’uomo è la via della chiesa e questo i contemporanei debbono impararlo. Rigettare per principio ciò che dice la Chiesa, perchè lo dice la chiesa, non è incapacità di credere ma è anticlericalismo a priori, frutto del clericalismo che affligge la cultura italiana in particolare.
    Per difendere il loro patto coniugale naturale i coniugi debbono e possono attingere dove vogliono e credo sia onesto dichiarare le fonti e dissipare, ove necessario, il pregiudizio clericalmente anticlericale. Vivo nella terra di Pirandello e mi si consentano questi voli o svolazzi.

  108. Paola ha detto:

    hai ragione

  109. Giaa Paolo Colò ha detto:

    E allora che fare? Forse conviene invitare i coniugi ad affrontare i problemi più profondi, personali o di coppia. Forse bisogna affrontare il tema della divinizzazione del rapporto sessuale nella cultura contemporanea esaurendo la verità sul tema. Occorre discutere sul significato del rapporto sessuale nel matrimonio e ancor prima nell’amore umano. IL significato che si dà a ciò che accade non la patente naturalistica di bontà ( o di perversità da reprimere ) attruibuita alla pulsione sessuale ( vedi Freud spiegato al popolo ). Credo che le persone che sono sposate, si sposeranno o vengono educate per vivere una mascolinità e una femminilità profonda e appagante, debbano studiare e studiarsi, secondo coordinate antropologiche il più vere possibile.
    La contraccezione contro i metodi naturali – al di fuori di questo contesto di approfondimenti – diventa un “discorso di cafè” ( diciamo noi con una “f” sola., per indicare il disimpegno del discorso: un cafè moscio!) Perdono se mi sono intromesso. Perdono Federico perchè ho chiesto perdono. Perdono Gian Paolo perchè ho chiesto perdono, per aver chiesto perdono. E così via. Buon Pranzo. La città di Pirandello mi aspetta.

  110. Vix ha detto:

    Specifico meglio anche se non voglio perdermi e spratutto non voglio apparire critico. La Mini è nella mia visione delle cose un’auto di nessuna sostanza e poco utile perché non è una vera spider (che almeno ti passi un vero sfizio di coppia), non è piccola(che almeno la posteggi comodamente, non è adatta alla famiglia (perché non è sufficientemente spaziosa) e costa uno sproposito rispetto ad altre auto di pari funzionalità. E’frutto del marketing senza sostanza che ci danneggia. Io vado in giro con una bicicletta elettrica – che alimento con dei pannelli fotovoltaici che ho sul tetto – e tutt’al più con uno scooter (se devo accompagnare figli). Il bagno non lo faccio mai perché lo considero uno sciupio di acqua esagerato… e lo abolirei per legge (è una battuta !). Scusa la asciuttezza della riflessione che servirebbe per mostrare che ci sono mentalità anche dietro gesti che ai cattolici (odio questa espressione) indifferenti !

  111. Vix ha detto:

    “indifferenti” sta per “appaiono indifferenti”

  112. fefral ha detto:

    “La contraccezione contro i metodi naturali – al di fuori di questo contesto di approfondimenti – diventa un “discorso di cafè”
    Ecco appunto. Io quando una mia amica mi confida di aver iniziato a prendere la pillola ho smesso da un po’ di farle il predicozzo sui metodi naturali. La causa, e la soluzione, è molto più a monte. Se mi parla della pillola obietto solo il fatto che comunque sta in qualche modo interferendo sul proprio equilibrio fisico. Usate il preservativo piuttosto, che almeno non è un agente chimico. Niente spirale, che rischia di essere abortiva. Meglio comunque la pillola che rischiare di ricorrere ad una pillola del giorno dopo. E discorsi così. Ma generalmente glisso sulla contraccezione e cerco di portare il discorso sulla relazione. Come la vive lei, e come la vivo io. Coi chiari e scuri di ognuno, perchè anche il matrimonio più felice ha i suoi momenti difficili.
    Chi vive il rapporto sessuale nel matrimonio come qualcosa da cui pararsi per le possibili conseguenze non penso che debba investire le sue energie migliori sulla scelta del mezzo per pararsi da queste conseguenze, ma per recuperare (a volte per trovare per la prima volta) il senso del suo matrimonio. A volte la scelta di usare metodi contraccettivi è molto sofferta (come ci è stato raccontato da qualcuno anche qua) che io comprendo e a cui forse, in certe situazioni, in determinanti momenti, potrei arrivare anche io.
    Perchè è vero che siamo fatti per amare, e che l’amore vero è dono totale di sè e accoglienza totale del dono dell’altro, ma questo è un percorso, non un punto di partenza. E a volte è una corsa a ostacoli, un viaggio nel deserto, un naufragio senza scialuppe di salvataggio. E allora prima di affogare si cerca di rimanere attaccati al primo pezzo di legno che si trova, per poi pian piano recuperare la riva.

  113. Vix ha detto:

    Ci sarebbe da scrivere per giorni e non è il caso però alcune convinzioni mi sento in dovere di dirvele almeno per sentirmi la coscienza a posto:
    1. Ciò che con facilità chiamiamo “naturale”, “realtà naturale”, in realtà non è così definito come appare agli occhi di ciascuno. Tutti chiamano naturale ciò che gli appare tale anche se poi a tutti appaiono naturali cose molto diverse. (Su questo i fedeli fanno una operazione molto semplice, vedono cosa dice la loro fede e poi dicono che è anche naturale. L’istituzione matrimoniale nella storia dell’occidente, e non parliamo dell’oriente, è stata di tutto. Quindi quando dite naturale di che parlate ?
    2. Tenuto conto del tema di questo post a cui vorrei tornare, la mia esperienza umana fin qui condotta mi ha fatto capire che una parte delle idee che mi trovo in testa dipendono dall’età biologica – se no che senso ha parlare di crisi dei 40 o 80 anni – è questo elemento va considerato con un po’ più di attenzione di quella che mi sembra gli prestiate. L’ardore ideal-amoroso di una ragazza di 19 anni mi fa tenerezza ma non mi dice granché sull’amore vero.
    Corro a tavola proverò a continuare più tardi

  114. Tres ha detto:

    Vix il 18 giugno alle 23.08 dicevi che “la contraccezione non ostacola la felicità dei singoli e non gli crea problemi a meno che non si abbiano particolari concezioni morali sicuramente non universali”. Dicevi che non c’era nessun legame, come non ce ne è con il colore della camera da letto etc, tra contraccezione, amore e felicità. E che tutto ciò nasconde una mentalità, cultura o ideologia.
    Contraccezione e amore coniugale non vanno d’accordo, non è possibile tenerli insieme perché sono contraddittori, si contraddice con il corpo quello che si è detto con le parole. Ci si è donati in un impegno di amore totale e reciproco per tutta la vita in ogni momento della vita per essere vita l’uno dell’altro, l’uno nell’altro. Questo è il senso, più o meno, di quanto ci siamo detti al momento del matrimonio. Ogni volta che con il corpo, mezzi addormentati o in versione “mille e una notte”, ci facciamo/diciamo qualcosa di diverso, mentiamo. Questa è la verità dell’amore. La verità di una cosa è la realtà di quella cosa, non è una costruzione intellettuale. Se una cosa è vera è perché è così, non perché la penso così. Non c’entra la mentalità, l’ideologia o la cultura con la verità ma c’entra il conoscere, gli occhi insomma. Posso rifiutare la verità?Si. Ma è non vedere le cose come sono.
    E la mancanza di verità ha molto a che fare con la felicità.
    Ho dovuto per problemi di salute fare una terapia ormonale per un anno, effetti collaterali: contraccezione. Che ti devo dire? Le cose erano diverse? Si, oggettivamente lo erano. Io e mio marito eravamo sempre gli stessi, ma non è la stessa cosa. Finisci e hai finito. Punto. E’ come andare con le macchinette delle giostre nei mini circuiti, metti il gettone e vai, hai una sensazione di libertà perché guidi tu ma la pista è quella, il giro è quello. Se sono stata scortese mi dispiace ma questa è una di quelle cose che so ma che non so spiegare. Le letture di Giovanni Paolo II sono molto belle.

  115. Tres ha detto:

    Leggo solo ora i commenti di Fefral e Vix. E allora aggiungo un pezzo che avevo tolto. Ecco la felicità, che intendiamo? Quei chiaroscuri di cui parla Fefral, quelle difficoltà che ti portano a vivere così diversamente la contraccezione, diceva Don Mauro, parlando di Dory e Federico. L’uso della contraccezione per difendersi: bello spunto.

  116. Antonio ha detto:

    Ma non le pare che molte persone rigettino per principio ciò che dice la Chiesa perchè lo dice la Chiesa? Io ne conosco molte. E che ne facciamo di queste persone?
    Non le pare inoltre che molte persone accettino per principio ciò che dice la Chiesa perchè lo dice la Chiesa? Non dobbiamo aiutarle(ci) a dare ragione della loro(nostra) fede oppure ci accontentiamo che ripetano il compitino che hanno imparato dai loro amichetti?

  117. Paola ha detto:

    Viz, anch’io giro per Roma con la bici elettrica! ma non spesso.
    la Mini sempre
    adoro guidarla; il motore è pazzesco
    non è spaziosa; ma ci puoi comunque infilare i 5 figli
    è un po’ costosa; ma sai dura per 30 anni

    io poi non mi sento di giudicare neppure chi va in giro in porsche. al vertice ognuno decide che macchina comprare e sono questioni di coscienza personale, non ne farei una scelta di benessere collettivo. non puoi sapere se Sciagu si compra la porsche e poi devolve il triplo per aiutare i vicini di casa bisognosi. E poi quanti operai alla porsche potranno beneficiare del lavoro procurato dal mercato delle macchine

    io non sarei per demonizzare il capitalismo. ma per orientare tutto al bene dell’umanità. anche il capitalismo e la finanza.

    si tratta sempre di mettere la persona al centro delle relazioni, siano sessuali, siano di finanza

    quanto ai bagni, sono un mio debole
    è il mio rifugio dalla folla di casa per pensare
    hai ragione però, bisogna non esagerare con lo spreco dell’acqua.

    l’uomo e la natura sono creati da Dio con un ordine e un equilibrio ontologico. Bisogna interrogarsi, come dice don GPC su chi siamo noi e a cosa serva il creato

    al vertice tutto ruota su chi è l’uomo, ha proprio ragione don GPC

    don Mauro; il grande assente…

  118. Rut ha detto:

    @Paolè ma perché proprio don Mauro è il grande assente? guarda che manco Sciagurata sta più scrivendo! Forse ha già detto la sua sull’argomento e gli interessa di più l’altra discussione dato che lì oggi ha scritto.. Potrà fare quello che gli pare? Che ne sai tu della vita sua. Qui lui è uno come noi, come ha detto lui da qualche altra parte..
    Oh! @Vix! perchè una 19enne non può vivere d’amore vero?! Chi può dire cos’è l’amore vero e i suoi limiti d’età? Però concordo sull’età biologica delle idee che abbiamo in testa!

  119. Polifemo ha detto:

    Rigà ‘sto blog è ‘na figata…. se parla de Dio, se parla de’ sesso, e – se me ricordo de scrivece sopra – pure vincemo le partite!! Mo’ vinciamo l’europeo. Daje Cassano che ciai ragione tu a non volelli i froci in scuadra.
    Dai dai dai.
    Ciao.
    Siete tutti belli.

  120. Mauro Leonardi ha detto:

    @Paola
    Grazie per l’interesse. Sto cimentandomi con la trasformazione del nostro blog e ti assicuro con non è semplice ma… sarà bellissimo!! Magari domani stesso.

    Eppoi sono nell’altra Discussione…adesso devo andare di là a darti torto…

  121. Vix ha detto:

    Sulla contraccezione e l’amore coniugale continuo a guardarvi come Sancho Panza guardava Don Chisciotte. Non capisco quello che scrivete, non appartiene alla mia esperienza. Ma voglio invece rimanere al tema del post e mi domando perché a 49 anni non me ne vado dalla mia famiglia e da mia moglie pur tentato da avventure occasionali e/o durature con altre donne o da possibili altre vite che mi affascinano perché non le ho vissute. Non me ne vado perché sto bene con i miei figli – che sento come i miei dei – e loro stanno bene con me. Ieri pomeriggio mia figlia, che ha assistito ad una spiegazione di filosofia ad un figlio di una mia amica, ha detto a mia moglie che era affascinata dalle mie spiegazioni di filosofia e così siamo andati a correre insieme e le ho spiegato il grandissimo Eraclito e la sua teoria per cui tutto cambia continuamente compresi noi che non siamo più continuamente noi stessi. Perchè mia moglie malgrado mi conosca da decenni continua ad apprezzarmi e a volermi bene. Perché mia moglie ha molte doti che apprezzo ed alcuni limiti che sopporto ed altri che mi fanno incazzare molto e non so se troverei una con un miglior rapporto qualità/prezzo doti/limiti e poi con lei ho costruito tutto questo figli compresi e non so se avrei più il tempo e la forza di ricostruirlo di nuovo e poi lei ha un non so che … che col tempo non è scomparso e me la fa vedere ancora con tenerezza. Oggi dopo una giornata di lavori vari di entrambi alle 20.00 siamo andati in spiaggia e mentre i nostri figli si facevano il bagno a mare noi ci resettavamo in silenzio il cervello guardando il tramonto e anche per questo non me ne vado.
    Ho passato quasi un intero anno scolastico ad allargare l’idea dell’amore delle mie alunne composto da angelica astrattezza, cornetto Algida, fiabe disneyane e commedie americane per aggiungervi i lati oscuri – da tenere in grandissimo conto – delle pulsioni ormonali dei loro ragazzi – inauditamente ignorati – e forse anche di loro, del desiderio infantile di fusione e assimilazione, del bisogno di superare la solitudine, dei giochi di potere, sottomissione e controllo e tanto altro … Queste diciottenni con il loro amore “vero” ma inesorabilmente da diciottenni, ingenuo e puro perché astratto cioè estratto mi suscitano simpatia, tenerezza ma le guardo da approdi decisamente più ampi e profondi.

  122. Anonimo 19 ha detto:

    A si? Dici che per me, 19enne, l’amore non esiste? E quando dovrebbe arrivare il tempo Dell’amore? Quello con la A maiuscola? C’è un’età specifica? O non dipende magari da tutti i sacrifici che si è disposti a fare per costruire, proteggere, solidificare la relazione? Io penso che basti poco a far crollare un amore, come dici tu, idealistico, sentimentale. Penso che un amore così non possa reggere e non possa spingerti a compiere atti apparentemente folli fatti unicamente per salvaguardare la propria fedeltà; sto parlando di andare via di casa, combattere sempre e costantemente contro la propria famiglia, non avere un soldo, rinunciare a tutto. Non so se anche questo ti sembri un amore immaturo, forse ti sembrano scelte dettate dall’estremismo giovanile, di un giovane che vuole sentirsi coraggioso, eroe. Chiamalo come ti pare. Il tuo parere mi interessa relativamente, non prendertela. Ma ognuno sa per sè. Ciao a tutti

  123. Mauro Leonardi ha detto:

    @Vix
    “Non capisco quello che scrivete, non appartiene alla mia esperienza.” Questa frase è importantissima! Io sono convinto che “il mondo cattolico” (orribile espressione!) abbia tantissimi valori (altra orribile espressione!) da donare al resto della società ma non lo fa perché si chiude in un ghetto culturale. Non sono gli altri che sono cattivi e ce lo chiudono, siamo noi che siamo incapaci e ci barrichiamo. Per questo mi fanno arrabbiare i giornalisti di Avvenire che non riescono a dire che è una somma ingiustizia che una coppia giovane abbia due figli di fila che muoiono dopo mezz’ora e quando alla fine c’è quello sano muore la madre, e mi fanno arrabbiare i cattolici che non si rendono conto che questa è una sciocchezza. Dobbiamo imparare a parlare di contraccezione da laici.

  124. Antonio ha detto:

    Una delle prime cose che Spirito Santo insegnò agli apostoli è che la loro missione non consisteva nel far diventare tutti ebrei.
    Nell’AT, mi pare, l’accento è posto sulla cultura: Dio è impegnato a creare un popolo, a dargli una chiara identità, leggi, stili di vita.
    Nel NT mi pare che venga raccontata la morte di questa cultura, cioè il desiderio che questa cultura muoia dentro le altre culture del mondo (muoia per amore, perchè vuol farsi tutto a tutti).
    La Chiesa è il frutto concreto di questo desiderio.

  125. Tres ha detto:

    DonMauro vix dice anche: “Sulla contraccezione e l’amore coniugale continuo a guardarvi come Sancho Panza guardava Don Chisciotte”. Il problema è qui, per lui, come per tutti, che puo solo leggere. Se ci guardassimo, cioè se noi ci frequentassimo ci aiuterebbe anche la nostra vita, il nostro quotidiano a spiegare il Don Chisciotte che siamo. Qui Vix, come me e tutti, deve fare lo sforzo ulteriore di dire “questa frase non l’ho capita, me la rispieghi”. Sulla contraccezione da laici, che dire? Essere piena di rame fino agli occhi perchè intossicata dalla spirale e piena di ormoni che mi fingono una mestruazione mensile, aspettare che mio marito si metta il preservativo, usare anelli vaginali, creme spermicide, pillole del giorno dopo, di tre giorni dopo, di cinque giorni dopo, farmi chiudere le tube, chiudere i suoi condotti seminali, mi sembrano i preliminari di una guerra piuttosto che di un amore. Che poi certe battaglie ci capitino come racconta Dory e anche Fefral, è purtroppo realtà. Vix la tua bella famiglia non è in contrasto con quanto raccontiamo noi (noi, espressione orribile pure questa) e i cornetti algida e le commedie americane lasciagliele alle tue ragazze, anche perchè i cornetti algida e le commedie americane finiscono sempre davanti ad un tramonto al mare. Arricchiscile, se riesci. Che bel lavoro che fai. Davvero.

  126. Giaa Paolo Colò ha detto:

    Vix. Fa troppo caldo per intraprendere una serrata riflessione su quello che dici, con una certa sufficienza che con questo caldo mi farebbe diventare subito intemperante. Ti sottopongo 2 sole impressioni:
    – non sarei un po’epicureo-oraziano, minimalista e utilitarista ? Questa idea che la verità ( per difficile che sia da cogliere, ecc., ecc. ) è sottoposta alle età mi puzza un po’ filosofia addomesticata ad usum delphini;lo stesso mi pare strano il contodi costi benefici per motivare la tua permanenza in famiglia….
    – mi auguro che tu insegni alle tue allieve a ragionare con la loro testa e non con la tua. Io mi sono sentito dire da una ragazza che proveniva da una esperienza familiare marxista e aveva studiato per anni in una scuola promossa da cristiani, dopo 8 anni di frequenza, che la scuola le era servita a formarsi “una intelligenza critica”.
    Sono state parole che mi hanno ricompensato di anni di sacrifici, anche per difendere le sue dichiarazioni da compagne talebane che aggrdivano me e lei perchè lei difendeva le sue opinioni e io difendevo la sua libertà di esprimerle.

  127. Giaa Paolo Colò ha detto:

    mauro. Non capisco perchè tu dica che si può difendere la contraccezione, come cattolici.La contraccezione , come la tutela dell’embrione, non sono problemi confessionali sono problemi di morale umana, che si fonda sulla conoscenza della realtà.
    Io studiando embriologia non mai sentito parlare di embrioni “cattolici” o di una embriologia cattolica. Esistono delle convinzioni ( che sono molto di più che le opinioni o le ipotesi ) che appartengono all’esprienza della conoscenza umana e della riflessione su quella conoscenza. Chi ha vissuto l’esperienza di una verità raggiunta non è disposto ad allotanarsene per nessun motivo. La contraccezione è un fatto di cultura secolare di un segno o di un altro, pro o contro la manipolazione del corpo e del rapporto, pro o contro al concetto di persona o di oggetto di godimento.
    Direi che sono coloro che sono favorevoli alla contraccezione che vogliono chiudere la bocca a chi la pensa diversamente con il vecchio mito, sempre funzionante in Italia, del clericalismo e dell’anticlericalismo.
    Penso che non si debba dare loro ragione nè ragionando solo con argomenti usati da loro nè sventolando scomuniche e documenti pontifici. Però sei io penso che il fiolosofo Wohjtyla usa argomenti filosoficamente convincenti in proposito, non posso ignorarlo solo perchè ha avuto la …..disgrazia di essere eletto papa.
    D’altra parte chi difende la contraccezione può utilizzare Freud, con cui io non sono d’accordo per motivi medici o psicologici fornitimi da Victor Frankl e non ha il diritto di dire che Frankl è cattolico solo perchè fornisce a me argomenti contro la contraccezione. Frankl continua a restare ebreo e spero che chi è favorevole alla contraccezione, non si faccia prendere da rimpianti per la shoa.
    Insomma, scrolliamoci di dosso una buona volta l’infausta coppia clericalismo-anticlericalismo e discorriamo da uomini che cercano di rispettarsi, anche di fronte a una verità assaporata io non credo che si possa restare distaccati ed equidistanti.
    Io, però, in queste discussioni sento a volte il respiro corto del “secondo me” e mi piacerebbe torvare un po’ meno di emotività e un po’ più di studio. Lo dice uno che si accende con facilità e forse lo dice proprio per questo.

  128. Vix ha detto:

    Ho moltissimo rispetto, apprezzamento, stima per le scelte dettate dall’estremismo giovanile. Sono straordinarie. Hanno prodotto rivoluzioni, cambiamenti epocali, schiere di eroi e miti, addirittura “santi”. 20 anni sono il tempo di questo estremismo e di questo tipo di amore – ho già scritto sul rapporto tra età ed idee – ed in ogni età è bello vivere quello che ci tocca. E anche se non posso fare a meno di pensare questo fai benissimo a fregartene del mio parere !
    Un abbraccio fraterno

  129. Mauro Leonardi ha detto:

    @Vix
    Sei un grandissimo acquisto per il blog.

  130. Mauro Leonardi ha detto:

    Dice Mauro: “Dobbiamo imparare a parlare di contraccezione da laici.”
    Dice Gian Paolo: “Non capisco perchè tu dica che si può difendere la contraccezione, come cattolici”.

    Mauro domanda a Gian Paolo: “A Palermo fa molto caldo?”
    Gian Paolo risponde: “non ti capisco quando dici che a Roma fa fresco”.

    :-)

  131. Antonio ha detto:

    dice @donGianPaolo: “La contraccezione è un fatto di cultura secolare di un segno o di un altro, pro o contro la manipolazione del corpo e del rapporto, pro o contro al concetto di persona o di oggetto di godimento”.
    ————————
    dico io (scusate se è poco … ma quando diventerò famoso – e @donGianPaolo inizierà a citarmi nelle sue discussioni – dovrete ricredervi): non sempre l’uso di metodi contraccettivi nel matrimonio è desiderio di “manipolazione”, “oggettificazione” dell’altro. Intendo dire che spesso non c’è volontà di manipolazione.
    I metodi contraccettivi tuttavia, rendendo “spensierato” l’atto sessuale (ossia svincolato dal tempo biologico di fecondità o infecondità della donna), lo disumanizzano perché quando l’accoppiamento avviene tutto è regolato, nelle sue conseguenze, dalla volontà di non procreare e non dalla realtà in cui ci si trova.
    L’atto è “spensierato” ma le sue conseguenze no, le sue conseguenze sono pensate.
    La contraccezione non soltanto non genera figli (neanche i metodi naturali lo fanno) ma non genera la coppia (proprio perché è un atto “spensierato”). Qui è, a mio parere, la radice del problema.

    PS L’avevo detto anche prima, ma ormai ho quarant’anni e tendo a ripetermi.

  132. Giaa Paolo Colò ha detto:

    Mauro. La differenza c’è. Io vorrei che si ignorasse proprio il discorso sulla difesa cattolica della non contraccezione. Io non accetto l’obbiezione perchè l’obbiezione non è lecita. Non è in tema. Se la chiesa cui appartengo mi dà un consgilio, questo riguarda me e la mia coscienza. Non debbo permettere a nessuno di dire che sono decerebrato e telecomandato da Benedetto XVI. Questo per il mio cervello di uomo libero e responsabile è una offesa, che non posso raccogliere. La ignoro per eleganza o faccio a pugni con chi si permette di consderarmi decerebrato. Mi sembra che un po’ di differenza ci sia.

  133. Antonio ha detto:

    dice @fefral: A volte la scelta di usare metodi contraccettivi è molto sofferta (come ci è stato raccontato da qualcuno anche qua) che io comprendo e a cui forse, in certe situazioni, in determinanti momenti, potrei arrivare anche io.
    —————–
    E’ un utile invito a non tracciare giudizi frettolosi sulle persone. E’ troppo facile disprezzare chi è soggetto a tentazioni diverse dalle nostre. Mi sembra, tuttavia, che tu proponga una specie di cura omeopatica per le difficoltà della vita coniugale. Credi all’omeopatia? Il problema è il figlio in più o la coppia che non c’è?

  134. Giaa Paolo Colò ha detto:

    OK. Non ci sarà la volontà soggettiva di manipolare ma l’intenzione dell’atto in sè è manipolativa. Il sesso spensierato riduce l’altro coniuge a oggetto di godimento. Me la godo senza pensieri: questo dovrebbe voler dire spensierato.
    Dietro la contraccezione c’è sempre una visione egocentrica, borghese, che vuole una trasgressione per bene. Almeno di uno dei due. Anch’io, in altri campi, posso cadere nello stesso errore e avvilirmi così, ma non posso giustificarmi con una teoria, perchè questo è tipico del borghese.
    Altro è il caso di chi subisce l’atteggiamento contraccettivo dell’altro coniuge per amore suo. Questi è una vittima, ma l’altro/a è uno che se ne approfitta e compie una operazione riduzionistica.
    d. Chisciotte ha qualcosa da insegnare sia pure in modo strampalato; Sancho Panza ha poco più da dire che la mediocrità umana non sappia già.
    Non sono discorsi da cafè: con questa mentalità saremo spazzati via dalle schiere di extracomunitari pieni di speranza, se non riusciamo a imborghesirli priima . Io spero di no.

  135. Antonio ha detto:

    Qui si lotta, don Gianpaolo … e io vado in giro in cerca di amici che possano cambiare in meglio anche me. E alcune volte li trovo proprio dove, a mio pre-giudizio, non avrebbero dovuto esserci. Come dice il card. Biffi (ciò che lei dice degli extracomunitari pieni di speranza l’ha detto anche lui) a proposito di Geppetto, anch’io mi sforzo di vedere dietro a ogni pezzo di legno (me compreso) un bambino vero. Voglio che tutti abbiano voglia di parlare con me, perché io ho voglia di parlare con tutti.

  136. Vix ha detto:

    Il blog è un grandissimo acquisto per me !

  137. mauroleonardi ha detto:

    Spero sia chiaro a tutti che questa Discussione sta proseguendo nella zona del Forum… Grazie!